Letterato (Cremona 1789 - Firenze 1833). Barnabita, in seguito alla soppressione delle corporazioni religiose restò dal 1810 prete secolare. Fu processato a Milano per aver avuto corrispondenza coi carbonari; [...] uno dei più costanti collaboratori dell'Antologia. Deve la sua fama a questa collaborazione, più che ai versi giovanili (I fiori, 1817). Tradusse da Chateaubriand e da J. de Maistre; i suoi scritti furono favorevolmente giudicati da G. Leopardi. ...
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Storico francese (Luçon 1829 - Nantes 1907). Avvocato, si dedicò allo studio della Rivoluzione francese e della Restaurazione, rivelando diligente e attenta informazione e pregi notevoli di narratore. [...] 5 voll., 1895-1898; la 1a ed., in 3 voll. con titoli diversi, 1884-1890), una serie di studî su Victor Hugo e Chateaubriand, di cui annotò i Mémoires d'outre-tombe (6 voll., 1898-1900). La sua posizione politica cattolico-legittimistica lo trasse a ...
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Famiglia francese di editori. Nel 1883 Auguste (1812-1887) e il fratello Hippolyte (1815-1911) fondarono l'omonima casa editrice dopo aver acquistato, tra il 1848 e il 1859, imprese di altri editori, tra [...] della Panc-
kouke di autori latini tradotti in francese. Crearono alcune collane di classici francesi e di poesia e pubblicarono anche le opere di P.-J. Proudhon, di R. de Chateaubriand e Gargantua et Pantagruel di Rabelais illustrato da G. Doré. ...
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Scultore e pittore, nato il 25 marzo 1845, in Roma, dove morì il 19 agosto 1929. Indirizzato all'arte dal padre, vi si dedicò soltanto dopo compiuti gli studî nell'università romana. Premiato e biasimato [...] d'ispirazione berniniana, presentato all'Accademia di S. Luca, esordì pubblicamente con Martiri, bassorilievo ispirato dallo Chateaubriand. Seguì nel 1871 lo Stefano Porcari rifiutato dall'Accademia, perché animato di spirito ribelle. Tre anni di ...
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Scrittore francese (Montignac, Périgord, 1754 - Villeneuve-sur-Yvonne 1824). Studiò e insegnò dapprima presso i padri della Dottrina cristiana di Tolosa; poi si recò a Parigi, dove visse in familiarità [...] con la moglie nella tranquilla dimora di Villeneuve, rinunciando alla carica di giudice di pace a Montignac. Solo nel 1838 Chateaubriand pubblicò, raccogliendoli da appunti dell'amico, una scelta di Pensées di J., che ebbero varie edizioni e molta ...
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RABIZZANI, Giovanni Battista
Fabio Flego
RABIZZANI, Giovanni Battista. – Nacque a Mondolfo (presso Pesaro) il 15 ottobre 1884, terzogenito di Attilio, avvocato e magistrato frignanese, e di Ofelia Erminda [...] superiori di Firenze, dove si laureò in lettere con il massimo dei voti il 21 luglio 1907, discutendo una tesi su Chateaubriand, il romanticismo e l’Italia, e ottenendo poi il diploma di magistero il 23 gennaio 1911. Tra i suoi insegnanti annoverò ...
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Scrittrice francese (Milano 1801 - Monthéry 1879). Scrisse varî romanzi (La conjuration d'Amboise, 1822; Gertrude, 1827; Jérome ou le jeune prélat, 1829; Indienne, 1833, ecc.) e le Lettres sur les ouvrages [...] Derniers enchantements (1873-74), che restano la sua opera più notevole e suggestiva, per i ricordi e i ritratti dei suoi contemporanei, in particolare di Chateaubriand, Béranger, La Mennais, Sainte-Bouve, George Sand, M.me d'Agoult, Libri, Stendhal. ...
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Scrittore e giornalista francese (Vannes 1894 - Puteaux 1980); collaboratore del Figaro dal 1922. Membro dell'Institut de France (Académie des sciences morales et politiques) dal 1964. Ha scritto i romanzi [...] de Philippin: Mon pére n'est pas mort (1950); un libro di saggi: Jeux de l'âme (1927); uno studio su Chateaubriand ou l'obsession de la pureté (1943). Ha tradotto da Aristofane e da Dante. Cattolico, simpatizzò per la repubblica durante la guerra ...
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Giornalista, scrittore e poeta (Villafranca del Bierzo, León, 1815 - Berlino 1846). Pubblicò articoli nei quali tratteggiò tipi e costumi regionali, un Diario de viaje a Berlino e note per un altro libro [...] imperniato sulle vicende dell'estinzione dell'ordine dei Templari in Spagna. Sulla sua poesia, vagamente malinconica, agì in gran parte la suggestione di Chateaubriand, di Lamartine, di J. Espronceda e di J. Zorrilla. È anche autore di saggi critici. ...
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RÉCAMIER, Madame
Walter MATURI
Jeanne-Françoise-Julie-Adélaïde Bernard, detta Juliette, nacque a Lione il 3 dicembre 1777, morì a Parigi l'11 maggio 1849. Fu educata a Lione nel convento del Deserto [...] morì essa stessa.
Bibl.: Souvenirs et correspondance tirés des papiers de M.me R., a cura di M.me Lenormant, Parigi 1852; R. Chateaubriand, Mémoires d'Outre-Tombe, V; Ch.-A. Sainte-Beuve, Causeries du lundi, I: Lettres à M.me R., a cura di L. Colet ...
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