Sostantivo o aggettivo che designa uno scritto qualsiasi di mano propria d'una determinata persona, che può essere autore dello scritto o averlo soltanto copiato. La parola autografo, specialmente come [...] Prati; a due lire quelli di Nino Bixio, del Carducci, del Filicaia; a due lire e cinquanta centesimi quelli di CesareBeccaria, del Cesarotti, di Eustachio Manfredi; a tre lire una lettera autografa e firmata del Caro; a cinque lire lettere di Carlo ...
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Filosofo, giurista ed economista inglese, nato a Londra il 15 febbraio 1748 e morto il 6 giugno 1832. Fu fanciullo d'ingegno precocissimo, tanto che a tre anni leggeva correntemente e a sette era in grado [...] erano già di dominio comune ed erano state introdotte nello stesso campo degli studî più tecnicamente giuridici da CesareBeccaria, al quale il B. confessa lealmente di essersi ispirato. Criticata come fantastica l'ipotesi di un patto originario ...
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, Titolo di un giornale lombardo del '700, diretto da Pietro Verri. Al ritorno in patria dalla Sassonia, questi fondò l'Accademia dei Pugni, alla quale appartenevano, fra gli altri, G.R. Carli, Cesare [...] da Pietro Verri, i cui articoli tolti dal Caffè venivano tradotti e inseriti nei giornali esteri. Il viaggio di CesareBeccaria e di Alessandro Verri a Parigi fu la consacrazione ufficiale dalla fama acquistata dai redattori del Caffè, ma nello ...
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Scrittore francese, nato a La Rochelle nel 1744, morto a Parigi nel 1788. Di carattere impetuoso, partecipò ben presto al movimento riformistico, interessandosi soprattutto ai problemi riguardanti la legislazione [...] approvazione di Voltaire, fu imprigionato e poi mandato in esilio fino al 1774: tradusse allora e commentò l'opera di CesareBeccaria. Al suo ritorno fu accusato di ateismo e di nuovo perseguitato, finché ebbe la nomina di presidente al parlamento di ...
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Scultore (Ganna, Valganna, 1843 - ivi 1894). Fu allievo a Torino di V. Vela, ma la sua attività si svolse a Milano a contatto con la Scapigliatura. Mirò a realizzare in scultura i valori d'immediatezza [...] notevole influenza per la formazione di Medardo Rosso. Fra le sue opere più notevoli a Milano: il Monumento a CesareBeccaria (1871, Castello Sforzesco), il Paggio di Lara (1872, Galleria d'arte moderna), il Monumento delle Cinque Giornate (1883-91 ...
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Storico della filosofia italiano (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univ. di Torino (1910) e di Bologna (1914); a causa delle leggi razziali fasciste, emigrò in Argentina dove insegnò a [...] (1952). Altri studî: Alle origini della filosofia della cultura (1956); Il pensiero politico nel Risorgimento italiano (1959); CesareBeccaria (1960); Da Ardigò a Gramsci (1962); Figure e momenti della filosofia del Rinascimento (1963); Il "verum ...
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Economista e bibliofilo (Milano 1827 - ivi 1892). Raccolse una cospicua biblioteca che comprendeva, tra l'altro, la collezione dei libri a stampa e dei manoscritti di CesareBeccaria. La biblioteca fu [...] donata dalla vedova di V. P., Rachele, all'Ambrosiana di Milano (1909) ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] l'esito supremo della parabola iniziale del romanzo in Italia.
Vita e opere
Nato dall'infelice matrimonio di Giulia Beccaria, la figlia di Cesare, con un gentiluomo di lei molto più anziano, il conte Pietro M. (o, come voleva una diffusa diceria ...
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PARINI, Giuseppe
Giulio Natali
Nacque a Bosisio, villaggio della Brianza, tra i colli che cingono il "vago Èupili", o lago di Pusiano, il 23 maggio 1729, "di casa popolare". Suo padre, Francesco Maria [...] .
Erano della compagnia anche Pietro Verri e Cesare Boccaria, i quali poi, convertitisi alle idee -28, 1928-30; C. A. Vianello, La giovinezza di Parini, Verri e Beccaria, con scritti, documenti e ritratti inediti, Milano 1933. - Critica: U. Foscolo ...
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VERRI, Pietro
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 12 dicembre 1728, primogenito di Gabriele, patrizio milanese e giurista, futuro senatore (1749) e reggente (v. la voce in questo Dizionario), e di Barbara [...] e Ottocento, a cura di S. Carpentari Messina, Alessandria 2000, pp. 15-35; C. Capra, Il gruppo del Caffè e le riforme, in CesareBeccaria e la pratica dei Lumi, a cura di V. Ferrone - G. Francioni, Firenze 2000, pp. 63-78; Id., P. V. e il «genio ...
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panumano
agg. Che è di tutta l’umanità, di ogni essere umano. ◆ Occorre superare il concetto di lingua come «territorio» e pensare a quel più largo orizzonte di coscienza che ha portato, attraverso l’italiano (da [Cesare] Beccaria a Primo...