(o Nibelungi) Termine con cui, sembra fin dall’età barbarica, venivano indicati sia i mitici possessori di un favoloso tesoro sia la stirpe regale dei Burgundi. Secondo alcune interpretazioni, il nome [...] anche verso la Scandinavia (Thidrekssaga). Il monumento più antico che conosciamo su Sigfrido è anch’esso un carme eddico (11 Die Nibelungen (1862) di F. Hebbel. Da ricordare anche la rielaborazione della saga attuata da M. Mell nel dramma Der ...
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Attore, regista e musicista italiano di origine bulgara (n. Plodviv, Bulgaria, 1946 ). O. ha unito le sue esperienze di attore e musicista nella proposta di un «teatro musicale», nella quale ha trovato [...] con importanti personalità teatrali, tra cui Pier'Alli, G. Marini, F. Parenti, T. Kantor. E proprio con il Teatro Franco Parenti prodotto dalla sua compagnia, che O. si pose all'attenzione del grande pubblico. Sempre con M. Cantoni diede vita nel ...
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letteratura Tendenza letteraria italiana, corrispondente al naturalismo (➔) francese. Il v. nasce nel secondo Ottocento, quando l’aspetto del romanticismo che tendeva alla parola-musica si era ridotto [...] regionalismo; e così fecero anche, oltre Capuana, F. De Roberto, S. Di Giacomo, M. Serao, R. Fucini, il primo D’ l’avvio a una rumorosa polemica in difesa di una poesia che, di contro alle svenevolezze sentimentali, cantasse l’amore e in genere ...
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sinfonia Composizione per orchestra affermatasi nel 17° sec. come brano strumentale introduttivo di un’opera o di una cantata e divenuta nel 18° sec. una forma musicale da concerto autonoma e complessa.
La [...] propri continuatori: G. Paisiello, N. Piccinni e altri nel primo caso; F.-A. Philidor, A.-E.-M. Grétry e altri nel secondo. Caso a parte è quello di C.W. Gluck, che realizzò una riforma del teatro musicale a cominciare proprio dalla fruizione della ...
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Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d’argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto [...] con grande aderenza della musica al testo (F. Landino). Il m. rinascimentale (16° sec.) era una forma e C. Monteverdi, che introdusse ritornelli strumentali e ideò il m. rappresentativo (il cui antecedente può essere costituito dal m. dialogico di O. ...
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Letteratura
Componimento poetico breve rimato, composto per lo più di endecasillabi e settenari, contenente una sentenza, un proverbio, un motto. Non ha avuto una salda tradizione nella letteratura italiana, [...] (F. da Barberino, G. Cavalcanti ecc.). Nel Novecento E. Montale ha rinnovato il m., adoperando Seicento si produsse una dicotomia tra coloro che seguivano lo stile ‘antico’, a cappella, e l’utilizzo del m. come forma sacra non appartenente al ciclo ...
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Trombettista, flicornista e musicista jazz italiano (n. Berchidda, Olbia, 1961). Diplomatosi presso il Conservatorio di Cagliari nel 1984, si è affermato rapidamente come uno dei più importanti nomi del [...] jazz quali C. Baker, G. Evans e M. Davis; tuttavia nel corso degli anni si è emancipato da questi modelli che in qualche modo contribuivano alla limitazione delle sue possibilità espressive. F. è coinvolto in vari progetti legati alla valorizzazione ...
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Compositore italiano (n. Roma 1945). La sua attività è caratterizzata da un continuo processo di ricerca e rinnovamento, animato da un proficuo confronto con le tematiche sociali e filosofiche proprie [...] , H. Pousseur, B. A. Zimmermann, M. Kagel, V. Globokar e altri, diplomandosi infine K. Jungheinrich; Prospero (2006), su libretto di F. C. Delius. È autore con W. Gieseler des 20. Jahrhunderts (1985), oltre che di vari saggi di argomento musicale. ...
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Denominazione coniata nel 1948 dal compositore e teorico francese P. Schaeffer per designare una nuova corrente musicale (di cui è stato ideatore e primo realizzatore) basata sulla registrazione su nastro [...] vivaio di compositori francesi attivo fino alla metà degli anni Settanta (F. Bayle, M. Chion, L. Ferrari, B. Parmegiani, A. Savouret). L nella musica elettroacustica e nella musica elettronica, che sfruttano ampiamente le possibilità di alterazione e ...
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In musica, componimento per quattro esecutori. In particolare, q. vocale (in genere soprano, contralto, tenore e basso) che compare nelle composizioni polifoniche o nei concertati d’opera; q. strumentale, [...] è indubbia l’importanza storica fondamentale che ebbe nello sviluppo della forma la scuola classica viennese, con F.J. Haydn, W.A. , C. Debussy, M. Ravel, A. Schönberg, A. Berg, D- Šostakovič, A. Webern, I. Stravinskij, B. Bartók, G.F. Malipiero, I. ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...