(XIII, p. 961)
Una nuova fase nella e. ha avuto inizio nel 1958 a opera di Hirschowitz, Curtiss e Peters, con la realizzazione di un endoscopio totalmente flessibile, detto anche fibroscopio per la natura [...] diagnosi attraverso l'osservazione e la discussione collegiale.
Oggi l'e. permette di esplorare vari distretti: i ventricoli cerebrali, le articolazioni, il tubo digerente, le vie biliari e pancreatiche, le cavità peritoneale, pleurica, vaginale, del ...
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WIESEL, Torsten Nils
Claudio Massenti
Neurobiologo svedese, nato a Uppsala il 3 giugno 1924. Conseguito il dottorato in medicina presso il Karolinska Institutet di Stoccolma nel 1954, si trasferì negli [...] ottici) e i corpi genicolati laterali, sino all'area 17 (area visiva primaria) del lobo occipitale dei due emisferi cerebrali. Le principali acquisizioni di W. e Hubel concernono: la dimostrazione che il corpo genicolato laterale non si limita a ...
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Sistema nervoso autonomo
UUlf S. von Euler e Alberto Cangiano
di Ulf S. von Euler e Alberto Cangiano
Sistema nervoso autonomo
sommario: 1. Organizzazione generale: a) il sistema parasimpatico; b) il [...] la fluorescenza che emettono a seguito del trattamento dei tessuti con vapori di formaldeide (v. Falck, 1962). Queste parti cerebrali sono connesse con la porzione spinale che è localizzata nelle corna laterali del midollo spinale tra i segmenti T1 e ...
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L'elaborazione dell'informazione per il movimento
Apostolos P. Georgopoulos
(Brain Sciences Center, Veterans Affairs Medical Center,)
University of Minnesota, Medical School Minneapolis, Minnesota, USA
L'elaborazione [...] di popolazione si è dimostrato utile non solo nello studio della corteccia motoria, ma anche in quello di altre aree cerebrali, tra le quali il cervelletto, la corteccia premotoria, l'area 5, l'area 7 e la corteccia superiore e inferotemporale ...
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Epifisi
Patrizia Vernole
In anatomia il termine epifisi (dal greco ἐπίϕυσις, derivato di ἐπιϕύω, "crescere sopra"), oltre a designare le estremità delle ossa lunghe, indica una ghiandola endocrina impari, [...] il giorno. Inoltre variazioni diurne sono associate ai ritmi giornalieri, al sonno, all'attività motoria e alle onde cerebrali, cosa che fa supporre un'azione della melatonina come regolatore dell'orologio interno. I disturbi da cambiamento di fuso ...
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MARAGLIANO, Dario
Massimo Aliverti
Nacque a Genova il 1° nov. 1852 da Bartolomeo e da Giovanna Garibaldi. Completati gli studi classici, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia della sua città. [...] e alla diagnosi differenziale tra lesioni della corteccia e di altre zone cerebrali (Le localizzazioni motrici della corteccia cerebrale, studiate specialmente dal lato clinico, ibid., IV [1878], pp. 307-344 e Sulla sintomatologia e sulla diagnosi ...
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CATTANEO, Giorgio (Mastogiorgio)
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli verso la fine del sec. XVI o agli inizi del successivo.
Nulla si sa della sua famiglia, della sua vita privata, dei suoi studi e della [...] economico insieme.
Egli stimava necessario analizzare le radici somatiche del male psichico, che per lui risiedevano nelle meningi cerebrali, da cui l'anormalità si diffondeva in tutto il corpo. Poiché le reazioni anormali del comportamento erano, a ...
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Nervoso, sistema
Il sistema nervoso è costituito da un complesso di organi specializzati per ricevere stimoli provenienti dall'ambiente esterno e interno e rispondervi, e per trasmettere le informazioni [...] la cavità cranica e il canale vertebrale. All'interno del SNC sono scavati cavità e canali, quali i ventricoli cerebrali, l'acquedotto di Silvio e il canale midollare. In tutte queste cavità circola il liquido cefalorachidiano, o liquor.
Midollo ...
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Risonanza magnetica nucleare: applicazioni biochimiche e biologiche
Mara Cercignani
Subito dopo la sua scoperta negli anni Quaranta del Novecento, il fenomeno della risonanza magnetica nucleare (RMN), [...] diffusione è anisotropo (varia con la direzione di misura) in molti tessuti, come per esempio la sostanza bianca cerebrale e il muscolo. Questo aspetto, che inizialmente costituì un ostacolo e un fattore di complicazione nella misura della diffusione ...
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Dislessia
Alessandro Laudanna
Il termine dislessia si riferisce a un insieme di disturbi che compromettono le capacità di lettura. Talvolta lo si riserva alla caratterizzazione dei soli disturbi evolutivi [...] proprio un caso di dislessia pura e uno di dislessia con disgrafia. Sulla base delle rispettive localizzazioni dei deficit cerebrali, Déjerine propose un modello neuroanatomico dei due tipi di patologia secondo il quale la dislessia con disgrafia si ...
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cerebrale
agg. [der. di cerebro, con influenza, nel sign. fig., del fr. cérébral]. – 1. a. In anatomia, del cervello o dei suoi costituenti: circonvoluzioni c., emisferi c.; arterie c.; corteccia c., sostanza grigia che forma lo strato superiore...