Scrittore, traduttore e antiquario scozzese (n. Cromarty, Scozia, 1611 - m. sul continente 1660). Dopo un lungo viaggio in Francia, Italia e Spagna, aderì alla causa realista. Pubblicò Epigrams (1641) [...] peculiar promptuary of time, opera sulla cronologia, e Ekskubalauron, or the discovery of a most exquisite jewell, che contiene un'appassionata rivendicazione della nazione scozzese. La sua opera più importante è Logopandecteision, or an introduction ...
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Scrittore e giornalista spagnolo (Vitoria 1875 - Madrid 1936), tra i più rappresentativi della generazione detta del '98. Un soggiorno in Inghilterra e letture di Nietzsche gli ispirarono Hacia otra España [...] (1899), sintesi del desiderio di europeizzazione che è caratteristico della sua generazione. Il successivo momento di crisi in cui M. ritornò al cattolicesimo si manifesta in La crisis del humanismo (1919), opera fondamentale nella sua ideologia. ...
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Gray, Martin. – Pseudonimo dello scrittore polacco naturalizzato statunitense Mietek Grajewski (Varsavia 1922 – Ciney, Belgio, 2016). Costretto a trasferirsi con i familiari nel ghetto di Varsavia dopo [...] tragiche esperienze è stato tratto il testo biografico Au nom de tous les miens (a cura di M. Gallo, 1971; trad. it. 1972), libro simbolo dell’Olocausto che ha ispirato la pellicola cinematografica Au nom de tous les miens (1983) di R. Enrico, mentre ...
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(All Quiet on the Western Front) Film (1930) del regista cinametografico L. Milestone (1895-1980), per il quale fu premiato con l'Oscar. Il film è stato tratto dal romanzo di E.M. Remarque (1898-1970) [...] , Paul, studente tedesco, è spinto dal proprio insegnante ad arruolarsi con altri suoi compagni di scuola. Dopo che in trincea ferisce a morte un nemico che gli muore poi fra le braccia, durante una licenza torna a scuola e grida al professore e agli ...
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Scrittore scozzese (Kilmarnock 1936 - Glasgow 2015). Figlio di un minatore, grazie ai sacrifici della famiglia ha conseguito la laurea in Lingua inglese (Glasgow University) per poi dedicarsi all’insegnamento [...] d’esordio in cui la sua cifra stilistica e tematica è già molto evidente; ambientata perlopiù nella Scozia operaia che gli ha dato i natali, la narrativa di M. offre una riflessione agrodolce sulla società contemporanea e sulla perdita d’identità ...
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Stampatore e giornalista (n. forse Londra 1739 - m. Teddington 1812). Dedicatosi al giornalismo, nel 1785 pubblicò il primo numero del Daily Universal Register, che nel 1788 divenne il Times, affermandosi [...] e l'autenticità delle informazioni. Nel 1795 W. si ritirò dalla direzione del giornale, che passò nelle mani del figlio minore John (n. 1776 - m. 1847), nominato direttore unico nel 1803. Questi accentuò il carattere indipendente del Times, tanto ...
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Poeta tedesco (Hartenstein 1609 - Amburgo 1640). Al seguito del duca Federico di Holstein-Gottorp partecipò a un'avventurosa ambasceria in Russia e Persia (1635-39), la cui eco è viva in numerose poesie. [...] il gusto per la metafora e l'antitesi, rivelandosi particolarmente legato a M. Opitz. Le sue poesie, composte in latino e in tedesco, architettonicamente rigorosa, in un'elaborazione metaforico-allegorica che tende a superare la lacerazione dell'uomo ...
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Poeta umanista (Modena 1489 - ivi 1544). Studiò a Bologna, ma visse a Roma quasi ininterrottamente dal 1506 al 1543, conducendo vita dissoluta, dimentico della moglie e dei figli lasciati in patria, e [...] vi contrasse un grave morbo che lo portò alla morte. Fu alla corte del card. Ippolito de' Medici e fu amico di Alessandro Farnese. In , nonché un'orazione contro Lorenzino de' Medici. Ma M. fu, soprattutto, elegantissimo lirico in latino, lingua nella ...
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Pelléas et Mélisande Dramma (1892) dello scrittore belga di lingua francese M. Maeterlinck (1862-1949), che deriva il titolo dal nome dei protagonisti.
Pelléas et Mélisande si amano nonostante Mélisande [...] un anello fatato che la proteggeva, e Golaud sorprende i due amanti, uccide Pelléas e ferisce Mélisande, che muore dando alla anche diverse suites musicali di W. Wallace, di J. Sibelius, di G. Fauré, di A. Schönberg, e l'opera omonima di C. M. Scott. ...
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Scrittore e filologo danese (Copenaghen 1821 - ivi 1888). Ancora studente pubblicò la molto apprezzata raccolta di poesie Billeder of Jesu Liv ("Quadri della vita di Gesù", 1840). Tra i suoi scritti migliori [...] dramma Ambrosius (1878). Più scadente, anche per le preoccupazioni politiche che lo pervadono, l'altro dramma, Dante (1852), scritto da M. mentre stava lavorando a quella che può considerarsi la sua opera maggiore, la versione della Divina Commedia ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.