LEONI, Ottavio
Valentina Sapienza
Nacque a Roma da Ludovico (Baglione, p. 321), orefice, medaglista e ritrattista in cera, impiegato alla Zecca pontificia nel 1574 (Rizzo, 1999, p. 33) e originario [...] di Padova (da cui i soprannomi di "Padovano vecchio" per sé e di "Padovanino" per il L.: Solinas, p. 243). L'anno di nascita del L. resta ancora uno dei punti oscuri della sua biografia. Ci si potrebbe ...
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In botanica, processo per il quale dall’interno di una pianta vengono escrete o eliminate alcune sostanze, come cera (in molte foglie), oli essenziali (in molti peli ghiandolari), sostanze vischiose, nettare, [...] fermenti (nelle piante carnivore e nei Funghi); anche la guttazione è un esempio di escrezione.
Nel metabolismo animale, l’insieme dei processi con i quali sono eliminati e versati all’esterno i prodotti ...
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La tavoletta di legno che gli antichi Greci usavano per far conti o per scrivere, se spalmata di cera, oppure per dipingervi. P. era detta anche la tavoletta per il voto che ricevevano in Atene gli Eliasti: [...] p. ekklesiastikòs era detto il registro o lista degli aventi diritto a intervenire all’assemblea.
In archeologia, si usa chiamare pìnakes le tavolette fittili votive con rappresentazioni a rilievo, come ...
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VESCICATORÎ
Alberico BENEDICENTI
. L'empiastro vescicatorio tipico è quello di cantaride (v.). Si prepara fondendo a mite calore cera e colofonia nella trementina, si aggiunge poi olio di oliva e infine [...] la polvere di cantaride. Il miscuglio, mantenuto fuso per alcune ore, poi raffreddato, forma una pasta che viene distesa su tela. Varî sono gl'impiastri cantaridati. Le mosche di Milano si preparano distendendo ...
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Cognome di una famiglia di artisti fiorentini del Quattro e Cinquecento, specialisti nel plasmare immagini ed ex-voto di cera, noti anche con i nomi di del Ceraiolo e Fallimagini (v.). ...
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COROPLASTA (Κοροπλάστης)
I. Calabi Limentani
Era il modellatore di figurette e decorazioni fittili, spesso confuso con il modellatore in cera, il ceroplasta (v. plasta; per la coroplastica v. tanagra, [...] terracotta) ...
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FUSIONE (dal lat. fundo "verso"; fr. fusion; sp. fundición; ted. giessen; ingl. founding)
Carlo REPETTI
Lorenzo DAINELLI
Antonio MARAINI
Nella tecnica metallurgica è l'operazione per cui alcuni metalli [...] , se no si calerà l'involucro in una fossa già prima apparecchiata a forno. Indi si darà fuoco con legna continuamente sinché la cera sia colata tutta via, e si possa disfare il forno lasciando l'involucro lì pronto per il getto di bronzo.
Allora in ...
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Scultore e ceroplasta (n. forse Orléans 1585 circa - m. dopo il 1646). Nel 1609 modellò a Parigi il busto in cera di Enrico IV (museo Carnavalet). Scolpì la statua di Luigi XI, eresse monumenti funebri [...] nella chiesa di Nogent-les-Vierges e nella chiesa di S. Valeriano (Yonne), ecc ...
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appiccare
Nella forma riflessiva reciproca, col significato di " attaccarsi ", " congiungersi ", in If XXV 61 Poi s'appiccar, come di calda cera / fossero stati, e XXV 107 Le gambe con le cosce seco [...] stesse / s'appiccar. Con costrutto transitivo, nello stesso significato di " attaccare " e in senso equivoco, in Fiore CCXXVIII 8 (parla l'Amante): la scarsella non dimenticai, la qual v'appiccò [al bordone] ...
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Scultore, medaglista e architetto (Villa di San Quirico, Parma, 1565 - Roma 1630), capo della zecca pontificia; autore di ritratti modellati in cera. Eseguì progetti per fortificazioni. È sua la statua [...] bronzea di Paolo V in S. Maria Maggiore, a Roma ...
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cera1
céra1 s. f. [lat. cēra]. – 1. a. Prodotto di secrezione di ghiandole addominali (ghiandole ceripare) della comune ape e di alcune altre specie di apidi. b. Denominazione generica di sostanze organiche, di origine sia vegetale sia animale,...
cera2
céra2 (o cèra; ant. cièra) s. f. [dal fr. ant. chiere (mod. chère), che è dal gr. κάρα «testa»]. – 1. a. Aspetto del volto, come manifestazione di buono o cattivo stato di salute: avere buona, cattiva, bella, brutta, ottima, pessima...