Filosofo scettico posteriore ad Enesidemo, la cui vita non può essere però datata con maggiore precisione. Diogene Laerzio (IX, 88 segg.) gli attribuisce i cinque τρόποι τῆς ἐποχῆς ("argomenti per la sospensione [...] in opposizione agli ἀρχαιότεροι (seniores), i quali si attenevano infatti ai dieci tropi di Enesidemo. Il nome di Agrippa manca nell'elenco degli scolarchi scettici dato da Diogene Laerzio (IX, 116): né la presumibile importanza della sua personalità ...
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Vedi AGRIPPA dell'anno: 1958 - 1994
AGRIPPA
K. Fittschen
AGRIPPA (v. vol. I, p. 157). Il problema dell’iconografia di A. può considerarsi risolto in massima parte. Grazie all’univoca tradizione nelle [...] vicina al prototipo e databile a età pre- o proto-augustea.
Bibl.: F. s. Johansen, Ritratti marmorei e bronzei di Marco Vipsanio Agrippa, in AnalRom, VI, 1971, pp. 17-48, figg. 1-23; B. Schmaltz, διάδοχος καισαρι. Zu einem Porträt in Mytilene, in AM ...
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AGRIPPA (M. Vipsanius Agrippa)
M. Borda
Generale, politico e scrittore romano.
Venne con Ottaviano a Roma da Apollonia dopo la morte di Cesare; pretore nel 40 a. C., [...] di Augusto, da cui divorziò nel 21 per sposare Giulia, figlia di Augusto, da cui ebbe C. Cesare, L. Cesare, Agrippa Postumo, Agrippina e Giulia. Dalle notizie degli scrittori, A. appare uomo di carattere energico e leale, severo, ma equanime, amante ...
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Console nel 503 a. C., avrebbe trionfato sui Sabini. La sua fama è legata all'apologo col quale, secondo la leggenda, avrebbe convinto la plebe, che oppressa dai debiti s'era ritirata per protesta sul Monte Sacro o sull'Aventino, a rientrare in città (494 a. C.). Le membra che s'erano ribellate contro lo stomaco con danno di tutto il corpo rappresentavano, nell'apologo, i plebei in lotta con i patrizî, ...
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Re di Giudea, vassallo di Roma (10 a. C. - 44 d. C.); figlio di Aristobulo (figlio di Erode il Grande), fu educato a Roma. Ebbe poi da Caligola, che gli era legato da vincoli di amicizia, dapprima (37) [...] osservatore della legge giudaica, aperto tuttavia agli influssi della cultura ellenistica, perseguitò la primitiva comunità cristiana di Gerusalemme, facendo anche arrestare s. Pietro (negli Atti degli Apostoli è ricordato col nome di Erode Agrippa). ...
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Re vassallo di Roma (c. 28 d. C. - 100 d. C.), figlio di Agrippa I, ebbe nel 50, per concessione dei Romani, il regno di Calcide nel Libano, che gli fu tolto nel 53 e sostituito con un regno più vasto, [...] che comprendeva la Batanea, la Traconitide e regioni verso il Libano, cui altre ne aggiunse in seguito Nerone. Governò sempre secondo il volere dei Romani e anche nella rivolta giudaica del 66 tentò di ...
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Filosofo, matematico, architetto, ingegnere e schermitore milanese, vissuto nella seconda metà del Cinquecento. Fu popolare in Roma per aver fatto ascendere l'Acqua Vergine sulla sommità del Pincio, e per il suo Trattato di trasportar la Guglia (l'obelisco) in su la Piazza di San Pietro, Roma 1583, 1584. Scrisse ancora alcuni dialoghi (De muniendis arcibus, ecc.), che il Ciacconio dice pubblicati nel ...
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AGRIPPA, Postumo (v. vol. i, p. 159)
L. Sensi
- II giovane principe, che venne adottato da Augusto soltanto nel 4 d.C., aveva già un ruolo ufficiale all’interno della casa imperiale, in quanto figlio [...] 65-70; J. Pollini, The Portraiture of Gaius and Lucius Caesar, New York 1981; F. Salviat, D. Terrer, Les portraits d’Agrippa Postumus et les monnaies de Corinthe, in RANarb, XV, 1982, p. 237; K. Fittschen, P. Zanker, Katalog der römischen Porträts in ...
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AGRIPPA Postumo (M. Agrippa)
C. Pietrangeli
Terzo figlio di A. e di Giulia, nato nel 12 a. C., morto nel 14 d. C. La sua effigie compare nelle monete di Corinto, ma non è utile per la identificazione [...] del principe, del quale certamente devono esistere ritratti eseguiti tra il periodo della sua adozione da parte di Augusto (4 d. C.) e il suo esilio a Pianosa (7 d. C.), e cioè tra i 16 e i 19 anni. Ritratti ...
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Figlio (12 a. C. - 14 d. C.) di Agrippa e di Giulia, figlia di Augusto. Adottato da Augusto assieme a Tiberio (4 d. C.), poi per volontà di Livia confinato a Sorrento e successivamente a Pianosa. Poco [...] prima di morire, Augusto si era riconciliato con lui, e per questo Livia, subito dopo la morte dell'imperatore, lo fece uccidere, timorosa che potesse ostacolare l'ascesa all'impero di Tiberio ...
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agrippa
s. m. [dal lat. agrippa] (pl. -i, raro). – Termine usato dagli antichi Romani per indicare il bambino nato per i piedi (di qui il prenome e cognome lat. Agrippa): egli è contra natura, che la creatura che nasce venga fuori coi piedi...
tropo
tròpo s. m. [dal lat. tropus, gr. τρόπος; affine a τρέπω «volgere; adoperare con altro uso»]. – 1. Metafora, e in genere traslato, come figura retorica di carattere semantico: l’abuso dei t.; usa qui l’autore un t., il quale si chiama...