MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] membro nel 1704).
La morte di Bernini nel 1680 rese ancor più nitida e incontrastata la supremazia del M. sulla scena romana, che non fu messa in crisi neppure da un graduale rallentamento della sua attività pittorica (in particolare sul fronte ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] avanzata.
Fu discepolo e intimo amico di G. Perticari, il quale aveva dato vita nella città a un vivace circolo culturale che permise al M. "di supplire alquanto al difetto di buone scuole e metodi, e di molti libri e del trovar chiuso d'ogni parte ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] CIL, XI, 06435 =CIL, V, *00145,3); taciti i prelievi dalla silloge di Feliciano; diverse infine le lapidi recuperate dallo stesso M., che in casa sua conservava la statua bronzea di Priapo rinvenuta a Padova insieme con un'iscrizione (CIL, V, 1, 2803 ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] il 1° sett. 1826 il decreto fu pubblicato con la consueta formula di Pio IV in luogo di quella di papa Ormisda, il M., che aveva subito un lieve ictus, rassegnò le dimissioni tornando a Empoli. Il papa, nel tentativo di fare rientrare la sua protesta ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] a disposizione della direzione centrale, e l'11 luglio fu inviato a Berlino perché studiasse il sistema bancario tedesco - il che il M. fece con uno stage presso la Berliner Handelsgesellschaft dal settembre 1928 al maggio 1929. Dal 13 ag. 1929 fu a ...
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MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] 1648, a Bologna, le Considerazioni con occasione d'alcuni luoghi delle vite d'Alcibiade e di Coriolano.
Libro prediletto dal M., che lo giudicò superiore a tutti i precedenti, le Considerazioni denunciano con toni aspri il fallimento dell'opera della ...
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MADERNO, Stefano
Harula Economopoulos
Nacque, forse a Roma o a Palestrina, da Antonio e Francesca Frasca, intorno al 1570, piuttosto che nel 1576 come finora ritenuto.
La critica si era in passato basata [...] impegnavano a fornire anche i modelli in creta, grandi l'ottava parte delle opere finite (Dorati, p. 255). L'opera del M., che doveva fare da contraltare alla Presa di Strigonia di Francesco Mochi e Camillo Mariani per la tomba di Clemente VIII, non ...
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MANCINI, Maria
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 28 ag. 1639 da Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del futuro cardinale Giulio. A sette anni lasciò la casa paterna per il monastero delle benedettine [...] Stando a quanto ella stessa scrisse, L.O. Colonna accettò cavallerescamente la separazione, ma è evidente che la M. non poteva ragionevolmente ritenere che, a lungo andare, la cosa sarebbe rimasta senza conseguenze.
Nel 1666 la coppia andò a Venezia ...
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MAGINI, Giovanni Antonio
Ugo Baldini
Nacque a Padova il 14 giugno 1555. Della famiglia, non agiata, sono noti solo i nomi del padre, Pasquale, e di un fratello, Sebastiano. In una lettera a G. Galilei [...] 1628). Il carico familiare e le spese per la stampa delle opere (in particolare dell'Italia) incisero sulle sostanze del M., che non morì ricco.
La corrispondenza con Kepler iniziò nel 1601 e si intensificò dall'inizio del 1610, quando gli inviò un ...
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MANFREDI, Muzio
Franco Pignatti
Discendente da un ramo ravennate della famiglia degli antichi signori di Faenza, il M. nacque a Cesena (M. Manfredi, Lettere brevissime, Venetia 1606, nn. 187, 292), [...] Tra gli ospiti del carnevale ferrarese era anche il principe Vincenzo Gonzaga, il quale tentò di far rappresentare la Semiramis, che il M. gli aveva dedicato, a Mantova, ma il duca Guglielmo si oppose. La tragedia fu impressa solo nel 1593, a Bergamo ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.