Filosofo (Cento 1550 - Padova 1631); insegnò (dal 1590) all'università di Padova per molti anni. Collega a Padova di Galilei, C. non volle, sembra, prender mai in considerazione le sue ipotesi né compiere osservazioni celesti col "cannocchiale" galileiano. Aristotelico - non senza subire l'influenza del platonismo di Pico della Mirandola - egli difende una concezione fisico-metafisica coerente con ...
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Architetto, pittore e scrittore d'arte (Prospiano, Olgiate Olona, 1483 - Milano 1543). Formatosi a Milano nell'ambito bramantesco, ebbe modo anche di conoscere Leonardo; lavorò come pittore presso varie corti dell'Italia settentrionale (Parma, S. Giovanni Evangelista, decorazione della sagrestia, 1508; Piacenza, S. Eufemia, Madonna col Bambino e santi, 1512). Architetto degli Sforza (e anche di Carlo ...
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Storico dell'arte italiano (Ozzano dell'Emilia 1910 - Bologna 1981). Formatosi nell'ambiente bolognese e romano, i suoi primi studî, d'impostazione crociana, mostrano una grande ampiezza di interessi. Sovrintendente alle Belle Arti di Bologna dal 1952, è stato anche vicepresidente del Comitato internazionale di storia dell'arte e del Consiglio nazionale per i Beni culturali e ambientali. Si è dedicato ...
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Pittore e disegnatore (Pieve di Cadore 1521 - Venezia 1601), figlio di Ettore, un cugino del padre di Tiziano. Modesta personalità di pittore, aperto ai varî influssi della pittura veneta del periodo, fu aiuto di Tiziano, e lavorò soprattutto nel Bellunese. Pubblicò varie opere importanti per la storia del costume, come Degli habiti antichi e moderni di diverse parti del mondo (1590), con numerose ...
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Pittore (Savona 1853 - Milano 1919). Studiò all'accademia di Brera e fu a Roma (1883-85) allievo e collaboratore di A. Mancini. Dipinse, con grande abilità tecnica, paesaggi, nature morte e intensi ritratti che gli diedero notorietà (Ritratto di Guido Rey, 1887, Torino, Galleria civica d'arte moderna; I due cugini, 1909, Piacenza, galleria Ricci-Oddi). Prof. all'accademia Carrara a Bergamo (1885-98) ...
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Scultore (Roma 1843 - ivi 1923). Eseguì un gran numero di statue di santi per la basilica vaticana mantenendosi fedele alla tradizione accademica; notevoli inoltre la statua del cardinale Massaia (chiesa di S. Francesco al Tuscolo, Frascati), il gruppo Galileo e Milton (eseguito nel 1912 e lasciato per legato alla Università di Roma), la statua di S. Cecilia (S. Cecilia in Trastevere). Fu anche fecondo ...
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Pittore (Orvieto 1536 circa - ivi 1614 circa). Allievo di G. Muziano, fu suo collaboratore a Orvieto e a Loreto. A Roma partecipò alle più importanti imprese pittoriche di Gregorio XIII e Sisto V (Biblioteca Sistina, palazzo del Laterano; oratorio del Gonfalone, oratorio del Crocefisso in S. Marcello, S. Susanna, ecc.), risentendo della maniera di F. Zuccari. Dopo il 1600 lavorò in Lombardia (collegiata ...
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Architetto e scultore padovano (seconda metà sec. 16º). Eseguì (1579-82), insieme con G. Campagna, il grande altare maggiore per la chiesa del Santo al posto di quello di Donatello ( smembrato poi nel 1651: ne resta il monumentale tabernacolo nella cappella Gattamelata). A Venezia eseguì in S. Salvatore il doppio monumento sepolcrale dei dogi L. e G. Priuli, a Napoli (1597-99) la chiesa di S. Maria ...
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Pittore italiano (Siena 1840 - Roma 1919), allievo di L. Mussini; ebbe larga fama nell'ultimo ventennio del sec. 19º per le vaste decorazioni storiche e religiose realizzate in palazzi pubblici e chiese (palazzo del Senato a Roma, Palazzo Pubblico di Siena, palazzo di Giustizia a Roma, cupola della basilica di Loreto, ecc.) ispirate al Rinascimento ...
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Pittore italiano (Torino 1880 - ivi 1934). Trattò il ritratto, la pittura religiosa, la decorazione, la miniatura. Lavorò alcuni anni nel Siam, fu professore e poi presidente dell'Accademia di belle arti di Torino. Il suo stile eclettico rivela influenze di P. Puvis de Chavannes e dei preraffaelliti; nelle opere più tarde, di A. Spadini ...
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Cesare
Céṡare s. m. – 1. Titolo distintivo degli imperatori romani, derivato dal cognome del generale, triumviro e dittatore Gaio Giulio Cesare (100 o 102 - 44 a. C.). 2. Nell’Impero bizantino, in origine titolo dell’imperatore associato al...
cesio1
cèṡio1 agg. [dal lat. caesius «grigio azzurro, verdastro»], letter. – Azzurro chiaro, celeste, detto per lo più degli occhi: gli occhi tuoi cesii (D’Annunzio); come s. m., il c., il colore cesio.