CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] C. si sforza di spiegare sempre in termini materialistici di flussi d'umori e spiriti animali tra le varie parti del corpo e il cervello.
Nel 1737 videro la luce gli Opuscoli filosofici. Nel primo di questi il C. si sforza di confutare le opinioni di ...
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CHIESA, Francesco
Paolo Petroni
Discendente di una famiglia di artisti, nacque a Sagno, presso Chiasso, nel Mendrisiotto (Canton Ticino), il 5 luglio 1871 da Innocente e da Maddalena Bagutti.
Il nonno, [...] '67.
La figura buona e paziente di Amarillide, dotata di un naturale umorismo e contornata da parenti scellerati e senza cervello, che la chiamano ironicamente santa, è una delle più riuscite dello scrittore ticinese e quella che salva il libro, in ...
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DE MARCHI, Emilio
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la [...] etica cristiana tipica del modo di sentire più che di ragionare del D. ("forse io ragiono più coi nervi che col cervello", lettera citata al Ghisieri, p. 771); e infine la lingua semplice, piana, raramente sciatta e banale, quell'impasto di dialetto ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] di stampo settecentesco rientravano una nota materialistica (il pensiero umano era presentato come una secrezione del cervello) e l'ormai acquisita prospettiva anticlericale e antireligiosa, qui visibile nell'apologia del divorzio appena introdotto ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] . 1808.
A cominciare dagli Sciolti fino all'ultima edizione delle sue opere, il B. volle sempre presentarsi come un cervello costruttivo, che alla critica faceva seguire, meglio che gli astratti precetti, l'esempio concreto della poesia. In questo ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] «Leoniero da Dertona la composi nello Spielberg a memoria (giacché non mi davano carta e calamajo), la ritenni impressa nel cervello, la corressi e ricorressi per molti anni, e finalmente, quando fui a Torino, la scrissi» (Lettere alla donna gentile ...
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GARZONI, Tomaso
Ottavia Niccoli
Nacque nel marzo 1549 a Bagnacavallo, in Romagna, nello Stato pontificio, da Pietro e Altabella Lunardi, di condizioni economiche modeste ma in grado di provvedere all'educazione [...] le specie di pazzia sopradette ritrovarsi in loro (cc. 70v-80r): nelle donne la pazzia è in realtà viziosità o debolezza di cervello, perché tali la natura le ha fatte, "operando da femina com'era" (c. 77v). Il G. inizia così a misurarsi con uno ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] / ed empimi d'inchiostro un fiaschettino; / mandamel col mangiar, che paia vino, / ch'ho di fantasia pieno il cervello"). Contrapposizione antinomica, quella di vita e arte - esemplata dalla celebre tenzone della Penna e del Rasoio - che dà luogo ad ...
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LUCINI, Gian Pietro
Giuseppe Zaccaria
Nacque il 30 sett. 1867 a Milano, nella casa in cui aveva abitato C. Correnti, da Ferdinando Augusto e da Luigia Crespi, originaria di Busto Arsizio.
La casa del [...] il vuoto di significati morali, sicché "l'opera sua è una collezione di frammenti senza conclusione, perché il suo cervello è incapace di creare delle verità e dei concetti nuovi". D'Annunzio, e a maggior ragione i dannunziani, rappresentavano ...
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CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] scrive: "Io non faccio mai nulla. Quel poco che compongo è causa di ùna specie di delirio fittizio che provoco al mio cervello con delle strane bevande. E questo io faccio perché tutto il giorno sono preda delle cose più volgari della vita. Ahimé mio ...
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cervello
cervèllo s. m. [lat. cerĕbĕllum, dim. di cerĕbrum «cervello»] (pl. -i; in alcune locuz. anche le cervella). – 1. a. In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, la regione talamica e l’ipotalamo,...
cervellata
s. f. [adattam. di una voce milan. di origine non ben chiara]. – Sorta di salsiccia che un tempo si produceva a Milano (oggi solo in provincia), composta di carne e sangue rappreso di maiale con varî aromi e formaggio, adoperata...