LICINIO II (Valerius Licinianus Licinius)
G. Bermond Montanari
Figlio bastardo di Licinio I, che in seguito lo adottò.
Fu legittimato da un rescritto di Costantino. Incerta è la data di nascita che oscilla [...] intorno al 315 d. C. Pare che nel 317 fosse nominato Cesare; nel 319 rivestì il consolato con Costantino, un secondo consolato, conferitogli nel 322 dal padre, non appare nei Fasti. Dopo la caduta del padre, privato della dignità imperiale, pare ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] de Strasbourg, 5-7 novembre 1981, Strasbourg 1983, pp. 193-214.
G. Grassigli, La curia nei progetti urbanistici di Silla, Pompeo e Cesare: architettura e lotta politica a Roma nel I sec. a.C., in Palladio, n.s. 4, (1991), pp. 39-50.
F. Coarelli ...
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Diplomatico e archeologo (Parigi 1828 - ivi 1884). Durante la sua carriera diplomatica fu ambasciatore di Francia a Costantinopoli (1880), dedicandosi anche a studî storici, archeologici, epigrafici e [...] sulle prossenie greche (1863), sulla geografia comparata della provincia romana d'Africa (1884-88), sulle campagne africane di Giulio Cesare (1884) e sui Fasti della provincia africana (1888). Entrò nel 1880 nell'Académie des inscriptions di Parigi. ...
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Foro Romano
Tommaso Gnoli
Il cuore pulsante di Roma antica
Nella civiltà romana, il foro era il punto d'incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell'Impero: lì essi [...] davanti a questo edificio vi è il Comizio, cioè il piazzale dove di tenevano le assemblee che prima, fino all'età di Cesare, si svolgevano in Campo Marzio. Sotto il lastricato del piazzale vi sono i monumenti più antichi di Roma, tra i quali il ...
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EMESA (῎Εμεσα, ῎Εμισα, ῎Εμισσα, ᾿Εμήσσης; Emesa, Emissa, Hemisa)
Red.
Città nella Siria Apamene (poi aggregata alla Fenicia Libanesia), sull'Oronte, presso Aretusa, nel luogo dell'attuale Homs, in Siria. [...] Fu sede di una dinastia di principi arabi.
Un suo principe, Sampsigeram, è ricordato già nell'età di Cesare e nell'età di Erode Agrippa I. Giuseppe ricorda un successore dallo stesso nome, vassallo dei Romani, imparentato, così come il successore ...
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ANTIBES (᾿Αντίπολισς, Antipñlis)
Città fondata verso il 340 a. C. da coloni marsigliesi (Strabo, iv, 180, 184; Inscr. Graec., xiv, 2426) nella regione dei Deciates (Plin., Nat. hist., iii, 35). Assediata [...] dai Liguri nel 154 a. C., i Marsigliesi chiesero l'aiuto dei Romani, che, più tardi, con Cesare, tolsero loro A. cui concessero lo ius Latii, aggregandola alla tribù Voltinia. I Romani vi costruirono una cinta di mura con uno sviluppo di circa 6oo m, ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Lugdunensis
Sergio Rinaldi Tufi
gallia lugdunensis
Questa grande unità territoriale si allunga dal confine con la Narbonensis (la città [...] che nel 53 a.C. fu teatro della battaglia decisiva per la conquista della Gallia Comata da parte dello stesso Cesare. Ma il polo fondamentale della romanizzazione della provincia fu l’altare di Roma e di Augusto presso la capitale Lugdunum (Lione ...
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LEPIDO (M. Aemilius Lepidus)
A. Longo
Uomo politico romano di famiglia consolare, di parte cesariana, noto soprattutto per aver partecipato al secondo triunvirato con Antonio ed Ottaviano (43 a. C.). [...] i suoi tentativi per inserirsi validamente nella lotta per il supremo potere venne completamente esautorato dal nipote di Cesare e perì nel 13 a. C., probabilmente ultrasettantenne, in posizione onorifica, ma di nessun rilievo effettivo.
L'effigie ...
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DOROTHEOS (Dorotheus)
L. Guerrini
3°. - Pittore greco, di origine ed epoca ignota, noto solamente da un passo di Plinio (Nat. hisr., xxxv, 91) come autore di un'Afrodite Anadiomene, copia dell'opera [...] omonima di Apelle. Plinio infatti dice che, poiché il famoso dipinto di Apelle che stava nel tempio del Divo Cesare a Roma si era rovinato, specialmente nella parte inferiore, Nerone lo Sostituì con una copia dipinta da Dorotheos. Quello però che ...
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Nell’antico calendario romano, i giorni dell’anno, indicati con la sigla F., in cui era lecita (fas) la trattazione degli affari pubblici e privati (contrapposti a nefasti). Il termine significò presto [...] il calendario stesso. Dei calendari lapidei ritrovati, i più antichi e importanti sono i F. Anziati, di età anteriore a Cesare. Il calendario era di solito accompagnato dalla lista dei magistrati eponimi, per cui si affermò l’uso di indicare con il ...
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Cesare
Céṡare s. m. – 1. Titolo distintivo degli imperatori romani, derivato dal cognome del generale, triumviro e dittatore Gaio Giulio Cesare (100 o 102 - 44 a. C.). 2. Nell’Impero bizantino, in origine titolo dell’imperatore associato al...
cesio1
cèṡio1 agg. [dal lat. caesius «grigio azzurro, verdastro»], letter. – Azzurro chiaro, celeste, detto per lo più degli occhi: gli occhi tuoi cesii (D’Annunzio); come s. m., il c., il colore cesio.