Banton, Travis
Sofia Gnoli
Costumista cinematografico e stilista statunitense, nato a Waco (Texas) il 18 agosto 1894 e morto a Hollywood il 2 febbraio 1958. Negli anni Trenta vestì grandi attrici come [...] cinema solo qualche anno più tardi, firmando i costumi di Merle Oberon in A song to remember (1945; L'eterna armonia) di CharlesVidor e le mises di Joan Fontaine in Letter from an unknown woman (1948; Lettera da una sconosciuta) di Max Ophuls, ma la ...
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Trieste, Leopoldo
Italo Moscati
Autore teatrale e attore e sceneggiatore cinematografico, nato a Reggio Calabria il 3 maggio 1917 e morto a Roma il 25 gennaio 2003. Fu uno dei caratteristi più impegnati [...] , 1997) o Emidio Greco (Il consiglio d'Egitto, 2002, che fu il suo ultimo film), e registi stranieri come CharlesVidor, René Clément, John Huston, Stanley Kramer, Francis Ford Coppola, Nicolas Roeg, Michael Anderson, Jean-Jacques Annaud. Tra i suoi ...
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Capucine
Francesco Costa
Nome d'arte di Germaine Lefebvre, attrice cinematografica francese, nata a Tolone il 6 gennaio presumibilmente nel 1931 (l'anno di nascita risulta infatti avvolto da mistero) [...] gli studi. Il suo esordio nel cinema avvenne nel 1960 in Song without end (Estasi) di CharlesVidor (diretto in realtà, dopo la morte di Vidor, da George Cukor), in cui, con l'interpretazione di un'aristocratica innamorata di Franz Liszt, s ...
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Progressi generali. - La costante evoluzione della tecnica cinematografica e delle scienze di cui essa si vale (ottica, meccanica, fotochimica, radiotecnica, ecc.) ha largamente contribuito a perfezionare [...] Franchot Tone, Maurice Chevalier, Harry Baur, Jean Gabin, Charles Laughton. Tra le attrici più famose sono da ricordare ai citati Pabst, Lubitsch e Sternberg, furono R. Mamoulian, King Vidor, Cecil B. de Mille, Frank Capra, René Clair, J. Duvivier ...
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REGIA
Silvio D'AMICO
Gian Luigi RONDI
. Arte di mettere in scena un'opera teatrale: per indicarla, si usava in passato il termine, alquanto ambiguo, di messinscena: traduzione del francese mise-en-scène. [...] piccolo gruppo d'allievi. Ma è da lui che hanno preso le mosse Charles Dullin, Louis Jouvet, Michel Saint-Denis, André Barsacq, Jean-Louis Barrault; "patetico" americano (Griffith, F. Borzage, K. Vidor), il verismo francese, l'angoscia americana - al ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] L'assassinat du duc de Guise (1908) di Charles Le Bargy e André Calmettes, nel quale gli enormi film come in The fountainhead (1949; La fonte meravigliosa) di King Vidor, ispirato molto liberamente alla vita dell'architetto Frank Lloyd Wright, ma il ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] era stata influenzata da conversazioni americane col noto attore Charles Laughton (ibid., p. 96). Fu un ’agosto del 1955, chiamato per le riprese di Guerra e pace di King Vidor, sciolse il contratto con la Metro e tornò in Italia (Gassman, 1981, ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] (Duel in the sun, 1946, Duello al sole, di King Vidor).
Anche la commedia come genere cinematografico ha fonti culturali antiche, persino più come High society (1956; Alta società) di Charles Walters, remake di The Philadelphia story (Scandalo a ...
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Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] notorietà con il mélo The champ (1931; Il campione) di King Vidor (nel ruolo di un bambino che cerca di restituire fiducia al padre, di figure di origine letteraria. Come i personaggi di Charles Dickens, sospesi tra fiaba e realismo, fatti rivivere ...
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Berlin, Irving
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Israel Isidore Beilin, compositore russo di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato l'11 maggio 1888 in Bielorussia e morto a New York il 22 [...] seguenti, come in Hallelujah (1929; Alleluja) di King Vidor, un musical interpretato da attori neri. Aprì la e Fred Astaire; Easter parade (1948; Ti amavo senza saperlo) di Charles Walters, con Fred Astaire e Judy Garland; White Christmas (1954; ...
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