Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] le arie per un Demetrio e Polibio, che fu allestito soltanto nel 1812. Ma già Olympia di G. Spontini e il Freischütz di C. M. von Weber. Primo tentativo in questo genere fu Verdi, in Francia gli operisti da D.-F.-E. Auber a J. Meyerbeer, mentre nei ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] aperto A di S nell’aperto A′ di S′, A′ si dice m. di A nella f.
Medicina
In elettrocardiografia, m. epicardica, l’insieme dei tracciati che si ottengono dalla registrazione simultanea dell’elettrocardiogramma epicardico ottenuta dall’applicazione di ...
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Matematico, fisico, astronomo e geodeta tedesco (Brunswick 1777 - Gottinga 1855), considerato uno dei più grandi genî scientifici di tutti i tempi. Taluni aneddoti su G. fanciullo testimoniano di una sua [...] che egli denominò in un primo tempo "anti-euclidea" (geometria non euclidea). G. temeva le "strida dei beoti" (come egli scrisse in una lettera a F primi di Gauss. - Hanno la forma p = 2m + 1 con m potenza di 2. I numeri di G. noti sono 3, 5, 17 ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] Nel 1869 aveva conosciuto a Firenze Giselda Foianesi che poco dopo (1872) sposò M. Rapisardi, ma ebbe in seguito un' abbondante epistolario, oltre alle Lettere al suo traduttore (a cura di F. Chiappelli, 1980), indirizzate a É. Rod (v.), andrà almeno ...
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Fisico (Vienna 1887 - ivi 1961). Dopo aver frequentato il prestigioso Gymnasium di Vienna, S. si iscrisse all'università nel 1906, dove frequentò le lezioni di fisica teorica tenute da F. Hasenöhrl, [...] dottorato e l'anno seguente divenne assistente di F. Exner, che dirigeva il laboratorio di fisica sperimentale. Dopo del premio Nobel conferitogli insieme a Paul A. M. Dirac (che nel 1928 aveva generalizzato relativisticamente l'equazione di S ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] sostenuto anche da M. Weber (che lo estese al campo delle scienze sociali), da J.A. Schumpeter (che coniò l’espressione e distinse l’individualismo metodologico da quello etico-politico) e da F.A. von Hayek ...
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Pittore (Siviglia 1599 - Madrid 1660). Nato da famiglia della nobiltà sivigliana, entrò presto (1609) nella bottega di F. de Herrera il Vecchio, che l'anno seguente abbandonò per entrare nello studio di [...] F. Pacheco del Río, pittore erudito e conoscitore della letteratura classica, collezionista di opere e stampe di varî artisti, che e trattò l'arrivo a corte di A. Mitelli e A. M. Colonna. Al ritorno a Madrid (1651) gli furono affidate importanti ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Henri Beyle (Grenoble 1783 - Parigi 1842). Nato da famiglia della migliore borghesia, perse la madre in tenera età e crebbe nell'astio per il padre. La sua formazione [...] 'un touriste (1838) e la Chartreuse de Parme (2 voll., 1839), che è il suo secondo grande romanzo. Questo si allontana di molto dai modi e . Cordié, P. P. Trompeo, L. F. Benedetto, L. Maranini e, più recentemente, di M. Colesanti, G. Grechi, ecc.) e a ...
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Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro [...] checheM. Artusi. Pure richiamandosi ai modi tonali medievali. MchecheM., M., per eccellenza drammatico, aveva già nei madrigali e nelle diverse musiche sacre cheche è tratto barocco) nelle opere cheMcheche arrise a questo lamento indusse MMchecheM ...
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Artista ateniese (n. Atene 490-485 circa - m. dopo il 432 a. C.), figura capitale, nello sviluppo dell'arte greca, legata alle grandi creazioni periclee e, in particolare, al Partenone e alla sua decorazione [...] al 448 (per altri dopo il 432) è datato il soggiorno di F. a Olimpia, per il cui tempio creò la statua più famosa dell sette meraviglie del mondo, alto circa 14 m con la base; da una descrizione di Pausania sappiamo che il dio era assiso su un trono ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...