BOTERO, Giovanni
Luigi Firpo
Nacque nel 1544 a Bene (Cuneo), oggi Bene Vagienna, l'antica Augusta Bagiennorum, terra del duca di Savoia. Il padre Francesco era di modesta condizione; della madre si [...] religione a strumento del potere. Tesi centrale è la restaurazione dei trascendenti valori dell'etica rivelata, con preminenza un atteggiamento che sembrava ignorare i limiti delle forze e i rischi incombenti. Al cadere dell'agosto 1614 il B. lasciò ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] avrebbe voluto porlo al riparo dai rischi bellici, fu prima sul fronte russo York, doveva maturare anche un altro dei caratteri di lì in avanti sempre di riflessione su questioni destinate a rivelarsi centrali una volta assunto il potere aziendale. A ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Galileo Galilei
Mariano Giaquinta
Galileo Galilei è una delle figure fondamentali della rivoluzione scientifica del 17° secolo. I suoi contributi in matematica, fisica e astronomia, la sua opera in [...] dei fenomeni, egli introduce una serie di concetti ‘meccanici’ e, soprattutto, un nuovo modo di pensare nel quale la matematica diventa centrale in Italia, dove il potere papale e i rischi a esso collegati sono sentiti molto vicini e attuali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso Campanella
Germana Ernst
L’aspetto più originale del pensiero di Tommaso Campanella può essere individuato nella sua aspirazione a conciliare la nuova filosofia rinascimentale della natura con [...] , del Veneziano. Il motivo centrale di queste pagine è la i fattori di discordia che rischiano di paralizzare le energie dell magia, a cura di G. Ernst, Roma-Bari 2007.
Sintagma dei miei libri e sul corretto metodo di apprendere / De libris propriis ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] contava poco, poteva senza rischi permettersi atteggiamenti non tollerabili se di volta in volta dal potere centrale. Ma la reazione del Parlamento si sforzò di dare una valutazione equilibrata dei pro e dei contro. Nel fondo però dell'atteggiamento ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] alla prudenza e a valutare con attenzione i rischi che l'emigrazione all'altro lato dell'Atlantico avrebbe modello di probità e di virtù".
Il momento centrale, in questo progetto di sovversione dei valori dominanti, era la conquista del sistema di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] che a sua volta ne dipende. Certo la centralità dell’azione corre il rischio di cadere nell’attivismo, e per questo il il sistema dell’azione come scienza pratica della vita del soggetto, dei soggetti secondo le ragioni della vita. E però non viene ...
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ISABELLA d'Este, marchesa di Mantova
Raffaele Tamalio
Nacque a Ferrara il 17 maggio 1474, primogenita del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona, figlia del re di Napoli Ferdinando I.
Nel febbraio [...] non senza rischi soprattutto per 346-399, 619-674; A. Luzio - R. Renier, Buffoni, nani e schiavi dei Gonzaga ai tempi d'I. d'E., in Nuova Antologia, 16 ag. 1891, , ibid., 38, pp. 41-70; Gruppo dell'Italia centrale, ibid., XX (1902), 39, pp. 193-251; ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] eterne come la questione centrale della sua filosofia. Da un lato, si applicò allo studio dei dialoghi di Platone e infinito» che separa l’uomo da Dio, sfuggendo così il rischio del panteismo, sia la relazione e la mediazione che li stringe ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] e Cadorna, preoccupati che l'intransigenza di Valerio mettesse a rischio lo statuto, si staccarono dall'opposizione e tra l'estate del Consiglio dei ministri a Roma presso l'Arch. centrale dello Stato e l'Arch. storico della Camera dei deputati (nelle ...
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centrale-rischi
(centrale rischi), loc. s.le f. Archivio informativo sui rischi bancari relativo alle eventuali posizioni debitorie dei clienti nei confronti delle loro banche. ◆ A quanto ammontano questi debiti contratti da centinaia di Comuni...
decarbonizzarsi v. intr. pron. Rinunciare all’impiego di combustibili fossili. ◆ [tit.] Glasgow, la città post industriale che vuole ‘decarbonizzarsi’ (Qualenergia.it, 5 giugno 2013, Città sostenibili) • «[…] Visto che le risorse non sono infinite,...