Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] come un ramo dell'amministrazione pubblica, e il capo dello Stato è nel tempo stesso capo supremo della Chiesa, cesare e papa. Col giurisdizionalismo, che rappresenta in sostanza un'attenuazione del cesareopapismo, benché i capi dei singoli stati non ...
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GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] regia sollevando il popolo e rifiutando di pagare il tributo a Cesare.
Varî testi dicono la sua una vita senza macchia sotto non ha trovato favore. Tesi contraria sostengono: U. Fracassini, Il misticismo greco e il Cristianesimo, Città di Castello ...
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Città della repubblica di Turchia, situata a 41° di lat. N. e 28°55′ di long. E. di Greenwich.
Sulle rive della Propontide (Mar di Marmara) all'ingresso del Bosforo i Megaresi fondarono Bisanzio (v.) verso [...] ; la quale divenne ancora più acuta nel sec. IX, e diede luogo a diversi e opposti concilî in Costantinopoli. Il cesare Bardas, tutore dell'imperatore Michele III, depose nell'858 il patriarca Ignazio e gli diede per successore Fozio (v.). Nicolò ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] R. Rivers, The History of Melanesian Society, Cambridge 1914; H. Webster, Società segrete primitive (trad. it.), Bologna 1921; U. Fracassini, Il misticismo greco, Città di Castello 1922; J. W. Hauer, Die Religionen, I, Das religiöse Erlebnis auf den ...
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La seconda città dell'Egitto, nell'angolo O. del delta nilotico, su un lembo di terreno sabbioso che separa il lago litoraneo di Maryūt, o palude Mareotide, dal Mediterraneo, a 31°12′ di lat. N. e 29052′ [...] adoratore di Dioniso, contribuì certo all'abbellimento della città, e i contribuirono più o meno tutti i successori. Quando Cesare rimase assediato nel quartiere reale, egli fece mettere fuoco alle navi egiziane ancorate nel porto, ma l'incendio si ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] e mezzo, pavaniglia, gagliarda, canario, ecc.", con la relativa musica in intavolature di liuto. Altro trattato importante è quello di Cesare Negri milanese, detto il Trombone, stampato a Milano nel 1602 col titolo Le Gratie d'amore. Infine ultimo in ...
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PICENO Città capoluogo di una delle quattro provincie marchigiane, antichissimo centro piceno, poi municipio romano, ha nome greco-romano: "Ασκουλον, con le varietà "Ασκλον ("Ασκλον τὸ Πικηνόν in Strabone) [...] , del Podestà, di D. Induno, del Barabino, del Fracassini, del Faruffini, del Morelli, del Palizzi, del Celentano, Ascoli durante la guerra civile, e ancora ne venne apprezzata la felice posizione (Cesare, De bello civ., I, 15). Verso il 50 a. C. fu ...
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Comune, perché fondamentale, a tutte le religioni, cominciando dalle più basse, è la credenza di una doppia sfera in cui l'essere si divide: la sfera del sacro e quella del profano. Con questa distinzione [...] giuridici.
Un'altra applicazione della consacrazione si ha sotto il principato, quando si riprende le consuetudine, iniziata con Cesare, di collocare tra le divinità gl'imperatori o i membri della loro famiglia. La consecratio imperatoris è quindi ...
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. In senso specifico religioso, il termine epifania (ἐπιϕανεια "manifestazione") era usato dai Greci per indicare l'azione d'una divinità, che, invisibilmeme presente, con un segno qualsiasi (visione, [...] . Quindi il titolo che per es. era dato, come ci attestano le iscrizioni (Dittenberger, Sylloge, I, 347,6 segg.), a G. Cesare di "dio manifesto (ϑεὸν ἐπιϕανῆ) per opera di Marte e di Afrodite e comune salvatore (σωτῆρα) della vita umana". In questo ...
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Pittore e incisore, nato a Sesto S. Giovanni (Milano) il 6 febbraio 1831, morto a Perugia il 16 dicembre 1869. Studente di legge nell'università di Pavia, prima di laurearsi abbandonò il giure per la pittura. [...] storico appartengono la maggior parte dei suoi quadri, il Cesare Borgia, la Morte di Ernesto Cairoli (Pavia, Galleria e filosofico di rappresentare la storia, compositore meno felice di C. Fracassini, egli superò l'uno e l'altro per la ricchezza, la ...
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