In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] , Bonaventura e simili. La moda onomastica subisce molte variazioni: il Rinascimento porta la voga dei n. classici (Giulio, Cesare, Augusto, Claudia, Letizia, Valeria ecc.). La Riforma protestante torna ai n. dell’Antico Testamento. Non sono rari i ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] compone di testi di poesia, teatro, prosa narrativa e traduzioni di classici da altre lingue (Accorsi 1980 e 1982). Giulio Cesare Croce (1550-1609), di area bolognese, è considerato il primo importante esponente di tale letteratura, anche se la sua ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] Antico e il Nuovo Testamento: restare di sale, essere nella fossa dei leoni, essere un calvario, dare a Cesare quel che è di Cesare, passare dalle stelle alle stalle, lavarsene le mani, essere un sepolcro imbiancato (si veda anche Beccaria 20012);
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] del Settecento), pp. 323-350.
Stella, Angelo (1999), Il piano di Lucia. Manzoni e altre voci lombarde, Firenze, F. Cesati, pp. 21-34.
Trovato, Paolo (1994), Storia della lingua italiana. Il primo Cinquecento, in Storia della lingua italiana, a cura ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] storia delle idee (per citare solo alcuni nomi eccellenti si pensi a ➔ Benedetto Croce, Antonio Gramsci, Elio Vittorini, Cesare Pavese), lo strumento epistolare ha costituito sovente l’unica modalità di accesso alla scrittura per le classi subalterne ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] , esempi, a cura di E. Manzotti & A. Ferrari, Brescia, La Scuola, pp. 43-73.
Ferrari, Angela & De Cesare, Anna-Maria (2009), La progressione tematica rivisitata, «Vox Romanica» 68, pp. 98-128.
Ferrari, Angela & Zampese, Luciano (2000 ...
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FAERNO, Gabriele
Simona Foà
Nacque a Cremona nel 1510 da Francesco, notaio e letterato. Nel 1528 fu iscritto al Collegium notariorum della città natale, ed entrò quindi al servizio di Ermete Stampa. [...] 1553 al Vettori (conservata presso la Bibl. ap. Vat., Vat. lat. 4104, c. 184) riguarda l'interpretazione di un vocabolo di Cesare. Sul metodo filologico del F., fra i più apprezzati del sec. XVI, ricordiamo, da una lettera di Latino Latini ad Andrea ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] dal corpus Coris):
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a. Ne fu visibilmente commossa. E tu non lo apri il mio? Chiaro! Vi trovò un piccolo ciondolo d’oro (Cesare Matteini, La prima volta di Franz)
b. Ma non lo voleva il suo spinello, non la voleva Sheila, non li voleva i suoi ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] era spesso indispensabile una spiegazione connessa all’esperienza quotidiana. È ciò che avviene nel catechismo del vescovo calabrese Cesare Rossi, che nel 1754 fa predisporre un testo mescolato di regionalismi, ma prevalentemente in italiano, dove i ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] Peresio, o il Meo Patacca, 1695, del romano Giuseppe Berneri, la Vaiasseide, 1615, e il Micco Passaro, del napoletano Giulio Cesare Cortese). In prosa si coltivavano il genere favolistico, con Lo cunto de li cunti del napoletano Basile (1634), e la ...
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Cesare
Céṡare s. m. – 1. Titolo distintivo degli imperatori romani, derivato dal cognome del generale, triumviro e dittatore Gaio Giulio Cesare (100 o 102 - 44 a. C.). 2. Nell’Impero bizantino, in origine titolo dell’imperatore associato al...
cesio1
cèṡio1 agg. [dal lat. caesius «grigio azzurro, verdastro»], letter. – Azzurro chiaro, celeste, detto per lo più degli occhi: gli occhi tuoi cesii (D’Annunzio); come s. m., il c., il colore cesio.