Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] Sennett. Da questo cinema, più che dal romanzesco di Griffith, sarebbe emersa l'umanità eccentrica e dolente di CharlieChaplin/Charlot, qualcosa che nell'ammirazione universale andò ben oltre la recitazione fine a sé stessa rimanendo un unicum, una ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] nell'opinione pubblica americana correnti di simpatia per le decisioni del presidente Th. W. Wilson. Persino CharlieChaplin, spirito libero e ribelle, nella pungente satira di Shoulder arms (1918; Charlot soldato) immaginò parodisticamente che ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] le soluzioni di figurazione e di racconto che i grandi del cinema possono trovare, offrendo riassuntive caratterizzazioni dei personaggi. CharlieChaplin appare nel film The kid (1921; Il monello) disteso sotto una povera coperta. È il momento di ...
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VITIELLO, Elena (Francesca Bertini). – Nacque a Firenze il 5 gennaio 1892. La madre, Adele Maria Fratiglioni, nubile al momento della sua nascita, la affidò al Regio Spedale degli Innocenti, dove le fu [...] recitazione parve algida e artificiosa. E l’avvento del sonoro stroncò ogni speranza. Con l’eccezione di Garbo e di CharlieChaplin, le stelle del cinema muto si spensero. Non si adattarono al nuovo stile di recitazione che il sonoro imponeva, oppure ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] perché, pur privo di parole e suoni, poteva far conto su gestualità ed espressioni necessariamente enfatizzate, e lo stesso CharlieChaplin non ne rimase indenne. La sua comicità lasciò infatti spazio almeno un paio di volte a emozioni apertamente ...
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MASINA, Giulia (Giulietta). – Nacque a San Giorgio di Piano, non lontano da Bologna, il 22 febbr. 1921, prima dei quattro figli (la sorella, Eugenia, e i gemelli Mario e Maria)
Alessandra Cimmino
di [...] dalla critica, soprattutto internazionale, i nomi di J.-L. Barrault, del mimo M. Marceau, di H. Langdon, addirittura di CharlieChaplin. Più vicina e più sua la M. sentì, tre anni più tardi, la piccola prostituta Cabiria ricca di ingenua credulità ...
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ROSI, Francesco
Valerio Caprara
– Nacque a Napoli il 15 novembre 1922 da Sebastiano, direttore al porto di un’agenzia marittima privata, e da Amelia Caròla.
Il padre coltivava la passione per il disegno, [...] Elena dove si trasferì la famiglia, sala dove Rosi venne indelebilmente segnato dalla proiezione de Il monello di CharlieChaplin accompagnato dal vivo al pianoforte.
Dopo avere conseguito la maturità classica presso il liceo Umberto I si iscrisse ...
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ROTA, Giovanni
Raffaele Pozzi
ROTA, Giovanni (detto Nino). – Nacque a Milano il 3 dicembre 1911.
Il padre, Ercole (1872-1922), socio in affari con il fratello Giovanni, fu contabile finanziario e insegnò [...] per Il padrino (1972) di Francis Ford Coppola. Il conferimento del premio Oscar venne negato a Rota (e dirottato su CharlieChaplin) per una denuncia anonima di plagio inviata all’Academy Award: il tema d’amore del nuovo film non sarebbe stato ...
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Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] Sordi, il quale si era costruito un personaggio che, diversamente da tutti quelli dei comici cinematografici precedenti, da CharlieChaplin a Totò, non solo non era fisicamente ridicolo, ma non era nemmeno simpatico: non faceva smorfie, non era ...
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ZAMPA, Luigi
Stefania Carpiceci
ZAMPA, Luigi. – Nacque a Roma il 2 gennaio 1905. Figlio di Rosa Smaltini, una sarta di origini tarantine, e di Vitaliano, un ferroviere romano, di fede socialista, fu [...] , e crebbe quella per il cinematografo, grazie ad autori come Charles Vidor, Sergej M. Ejzenštejn, Josef von Sternberg, CharlieChaplin, John Ford e René Clair (Savio, 1979a, p. 1140). Nel 1933 Zampa realizzò un documentario andato perduto, Risveglio ...
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(pop. pantomina) s. f. [dal fr. pantomime (s. f.), diversificatosi nel genere da pantomime (s. m.) «pantomimo», che è dal lat. pantomimus (v. pantomimo)]. – 1. Rappresentazione scenica muta, in cui l’azione è affidata unicamente al gesto, all’espressione...