Architetto olandese (Amsterdam 1881 - ivi 1961), fece parte insieme a J. M. Van der Meij, M. de Klerk, ecc., della "scuola di Amsterdam", che cercò di svincolare le proprie scelte formali da rigide regole [...] avvicinandosi così all'espressionismo di F. L. Wright (1914-24). Il gruppo, che insieme a H. P. Berlage faceva capo alla case operaie "De Degeraad" (1920-22), insieme urbanistico che pur nella sua grande omogeneità presenta una varietà di interessi ...
Leggi Tutto
Scalatore e artista francese. Già noto per aver aperto diversi percorsi di scalata in Francia (in particolare il primo 8b francese a Buoux nel 1986), a partire dagli anni Novanta si è fatto conoscere in [...] che lo ha portato a scalare le facciate di palazzi e chiese seguendo armoniose e complicate coreografie. Oltre ad aver fondato due compagnie (la Retouramont insieme a F . Guillot e la Lézards Bleus), L.M. ha collaborato con ...
Leggi Tutto
Pittore (Penegoes, Galles, 1713 - Colommendy 1782). Nelle prime opere, soprattutto ritratti eseguiti nella tradizione di G. Kneller, J. Highmore, T. Hudson, solo raramente si riscontra quella sensibilità [...] per la luce e l'atmosfera che informa i suoi lavori dopo il soggiorno in Italia (1750-55). Prima a Venezia, per l'influenza delle opere di Tiziano e per i consigli di F. Zuccarelli e poi a Roma dopo l'incontro di J. Vernet, la sua pittura si fa più ...
Leggi Tutto
Architetto messicano (Guadalajara 1902 - Città di Messico 1988). Laureatosi in ingegneria (1925), si dedicò all'architettura da autodidatta. Viaggiò in Spagna e in Francia (1924-26), esercitò poi la professione [...] e l'International Style in genere. Icontatti con lo scultore M. Goeritz e l'influenza dell'architetto e pittore F. Bac lo orientarono alla progettazione del paesaggio. la sua impostazione pratica, che gli diede notorietà (nel 1980 ottenne il Pritzker ...
Leggi Tutto
Pittore irlandese (n. Dublino 1857 - m. 1947). Studiò a Parigi con C. Bonnat; viaggiò in Normandia e Bretagna e, influenzato dagli impressionisti francesi, soprattutto da J. Bastien-Lepage, divenne uno [...] significativi di quella maniera in Inghilterra. Stabilitosi a Newlyn (Cornovaglia), vi fondò una scuola libera di pittura che ebbe notevole importanza. Dipinse soprattutto paesaggi, scene di genere, interni (Brindisi alla sposa, 1889, Londra, Tate ...
Leggi Tutto
Pittore (n. Brattleboro, Vermont, 1824 - m. annegato presso le isole di Shoals 1879). Studiò in Europa (1844-55), dedicandosi dapprima alla scultura; a Parigi, fu allievo di Th. Couture e poi di F. Millet, [...] che esercitò il più forte influsso su di lui. In patria svolse un'intensa opera di maestro propugnando una maniera più libera e pittorica, sull'esempio dei Francesi. Dipinse ritratti, quadri di figure, paesaggi, ecc. Negli ultimi anni lavorò alla ...
Leggi Tutto
Pittore romeno (Câmpulung 1831 - Bucarest 1891). Stabilitosi (1851) a Parigi, studiò con M. M. Drölling e F. E. Picot. Nel 1858 tornò in patria, dove per un quarto di secolo circa fu il maestro della pittura [...] romena. Dal 1872 al 1880 si dedicò all'incisione. Noto soprattutto per le sue grandi composizioni storiche, per ritratti e quadri di genere, A. sentì vivamente alcuni problemi tecnici, che in quell'epoca impegnavano anche gli impressionisti francesi. ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore tedesco (Bromberg 1865 - Schlachtensee, Berlino, 1908). Allievo di M. F. Gude, fu amico dello scrittore G. Hauptmann, svolgendo anche una limitata attività letteraria. Partecipò alla [...] suoi dipinti (Ratisbona, Ostdeutsche Galerie; Berlino, Berlin Museum; ecc.), nei disegni d'arte applicata, nelle illustrazioni, protagonista è sempre il paesaggio che assume, dopo le prime connotazioni naturalistiche, accenti sempre più simbolisti. ...
Leggi Tutto
RESTAURO
Michele Cordaro
Alessandra Melucco Vaccaro
Paolo Fancelli
(XXIX, p. 127; App. II, II, p. 698; IV, III, p. 210)
Inquadramento generale
di Michele Cordaro
C. Brandi, come è noto, agli inizi [...] assumerne uno nuovo, si distrugge o si perde e attende nel terreno che l'archeologia lo riscopra e riapra in tal modo il ciclo del tramando 27-28 aprile 1993, a cura di M.M. Segarra Lagunes, Roma 1993; F. Guerrieri, Restauro e città. Contributi alla ...
Leggi Tutto
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] visibili e invisibili che separano zone sicure da territori pericolosi, come sostiene anche M. Davis; per 2002 (trad. it. Bologna 2005).
M. Ilardi, Nei territori del consumo totale. Il disobbediente e l'architetto, Roma 2004.
F. Purini, R. Albiero, V. ...
Leggi Tutto
f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...