Patriota, scrittore e statista (Torino 1798 - ivi 1866). Dopo essersi dedicato alla pittura e, con buon successo, alla letteratura, intorno al 1843-44 si avvicinò alla politica, che lo vide partecipare [...] giudicandola immatura.
Vita e opere
Quartogenito del marchese Cesare Taparelli d'A.; dopo una brillante giovinezza, dedita Sviluppatasi negli anni 1843-44, attraverso colloqui col cugino Cesare Balbo, la passione politica, accettò nel 1845 di fare ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] fiorivano le scuole di Sirone e di Filodemo), nel 45, poco prima che esplodesse in Roma, con l'uccisione di Cesare, la nuova gravissima crisi politica. Al soggiorno napoletano V. rimase sempre assai affezionato, e a Napoli trascorse gran parte della ...
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Scrittore italiano (n. Roma 1963). Laureatosi in Lettere con una tesi in Storia medievale, ha iniziato la carriera di giornalista e scrittore collaborando a riviste di argomento musicale e per ragazzi, [...] hanno fatto seguito tra gli altri la trilogia Dictator (2010), composta dai testi L'ombra di Cesare, Il nemico di Cesare e Il trionfo di Cesare (che si è aggiudicato il premio Selezione Bancarella 2011), e i romanzi della quadrilogia Gli invincibili ...
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VARRONE Atacino (P. Terentius Varro Atacinus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Scrittore latino, nacque l'82 a. C. ad Atax (Aude) nella provincia narbonese. A trentaquattro anni prese a studiare la letteratura [...] o, per meglio dire, un libero rifacimento delle Argonautiche di Apollonio Rodio; un Bellum Sequanicum che trattava della campagna di Cesare contro Ariovisto nel 58 a. C.; una Chorographia, ove, ispirandosi forse all'esempio di Alessandro di Efeso ...
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Trisolino, Gerardo. – Poeta e saggista italiano (n. Francavilla Fontana, Brindisi, 1952). Nelle sue poesie (La cravatta di Stolypin, 1987; Il giovane clochard, 1996; Odio Ménière, 2017) alterna il registro [...] le quali si citano: Ideologia, scrittura e Sardegna in Dessì (1984); Libertino e libertario. La poesia dell’anarchico Cesare Teofilato (1991); Scritture brevi. Incursioni nell’ultimo Novecento (2002); Come leggere “Nniccu Furcedda” di G. Bax (2010 ...
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Commentatore di Dante (Imola 1338 circa - Ferrara 1387 o 1388). Insegnò grammatica a Bologna, dove nel 1375 lesse la Divina Commedia di cui lasciò un ampio e vivace commento in latino, e poi (1376) a Ferrara. [...] , le tragedie di Seneca, le Bucoliche e le Georgiche di Virgilio, e il Bucolicum carmen del Petrarca; scrisse il Romuleon, storia di Roma sino a Diocleziano, e il Libellus augustalis, concisa storia degli imperatori da Giulio Cesare fino a Venceslao. ...
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BORGHI, Carlo
Claudia Micocci
Nato a Milano il 12 sett. 1851. Dopo gli studi al liceo Parini si laureò in legge a Pavia nell'anno 1871. Già dal dicembre 1867 faceva parte del gruppo di giovani che, [...] Milano La Palestra letteraria con direttore L. Perelli. Sulle colonne della rivista si rivelerà il Dossi, e sotto lo pseudonimo di Cesare Bruni il B. pubblicherà le prime cose: nel 1867 su consiglio del Rovani una novella in versi sciolti, Aroldo, e ...
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Nella mitologia greco-romana, trasformazione in astri, per lo più dopo morti, di animali, uomini, oppure di una parte del corpo ritenuta sede di qualità morali (cuore, occhio ecc.). L’attribuzione di un [...] o riguardare personaggi già spettanti al mondo del mito. Vi trova espressione anche la divinizzazione di personaggi reali, come i sovrani ellenistici (non senza precedenti babilonesi ed egiziani), Giulio Cesare e dopo di lui gli imperatori romani. ...
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BORGIA (Borgio), Girolamo
Gianni Ballistreri
Nacque nel 1475 da Antonio e Girolama Rufolo a Senise in Lucania, donde poi si trasferì con la famiglia a Napoli, di dove erano originari i genitori.
Assai [...] recato a Roma durante il papato di Alessandro VI, suo lontano parente, e ne sarebbe fuggito nel 1497 per l'ostilità di Cesare Borgia. È invece probabile che sino al 1503 non sia uscito dai confini del Regno: nel 1495, rimasto fedele agli Aragona ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] sui templi, ecc.); 3) sui tempi sacri; 4) sulle cose sacre; 5) sugli dèi. Questa seconda parte, le antiquitates divinae, dedicata a Cesare, uscì nel 47 a. C. e fu forse la più celebrata e famosa opera di V., assai letta nei primi secoli imperiali ...
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Cesare
Céṡare s. m. – 1. Titolo distintivo degli imperatori romani, derivato dal cognome del generale, triumviro e dittatore Gaio Giulio Cesare (100 o 102 - 44 a. C.). 2. Nell’Impero bizantino, in origine titolo dell’imperatore associato al...
cesio1
cèṡio1 agg. [dal lat. caesius «grigio azzurro, verdastro»], letter. – Azzurro chiaro, celeste, detto per lo più degli occhi: gli occhi tuoi cesii (D’Annunzio); come s. m., il c., il colore cesio.