BORGIA, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque a Játiva, presso Valenza, da Pedro Guillen Lanzol de Romani, barone di Villalonga, e da Juana Borja, nipote di Alonso, poi papa Callisto III, e sorella di Rodrigo, [...] , Storia deipapi, III, Roma 1925, ad Indicem; B. Croce, Uomini e cose della vecchia Italia, I, Bari 1956, p. 59 s.; G. Sacerdote, CesareBorgia,la sua vita,la sua famiglia,i suoi tempi, Milano 1950, pp. 68, 99, 114, 132, 179, 190, 339, 368, 666 s.; J ...
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BORGIA, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Játiva, nel regno di Valenza; la data di nascita è incerta: sulla base di una notizia del Panvinio, secondo la quale il B. sarebbe morto settuagenario, i biografi [...] arcivescovo di Cosenza, Cosenza 1939; H. Jedin, Storia del concilio di Trento, I, Brescia 1949, pp. 96, 99; G. Sacerdote, CesareBorgia,la sua vita,la sua famiglia,i suoi tempi, Milano 1950, ad Indicem; A.Renaudet, Préreforme et humanisme à Paris ...
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BORGIA, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque nel 1474, presumibilmente a Játiva, presso Valenza, da Jofré Borja y Lanzol de Romani, figlio di una sorella di Rodrigo, poi papa Alessandro VI, e da Juana de [...] , e il 28, dopo una sosta al campo di Forlì, si portava a Cesena per trattare la dedizione della città a CesareBorgia. Quindi, dopo la resa di Forlì, partì alla volta di Roma, dove intendeva presenziare alle cerimonie per il giubileo, ma giunto ...
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BORGIA, Goffredo
Gaspare De Caro
Nacque a Roma nel 1481. Sua madre era Vannozza Catanei; qualche dubbio rimane invece sul padre: il B. fu infatti legittimato da papa Alessandro VI il 6 ag. 1493; ma [...] corti italiane: a quanto pare con ogni fondamento. In effetti le accuse corse contro il B., e seguito contro CesareBorgia, per il misterioso assassinio del loro fratello Giovanni duca di Gandia, nel giugno del 1497, trovarono alimento soprattutto in ...
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Alessandro VI papa. - La vita e il papato di A. furono improntati alla dissolutezza, all'accumulo delle richezze e al nepotismo, e per questo venne duramente attaccato da G. Savonarola. Fu però anche [...] dopo l'uccisione del figlio maggiore, duca di Gandia (1497), pensava forse a una riforma della Chiesa, influiva ora il figlio CesareBorgia, e la politica papale fu allora tutta tesa a creargli uno stato, con alleanze, con confische di ricchezze a ...
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Giuliano della Rovere (Albissola 1443 - Roma 1513), francescano, fu creato cardinale dallo zio Sisto IV nel 1471; dopo aver assolto numerosi incarichi politici e diplomatici, divenne potentissimo con l'elezione [...] , a lui legato da vincoli di gratitudine. Ostile ad Alessandro VI, alla morte di Pio III si accordò egualmente con CesareBorgia e ottenne di essere eletto all'unanimità pontefice il 31 ott. 1503. Deciso a ricostituire la potenza dello Stato della ...
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Ecclesiastico (Milano 1455 - Roma 1505), figlio del duca Francesco e di Bianca Maria Visconti, fu nominato cardinale nel 1484. Composti alcuni suoi dissensi col Moro, ne divenne fedele strumento e rappresentante [...] , e gli rimase vicino negli anni seguenti sostenendone la politica antifrancese. Con l'ascesa al potere del cardinale CesareBorgia, mutata la politica pontificia verso i Francesi, i rapporti con Alessandro VI si interruppero nuovamente a causa dell ...
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Cardinale (Chaumont-sur-Loire 1460 - Lione 1510), arcivescovo di Rouen (1493), passò alla storia sotto questo titolo; confidente di Luigi XII re di Francia, cardinale nel 1498, preparò diplomaticamente [...] la spedizione nel Milanese del 1499; legato in Francia dal 1501, appoggiò Firenze contro Pisa, e CesareBorgia nella conquista della Romagna. Più tardi impegnò dannosamente la Francia in una politica ostile a Giulio II per risentimenti personali ( ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] pontefici finiva per accentuare la disgregazione, contro la quale il nepotismo stesso era così utile strumento. Con CesareBorgia sembrò fosse possibile la formazione di una monarchia assoluta nello Stato pontificio. Giulio II riprese questa politica ...
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Prelato (m. Roma 1503), figlio di Lorenzo e di Clarice O.; ottenne giovanissimo come beneficio l'abbazia di Farfa (1482). Cardinale di S. Maria in Domnica (1483), poi (1484) di S. Maria Nova e infine (1493) [...] 1498. Fautore nel 1492 dell'elezione di Rodrigo Borgia (poi Alessandro VI) al pontificato, ne ebbe ricchi compensi, ma cadde presto in disgrazia perché osteggiava gli ambiziosi piani di espansione di CesareBorgia. Indotto a tornare a Roma, dopo un ...
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aut Caesar aut nihil
‹àut čè∫ar àut nìil› (lat. «o Cesare o nulla»). – Motto di Cesare Borgia, il duca Valentino (1475 circa - 1507), superba reminiscenza di un detto attribuito a Giulio Cesare che preferiva esser primo sia pure in un villaggio...
valentino1
valentino1 agg. e s. m. (f. -a). – Della città francese di Valence (Valenza), nella Francia sud-orientale, sulla riva sinistra del Rodano: il museo archeologico v., il concilio v.; per estens., della contea e ducato del Valentinois,...