In senso lato, genere poetico cui si possono ascrivere tutte quelle opere che hanno quale fine essenziale l’informazione, come trattati scientifici, manuali divulgativi di varie discipline, esposizioni [...] ’aridità degli insegnamenti.
Padre della poesia d. è Esiodo, che nella Teogonia e specie nelle Opere e giorni ha dato il opere di maggior rilievo sono le ‘arti poetiche’ (J. Vauquelin, M. Opitz ecc.), di cui si ebbero numerosi esempi sul finire del 17 ...
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Scrittore e filosofo statunitense (Boston 1803 - Concord, Mass., 1882). Elaborò i temi di rinnovamento religioso e culturale che ispirarono il gruppo trascendentalista. Grande prosatore, non costruì un [...] membri del gruppo (Bronson Alcott, Thoreau, Hawthorne e M. Fuller) furono suoi buoni amici e si riunirono spesso i temi dei suoi saggi, quasi tutti ispirati alle sue conferenze che a loro volta attingevano alle note di diario (Journals, 10 voll ...
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Scàlfari, Eugenio. - Giornalista e scrittore italiano (Civitavecchia, Roma, 1924 - Roma 2022). Tra i maggiori editorialisti italiani, fondatore nel 1976 del quotidiano La Repubblica di cui è stato direttore. [...] iniziò la carriera giornalistica come collaboratore de Il Mondo di M. Pannunzio e de L'Europeo di A. Benedetti. Nel la raccolta in cinque volumi Articoli (2004); l'autobiografia L'uomo che non credeva in Dio (2008); il testo Conversazioni con Carlo ...
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de Giovanni, Maurizio. – Scrittore italiano (n. Napoli 1958). Giallista tra i più noti del panorama nazionale contemporaneo, ha esordito nella letteratura non in giovane età, partecipando nel 2005 a un [...] degli anni Trenta che hanno come protagonista il Commissario Ricciardi. Tra i suoi romanzi, che hanno riscosso notevole sulla letteratura gialla Tre passi nel buio (con L. D'Andrea e M. Carlotto); nel 2019, Le parole di Sara, Il pianto dell'alba. ...
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Figlio naturale (n. 1232 - m. Benevento 1266) dell'imperatore Federico II e di Bianca Lancia, poi legittimato. Alla morte di Federico (1250) divenne reggente per l'imperatore Corrado IV (1228-1254), suo [...] sistema di alleanze contro il papato, ma nel 1263 Urbano IV offrì il regno degli Svevi a Carlo d'Angiò, che sconfisse e uccise M. a Benevento.
Vita e attività
Alla morte del padre (1250), fu reggente per il fratellastro Corrado IV allora in Germania ...
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Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, [...] la loro distinzione come tipica dell'arte classica, mentre ritenne che l'arte romantica, proprio per la sua tendenza a esprimere a quelle armoniche della musica. Dopo il 1804 si trattenne presso M.me de Staël, a Coppet sul Lago di Ginevra, come ...
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Poeta (n. Todi - m. Collazzone 1306). È il mistico che diede alla poesia italiana le note più acute di un'esperienza religiosa vissuta nelle sue accese esaltazioni, nei suoi prorompenti entusiasmi e nelle [...] sono la lauda del Pianto della Madonna, potente per semplicità di linee e profondità di affetti, e lo Stabat Mater, in latino, che par certo doversi a lui attribuire. In latino è anche l'epistola a fra Giovanni della Verna, come anche i Detti e il ...
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Scrittore belga (Gand 1862 - Nizza 1949) di lingua francese. Esponente del simbolismo, nei suoi primi drammi, tra cui Pelléas et Mélisande (1892), diede vita a un mondo onirico e allusivo, dominato da [...] con varie opere drammatiche di carattere poetico, stilisticamente raffinate, che esprimono tutte un mondo allusivo e sensibilissimo, dove i ), Aglavaine et Sélysette (1896). In Pelléas soprattutto M. diede il meglio della sua arte elegante e ...
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Protagonisti di numerose opere letterarie e teatrali. La celebre storia d'amore trattata nella tragedia Romeo and Juliet di W. Shakespeare (scritta probabilmente nel 1595, pubblicata nel 1597) trae origine [...] e i due giovani hanno i nomi di Giulietta e Romeo), e da M. Bandello nelle sue Novelle (nella 9ª della 2ª parte). Lope de fugga con lei. Ma il messo non giunge e Romeo, appreso che Giulietta è morta, ritorna nottetempo a Verona e, penetrato nel ...
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Architetto e trattatista (Vicenza 1548 o 1552 - Venezia 1616), tra i maggiori esponenti dell'architettura veneta. Ricevette una prima educazione dal padre, l'architetto-carpentiere Giandomenico (1526 circa [...] di A. Palladio, M. Sanmicheli, J. Sansovino, o dai suoi committenti veneziani (M. Barbaro e Jacopo Contarini di eclettismo fondato su principî metodologici scientifico-razionali che attiveranno anche l'interessamento di architetti anglosassoni, quali ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.