LAMA, Luciano
Giuseppe Sircana
Nacque a Gambettola, in Romagna, il 14 ott. 1921 da Domenico, ferroviere e militante del Partito popolare italiano (PPI), e da Noemi Paganelli. A Bologna, dove il padre [...] membro della direzione e del comitato centrale del PCI. Novella fece la scelta Il L. avvertiva i rischi di una chiusura ideologica Milano 1982, pp. 103, 152 ss., 168; G. Bianchi, Storia dei sindacati in Italia dal 1944 a oggi, Roma 1984, pp. 162, 183 ...
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FANTUZZI, Giuseppe
Paolo Preto
Nato a Belluno il 10 ott. 1762 da Francesco e Bernardina de Castello, trascorse l'adolescenza e la prima giovinezza trasportando abeti e pini sul Piave e di questa sua [...] dal padre, che aveva assunto l'appalto del dazio dei vitelli, a Venezia a curare gli interessi dell' a Bergamo ma anche a sperimentare i rischi e le delusioni di una "democratizzazione" costituzione di un comitato centrale veneto, "con funzioni ...
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LENTI, Libero
Simone Misiani
Nacque a Casalbagliano di Alessandria il 18 febbr. 1906, da Carlo e Maria Balbi, ma Milano fu la sua città d'adozione.
Nella Milano del primo dopoguerra maturò il suo orientamento [...] economica compatibile con il riequilibrio dei rapporti monetari internazionali, che assegnava un ruolo centrale agli Stati Uniti; e , A. Segni, in cui lo metteva in guardia sui rischi economici di tale operazione (edita in Beretta - Targetti Lenti). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lorenzo Mossa
Irene Stolzi
Quella di Lorenzo Mossa fu, nel panorama scientifico italiano della prima metà del Novecento, la voce eterodossa di un giuscommercialista che, soprattutto attraverso i riferimenti [...] emergere, anche in seguito a un esame sommario dei suoi scritti, è il volto di un giurista tal modo, la privatezza dai rischi di una «socializzazione fredda» il problema, che continuava a esser centrale, del legame tra quegli universi – ...
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Mazzini, Giuseppe
Politico (Genova 1805-Pisa 1872). L’ambiente familiare contribuì a dare al futuro apostolo dell’unità una educazione severa nella quale ebbero indubbi riflessi la formazione politica [...] un miglioramento materiale non poteva far affrontare i rischi connessi a qualsiasi azione rivoluzionaria, che esigeva , dopo l’impresa dei Mille tornò a Genova, nascondendosi, ma la spedizione da lui promossa nell’Italia centrale fu fermata a Castel ...
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EBERARDO, marchese del Friuli
Irmgard Fees
Era figlio di Unroch o Unruocus - "Hunroci proles" infatti lo chiama Sedulio Scotto (Carmina, p. 221) -, un nobile della corte di Carlo Magno che è documentato [...] conclusa una pace provvisoria tra i due re, si trova nella lista dei testimoni anche un Everardus che forse è da identificare con il marchese dall'830 e la mancanza di un potere centrale poteva comportare rischi per i possedimenti di E., anche se in ...
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BENVOGLIENTI, Fabio
Nacque a Siena il 19 ott. 1518 da Giovanni Battista. Secondo la testimonianza dell'Ugurgieri, fu giurista come il fratello Girolamo e insegnò nello Studio senese. La notizia tuttavia [...] mondo, ma esser commesso ogni cosa ad arbitrio dei caso e de la fortuna" (p. 11). nella Roma di Pio V rischi piuttosto seri. In effetti per La segnalazione del codice della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze si deve alla cortesia del dott ...
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BOCCIARDO, Arturo
Franco Bonelli
Nato a Genova il 16 apr. 1876 da Sebastiano e da Elisa Beker studiò a Torino, dove si laureò in ingegneria industriale e si perfezionò in ingegneria elettrotecnica. [...] far sopportare alla società i rischi di perdite e di periodiche vacanze fascista, come avvenne nel caso dei discorsi al Senato del 30 marzo luglio del 1959.
Fonti e Bibl.: Arch. Centrale dello Stato, Presidenza del Consiglio, Segreteria Particolare ...
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FASIANI, Gian Maria
Mario Crespi
Nato a Garessio, in provincia di Cuneo, da Annibale e da Battistina Randone il 4 dic. 1887, studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, ove fu allievo del [...] tetano, un valido ausilio era stato offerto dalla disponibilità dei sieri immuni messi a punto in Italia da G. rischi operatori, in Arch. ital. di chirurgia, XIX [1928], pp. 763-793, con L. Torraca). Gli interventi sul sistema nervoso centrale ...
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FORLATI, Ferdinando
Francesco Curcio
Nacque a Verona il 1° nov. 1882 da Agostino e da Silvia Rubinelli, secondogenito di tre figli, in una famiglia di orologiai. Studiò al liceo "Maffei" e, appassionato [...] del Veneto dai rischi bellici. In collaborazione con Ugo Ojetti organizzò l'inventariazione e lo spostamento dei beni mobili in ricomposizione che l'Istituto centrale del restauro poté farne grazie alla minuziosa raccolta dei brandelli di intonaco ...
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centrale-rischi
(centrale rischi), loc. s.le f. Archivio informativo sui rischi bancari relativo alle eventuali posizioni debitorie dei clienti nei confronti delle loro banche. ◆ A quanto ammontano questi debiti contratti da centinaia di Comuni...
decarbonizzarsi v. intr. pron. Rinunciare all’impiego di combustibili fossili. ◆ [tit.] Glasgow, la città post industriale che vuole ‘decarbonizzarsi’ (Qualenergia.it, 5 giugno 2013, Città sostenibili) • «[…] Visto che le risorse non sono infinite,...