ALBENGA, Giorgio
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Nato a Trino di Monferrato (Vercelli), e non a Sant'Albano (Mondovi), come opinò l'Angelucci e come è detto dal Thieme-Becker, compare per la prima volta nel 1583 come fonditore [...] di Torino. L'A., oltre che artiglierie, fondeva però anche opere d'arte di vario tipo: così nel 1589 gettò i cherubini e i festoni di un cancello in ferro, che potrebbe essere identificato con quello del portale principale della cittadella di Ferrara ...
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MÉHUL, Étienne-Nicolas
Compositore, nato a Givet (Ardenne) il 22 giugno 1763, morto a Parigi il 18 ottobre 1817. Dotato di singolari attitudini musicali, fu presto iniziato alla pratica d' organista [...] Le pont de Lodi, La toupie et le pavillon (ambedue del 1797), Adrien (1799), Épicure (1800, in collaborazione con L. Cherubini), Biony (1800), il balletto La dansomanie, restato in repertorio all'Opéra per 26 anni, l'opera buffa L'irato (1801), nella ...
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GOSSEC, François-Joseph
Vito Reali
Musicista, nato il 17 gennaio 1734 a Vergnies (Hainaut), e morto a Passy (Parigi) il 16 febbraio 1829. Nel 1751 si trasferì a Parigi dove fu incaricato di dirigere [...] la direzione generale dell'École royale de chant. Trasformata questa (1795) nel conservatorio di musica, ne diventò ispettore con L. Cherubini, M. Grétry, J. F. Lesueur e E.-N. Méhul, e fu nominato membro dell'Istituto di Francia. Chiuso nel 1815 ...
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GALLI, Giovanni Antonio (detto lo Spadarino)
Rita Randolfi
, Giovanni Antonio Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Lorenzo in Damaso, il 16 genn. 1585 da Salvatore e da sua moglie Brigida (Marsicola, [...] soggetto si trovavano, del resto, ancora nello studio del pittore, come testimonia il suo inventario dei beni. Grazie alla presenza dei cherubini Busiri Vici (1975, pp. 10 s.) poteva riferire al G. le due versioni della Madonna con Gesù Bambino e s ...
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CRESCENTINI, Girolamo
Maria Borgato
Nato in Urbania (prov. di Pesaro) il 2 febbr. 1762, vi apprese i primi elementi musicali (si ignora chi siano stati i suoi maestri), trasferendosi all'età di dodici [...] quasi tutte le platee nazionali ed estere, meritando il titolo di "Orfeo italiano". Dopo essere apparso a Livorno nell'Artaserse di L. Cherubini, a Padova, a Venezia, a Torino e ancora a Roma, nell'anno 1785 affrontò per la prima volta a Londra un ...
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ROSSINI, Gioacchino
Compositore, nato a Pesaro il 29 febbraio 1792, morto a Passy (Parigi) il 13 novembre 1868.
La vita e le opere. - Il padre del R., Giuseppe, nativo di Lugo in Romagna e trombetta [...] la leggerezza quasi fatata dell'orchestra d'un Mozart o d'un Cimarosa. Non però è legittima se si pensi all'orchestra d'un Cherubini e d'uno Spontini e a quella del Beethoven, di gran parte dello stesso Weber, dello Schubert e a quella - che allora ...
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MUSSINI, Natale Nicola (Nicolas, Nicolo)
Daniela Macchione
– Nacque a Bergamo il 25 dicembre 1765 da Andrea, originario di Mantova.
Studiò canto e contrappunto a Napoli. Da alcuni libretti d’opera, nonostante [...] .
Lasciata l’Italia, si trasferì a Parigi nel 1789, dove conobbe Giovanni Battista Viotti, Gianbattista Cramer, Nicolò Mestrino, Luigi Cherubini. Durante la Rivoluzione si spostò a Londra, dove tra il 27 febbraio e il 17 luglio 1790 cantò nella ...
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BOGHEN, Felice
Liliana Pannella
Nato a Venezia da Guglielmo e da Ernesta Pierani, il 23 genn. 1869, conseguì il diploma di pianoforte e di composizione all'Istituto musicale di Bologna. Dopo il perfezionamento [...] Lun. [Lunelli], F. B. Missa Puerorum..., in Riv. music. ital., XLIII (1939), p. 480; A. Damerini, Il R. Conserv. di musica L. Cherubini di Firenze, Firenze 1941, pp. 41, 61, 84; W. S. Newman, The Sonata in the Classic Era, Chapel Hill 1963, pp. 303 s ...
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In musica, componimento per quattro esecutori. In particolare, q. vocale (in genere soprano, contralto, tenore e basso) che compare nelle composizioni polifoniche o nei concertati d’opera; q. strumentale, [...] l’importanza fondamentale di cui aveva goduto nel periodo precedente, nonostante l’altissimo livello dei pezzi di L. Cherubini, F. Schubert, R. Schumann, F. Mendelssohn; il secondo romanticismo fornì invece esempi in qualche modo insuperati con ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] su cui era scritto il decalogo. In alcuni testi biblici l'arca è presentata come lo sgabello di Dio che si asside sui Cherubini. Ora in un documento trovato a Boğazköy abbiamo che il testo d'un trattato d'alleanza fra Ramses II e un principe hittita ...
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cherubino
(ant. e poet. chèrubo o cherùbo) s. m. [dal lat. eccles. cherubin pl. (lat. mediev. cherub sing.), traslitt. dell’ebr. kĕrūbīm, pl. di kĕrūb, etimologicamente affine al verbo accado karābu «pregare»]. – 1. Nell’Antico Testamento,...
gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...