Pesaro Comune delle Marche (126,77 km2 con 96.786 ab. nel 2020), capoluogo, insieme a Urbino, della prov. di P. e Urbino. Il nucleo urbano, che è posto sul litorale adriatico, è compreso in una vasta piana [...] fu acquistata da Alessandro Sforza, P. fu sottoposta alla tirannide dei Malatesta. Alla dominazione sforzesca, interrotta dall’impresa di CesareBorgia (1500-03), pose fine papa Giulio II, che unì P. ai domini del nipote Francesco Maria Della Rovere ...
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Figlio (Ferrara 1431 - ivi 1505) di Niccolò III e della sua terza moglie, Ricciarda di Saluzzo. Duca nel 1471, portò avanti una politica di distensione tra i vari Stati della penisola, non non riuscendo [...] , mediatore di pace fra il re e la lega degli stati italiani. Stretto poi fra Luigi XII da una parte e CesareBorgia dall'altra, riuscì abilmente a destreggiarsi, rendendo omaggio al re francese e dando in moglie al figlio Alfonso, rimasto vedovo ...
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Ecclesiastico (Milano 1455 - Roma 1505), figlio del duca Francesco e di Bianca Maria Visconti, fu nominato cardinale nel 1484. Composti alcuni suoi dissensi col Moro, ne divenne fedele strumento e rappresentante [...] , e gli rimase vicino negli anni seguenti sostenendone la politica antifrancese. Con l'ascesa al potere del cardinale CesareBorgia, mutata la politica pontificia verso i Francesi, i rapporti con Alessandro VI si interruppero nuovamente a causa dell ...
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Uomo politico e umanista (Pesaro 1444 - ivi 1504); espulso da Pesaro nel 1489 da Giovanni Sforza, ch'egli aveva fino allora servito, offrì la sua competenza di giurista a Lorenzo il Magnifico e a Ercole [...] I d'Este, che l'adoperarono soprattutto in ambascerie. Riebbe i suoi beni da CesareBorgia, che s'era impadronito di Pesaro, e ne godette il favore; ma, col ritorno a Pesaro di Giovanni Sforza, fu imprigionato e giustiziato. Personalità ...
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Mercante e uomo politico (Siena 1450 circa - San Quirico 1512); partigiano dei Nove, fu a lungo in esilio; ritornato a Siena (1487), destreggiandosi nelle lotte dei partiti riuscì col fratello Giacoppo [...] signore in virtù delle ricchezze accumulate e di accorti e crudeli intrighi. Messosi, tra i congiurati della Magione, contro CesareBorgia, dovette lasciare la città, dove tornò (1503) per l'intervento del re di Francia. In seguito strinse amicizia ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Luigi XII è la solida piattaforma sulla quale poggia il tentativo di creazione di un forte Stato personale da parte di CesareBorgia, che già nell’intervallo tra la conquista francese di Milano e la spedizione contro Napoli si impadronisce di Imola e ...
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Regione dell’Italia centrale (9.401,38 km2 con 1.512.672 ab. nel 2020, ripartiti in 228 Comuni; densità 160 ab./km2), che dall’Appennino si estende sul versante adriatico, affacciandosi sulla costa per [...] Sforza creò (1433-44) un dominio personale in quelle terre e, mezzo secolo dopo, CesareBorgia padroneggiò tutta la Marca; in definitiva, il tentativo di Borgia servì solo a favorire l’accentramento amministrativo che la Chiesa perseguiva da tempo e ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (135,71 km2 con 149.335 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata sulla costa adriatica, alla foce del fiume Marecchia.
La pianta dell’abitato romano ha lasciato chiare [...] della signoria dei Malatesta, con cui la storia di R. si confuse fino al 1500, quando la città fu presa da CesareBorgia. Dopo breve dominio veneziano (1503-09), R. passò sotto il governo diretto della Chiesa. Occupata dagli Austriaci (1814) e poi ...
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Regione storica dell’Italia settentrionale che nel tempo ha avuto limiti diversi in conseguenza delle particolari vicende politiche a cui è andata soggetta. Attualmente ha come confini: a N l’alveo del [...] IV insediò il nipote Girolamo Riario a Imola e Forlì (1473-80) e Alessandro VI offrì la possibilità al figlio CesareBorgia di crearsi nella regione uno Stato a danno delle piccole signorie. Finalmente Giulio II riuscì a sottomettere alla Chiesa la ...
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Condottiero (Perugia 1470 circa - Roma 1520). Nipote di Guido B. signore di Perugia dal 1488 al 1500, riuscì a impadronirsi della città più volte, tenendola come signore dal 1500 al 1502; costretto a fuggire [...] dai successi di CesareBorgia, riprese successivamente il potere, che tenne dal 1503 al 1506, e, dopo essere stato cacciato da Giulio II, nuovamente dal 1513 al 1520, quando, convocato a Roma da papa Leone X, fu da questo fatto imprigionare e poi ...
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aut Caesar aut nihil
‹àut čè∫ar àut nìil› (lat. «o Cesare o nulla»). – Motto di Cesare Borgia, il duca Valentino (1475 circa - 1507), superba reminiscenza di un detto attribuito a Giulio Cesare che preferiva esser primo sia pure in un villaggio...
valentino1
valentino1 agg. e s. m. (f. -a). – Della città francese di Valence (Valenza), nella Francia sud-orientale, sulla riva sinistra del Rodano: il museo archeologico v., il concilio v.; per estens., della contea e ducato del Valentinois,...