Asia
Giuseppe Marcocci
Se la scoperta dell’America e la penetrazione europea nel Nuovo mondo non trovarono mai spazio negli scritti di M., delle relazioni che nel primo Cinquecento si instaurarono tra [...] Europa e A. si incontrano tracce, dirette o indirette, almeno nelle sue corrispondenze. In missione diplomatica presso CesareBorgia, nel novembre 1502, scrivendo da Imola alle autorità fiorentine, M. le informava di aver appreso, tramite «una ...
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Mosè
Lucio Biasiori
Non si farà torto a un autore che si rivolgeva a «chi legge la Bibbia sensatamente» (Discorsi III xxx 17), se si considerano come parte del suo patrimonio mitico anche i personaggi [...] una probabile reminiscenza di quella predica), ma anche alla polemica antifiorentina di Principe xvii 2-3 («Era tenuto CesareBorgia crudele: nondimanco quella sua crudeltà aveva racconcia la Romagna, unitola, ridottola in pace e in fede. Il che ...
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BENTIVOGLIO, Ermes
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1475 a Bologna, ultimo figlio del signore della città, Giovanni II, e di Ginevra Sforza. Nel 1492 era al servizio del duca di Ferrara Ercole d'Este, [...] dal quale in quell'anno fu creato cavaliere. Nel 1501, allorché si profilò la minaccia di CesareBorgia contro Bologna, egli organizzò l'eccidio di Agamennone Marescotti e dei familiari di lui, sospettati di segrete intese col Valentino. Venuto ...
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Pistoia
Francesco Ronco
La città toscana fu sottomessa da Firenze tra il 1321 e il 1328 e, definitivamente, nel 1351 con la creazione di nuove magistrature e l’imposizione di un capitano fiorentino. [...] a P. in due capitoli. In apertura del xvii, dedicato al tema della pietà e della crudeltà del principe, un cenno a CesareBorgia offre lo spunto per confrontare il suo atteggiamento in Romagna con quello tenuto nel governo di P. dai fiorentini. Se il ...
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Emilia Romagna
Regione amministrativa dell’Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell’Emilia e della Romagna. Capoluogo di regione è Bologna.
Emilia
Il nome Aemilia, a indicare [...] IV insediava il nipote Girolamo Riario a Imola e Forlì (1473-80) e Alessandro VI offriva la possibilità al figlio CesareBorgia di crearsi nella regione uno Stato a danno delle piccole signorie. Finalmente l’energia di Giulio II riuscì a sottomettere ...
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Lipsio, Giusto
Domenico Taranto
Nome italianizzato del filologo e filosofo politico fiammingo Joost Lips (Justus Lipsius nella forma latinizzata), nato a Overijse il 18 ottobre 1547 e morto a Lovanio [...] excuset se et fatum accuset («Pensa a Machiavelli. Chi è più acuto di lui? Ma poco buono o fecondo quel consigliere di CesareBorgia ogni qualvolta scusa se stesso e accusa il fato», Ad libros politicorum notae, in Opera omnia, 4° vol., t. 1, 1675 ...
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Riario, Ottaviano
Alina Scudieri
Condottiero, signore di Imola e Forlì, nonché vescovo di Viterbo, nacque a Roma nel settembre 1479 da Caterina Sforza (→) e Girolamo (→), signore di Imola e Forlì, nipote [...] a Firenze il rinnovo della condotta per il figlio, soprattutto per ottenere una protezione contro le mire del papa e di CesareBorgia. M. venne quindi inviato a Forlì per negoziare la condotta per R., nonché per comprare polvere da sparo e assoldare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Leonardo da Vinci rappresenta il culmine della tradizione ingegneristica italiana [...] studio della matematica e della geometria. Dopo aver soggiornato a Venezia e a Firenze, nel 1502 entra al servizio di CesareBorgia come ingegnere militare. Per lui esegue rilievi topografici e piante di città e regioni dell’Italia centrale, come lo ...
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Cassirer, Ernst
Federico Trocini
Filosofo e storico della filosofia tedesco, di origine ebraica (Breslavia 1874 - New York 1945), costretto a lasciare la Germania dopo l’avvento del nazismo (1933), [...] . 197), alla luce della quale andavano compresi sia il suo realismo amorale sia il suo interesse verso lo Stato di CesareBorgia, fondato non più sulla tradizione, come i principati ecclesiastici e le monarchie ereditarie, ma sulla sola forza. In tal ...
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Dionisotti, Carlo
Maurizio Tarantino
Filologo e storico della letteratura, nato a Torino nel 1908, si laureò nel 1928 all’Università di Torino con Vittorio Cian, con una tesi sulle Rime di Pietro Bembo; [...]
Un discorso a sé merita il saggio di apertura del volume: Machiavelli, CesareBorgia e don Micheletto, nato come recensione a un lavoro di Gennaro Sasso (Machiavelli e CesareBorgia, 1966) e ampliatosi a seguito di una lunga e articolata polemica. D ...
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aut Caesar aut nihil
‹àut čè∫ar àut nìil› (lat. «o Cesare o nulla»). – Motto di Cesare Borgia, il duca Valentino (1475 circa - 1507), superba reminiscenza di un detto attribuito a Giulio Cesare che preferiva esser primo sia pure in un villaggio...
valentino1
valentino1 agg. e s. m. (f. -a). – Della città francese di Valence (Valenza), nella Francia sud-orientale, sulla riva sinistra del Rodano: il museo archeologico v., il concilio v.; per estens., della contea e ducato del Valentinois,...