DE ROSSI, Giulio Cesare
Francesco Malgeri
Nacque a Roma il 30 genn. 1877 da Fabio e da Filomena Castagnola. Ultimo di sei fratelli, ebbe dalla famiglia una seria educazione religiosa. Frequentò il liceo [...] "Apollinare", ove conseguì la maturità classica, e si laureò in matematica e fisica presso l'università di Roma. Il prof. P. Blaserna lo volle tra i suoi assistenti ma, dopo un anno, il D. abbandonò la ...
Leggi Tutto
CERIBELLI, Cesare Costantino Raimondo
Antoniette Le Normand
Figlio di Natale, fabbricante di apparecchi a gas, e di Teresa Vighi, nacque a Roma l'11 luglio 1841. Apprese a scolpire dai Tadolini e da [...] C. Chelli; avrebbe studiato anche presso l'Accademia di Francia a Roma (catal. del Salon del 1879). Come altri compatrioti egli decise molto presto di cercar fortuna in Francia: dal 1864 esponeva al Salon ...
Leggi Tutto
BROFFERIO, Giuseppe Cesare Angelo
Giacoma Maria Pagano
Nacque a Minusio (Locarno) il 9 ag. 1846 e fu battezzato nello stesso giorno nella chiesa parrocchiale del luogo. Era il primo dei quattro figli [...] naturali che lo scrittore e uomo politico piemontese Angelo ebbe dalla milanese Giuseppina Zauner, sua collaboratrice nel lavoro storico e letterario, con la quale, sin dal 1846 circa (anno in cui acquistò ...
Leggi Tutto
CANEFRI, Cesare Nicola Maria
Isabella Ricci Massabò
Nacque ad Alessandria il 15 apr. 1710 da Francesco e da Marianna Anfossi, secondogenito di quattro figli. Compì gli studi vestendo l'abito clericale, [...] che dismise, prima dell'ordinazione sacerdotale alla morte del padre nel 1730. Ottimo paleografo, erudito nelle lettere e nella storia, appassionato ricercatore di memorie patrie, il C. si diede a consultare ...
Leggi Tutto
CANALI, Giulio Cesare Luigi
Claudio Mutini
Nacque a Bologna il 14 ott. 1690 da Carlo Antonio e Olimpia Taruffi, di agiata famiglia cittadina. Allevato ai più fervidi ideali religiosi, fu mandato a studiare [...] grammatica e rettorica alle scuole dei gesuiti. Nel 1705 il giovane ritenne di obbedire ad un richiamo ascetico recandosi a Ravenna per entrare a far parte dell'Ordine dei camaldolesi nel monastero di ...
Leggi Tutto
Figli di Agrippa e di Giulia, figlia di Augusto; furono adottati da Augusto e destinati alla successione. Nominati entrambi principes iuventutis, Gaio (n. 20 a. C.) fu console nell'1 d. C. e fu investito di ampî poteri in Oriente. Ma ambedue premorirono all'imperatore: Lucio (n. 17 a. C.) nel 2 d. C., Gaio nel 4, in seguito a una ferita riportata combattendo in Armenia ...
Leggi Tutto
Storico e generale (Torino 1778 - Monesiglio 1853), figlio di Giuseppe Angelo e fratello di Alessandro; rettore dell'univ. di Torino (1795), membro dell'Accademia delle scienze, durante il dominio napoleonico si dedicò agli studî storici e filosofici. Dopo la Restaurazione riordinò e diresse l'Accademia militare di Torino. Precettore dei figli di Carlo Alberto (1830), maggiore generale (1831), collare ...
Leggi Tutto
Uomo politico piemontese (Torino 1763 - Genova 1830), padre di Massimo d'Azeglio. Durante le guerre della Rivoluzione francese, si batté contro i Francesi e andò esule dopo l'occupazione del Piemonte. Fu, a Torino, tra gli animatori della società segreta Amicizia cattolica e fondò (1822) l'Amico d'Italia, rivista di ispirazione cattolica, diffondendo le idee dei legittimisti francesi ...
Leggi Tutto
Uomo politico e letterato romano (2º-1º sec. a. C.); di famiglia patrizia, trovò la morte per opera di Mario e Cinna nei disordini dell'87 a. C. Maggiore notorietà raggiunse come oratore (è citato con lode da Cicerone) e poeta tragico ...
Leggi Tutto
DELLA CHIESA, Cesare Antonio Giuseppe
v. Benevello, Cesare Antonio Giuseppe Della Chiesa
conte di.
: v. Benevello, Cesare Antonio Giuseppe Della Chiesa ...
Leggi Tutto
Cesare
Céṡare s. m. – 1. Titolo distintivo degli imperatori romani, derivato dal cognome del generale, triumviro e dittatore Gaio Giulio Cesare (100 o 102 - 44 a. C.). 2. Nell’Impero bizantino, in origine titolo dell’imperatore associato al...
cesio1
cèṡio1 agg. [dal lat. caesius «grigio azzurro, verdastro»], letter. – Azzurro chiaro, celeste, detto per lo più degli occhi: gli occhi tuoi cesii (D’Annunzio); come s. m., il c., il colore cesio.