In fotografia, l’immagine in cui le luci e le ombre, cioè i chiari e gli scuri, corrispondono alle parti chiare e a quelle scure del soggetto (mentre nella negativa esiste inversione rispetto al soggetto). [...] Tranne che nel caso di pellicole invertibili e di pellicole speciali (per es., quelle usate nel sistema Polaroid Land), si ottiene per stampa dalla negativa ...
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Pittore e incisore (Augusta 1497 - Londra 1543). Allievo del padre, Hans il Vecchio, nelle sue opere si percepiscono chiari influssi del repertorio formale del Rinascimento italiano. In contatto con la [...] cerchia umanistica erasmiana, acquistò fama di ritrattista, mostrando finezza di indagine psicologica ed elevatissima abilità tecnica (Sir Thomas More, 1527, New York, Granger collection).
Vita
In stretto ...
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ANGERONA (diva Angerüna o Angeronia)
G. Bermond Montanari
Antica divinità romana, di cui natura, origine e significato non furono ben chiari nemmeno agli antichi scrittori. Secondo il calendario augusteo [...] le era dedicato il 21 dicembre, festa dei Divalia o Angeronalia, nella quale i pontefici compivano un sacrificio nella parte occidentale del Palatino, presso l'ara Volupia vicino alla Porta Romulea, dove ...
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CAMPANINI, Alfredo
Paolo Favole
Nacque a Gattatico di Praticello (Reggio Emilia) il 30 luglio del 1873 da Angelo e da Leopolda Chiari.
Compiuti gli studi a Parma, dal 1891 si trasferì a Milano ove frequentò [...] la scuola per capomastri e l'Accademia di Brera, diplomandosi nel 1896 in architettura. Nel 1903 sposò la milanese Maria Pinardi, da cui ebbe tre figli, Angelo, Raimondo ed Egidio.
La sua produzione, sviluppata ...
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Scultore toscano del sec. 12º. È autore dei rilievi con Storie di Mosè del fonte battesimale (1151 circa) di S. Frediano a Lucca, nei quali emergono chiari richiami al mondo tardoantico. ...
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FRANCHI
Mara Visonà
Architetti, scultori e scalpellini, quasi tutti originari di Carrara, attivi dal Seicento all'Ottocento, i cui legami di parentela non sono sempre chiari. Fra i nativi di Carrara, [...] e la pelle ferina nelle nicchie della scala (Arch. di Stato di Firenze, Compagnie religiose soppresse 1676, Filza di ricevute Del Chiaro 1693-1701, cc. n.n., Ibid., Carte Tolomei Biffi 130, cc. 44, 46v, 47).
Nuovamente accanto all'Andreozzi Isidoro ...
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Pittore italiano (n. Udine 1929). Ha studiato a Venezia e completato la sua formazione a Parigi e a Bruxelles. Con una tecnica mista (spesso olio e collage) e con chiari agganci al cubismo e all'informale, [...] ha affrontato il reale in modi aggressivi e insieme lirici ...
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manierismo
Caterina Volpi
Lo stile raffinato e stravagante che segnò la fine del Rinascimento
L’armonia dell’arte rinascimentale, con la regolarità geometrica delle forme, i colori limpidi e chiari, [...] la rappresentazione dello spazio precisa e lineare, viene completamente abbandonata dagli artisti manieristi. Osservando le opere di Pontormo, Rosso Fiorentino e Parmigianino si rimane confusi e sorpresi: ...
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Pittore (Biberach 1787 - Stoccarda 1846). A Roma (1818-22) si accostò al gruppo dei nazareni; ritornato in Germania, fu prof. a Stoccarda. Dipinse quadri e affreschi di soggetto sacro e mitologico, precisi [...] nel disegno, chiari ed equilibrati nella composizione (Edipo e Antigone, 1812, e La tempesta sul lago di Gennesareth, 1835 circa, a Biberach, Mus.). ...
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Pittore e incisore (Kronach 1472 - Weimar 1553). La sua formazione, avviata nella bottega del padre Hans a Kronach, la cittadina da cui prese il nome, legata culturalmente a Bamberga e a Norimberga, rivela [...] chiari contatti con la grafica di Dürer. Le prime opere conosciute, prodotte durante un soggiorno a Vienna (1501-04), sembrano connettersi con la cosiddetta scuola danubiana per l'intenso espressionismo e per il particolare accento posto sul ...
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chiara
s. f. [dall’agg. chiaro]. – L’albume dell’uovo, spec. dell’uovo crudo (quando è cotto si dice piuttosto il bianco); fig., a proposito di un male grave: ci vuol altro che ch. d’uovo (cfr. chiarata).
chiarata
s. f. [der. di chiara «albume»]. – Chiara d’uovo sbattuta, usata in preparazioni culinarie; anche come rimedio empirico su ustioni e contusioni, o come maschera di bellezza, con funzione astringente e rassodante.