CAPRARA MONTECUCCOLI, Giovanni Battista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna il 29 maggio 1733 dal conte Francesco Raimondo Montecuccoli e da Maria Vittoria dei conti Caprara, assunse insieme con i fratelli [...] Bernard e il soprannome di "cardinale giacobino" (Filippone, p. 80) e, in seguito, l'esagerato merito di aver avuto "chiaroveggenza politica". Ebbe anche rapporti di collaborazione con il ministro spagnolo a Roma, Azara, e più tardi con il Cacault ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] Totila, prima o dopo la presa di Napoli (che è della primavera 543). Il re vittorioso volle sperimentare la chiaroveggenza metapsichica dei santo, inviandogli vestito dei suoi abiti regali un suo scudiero, che fu immediatamente pregato da B. di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] «quale istrumento critico», procurando alle analisi che la scienza svolge «sopra un campo circoscritto della realtà» la «chiaroveggenza dei metodi formali e dei procedimenti logici»: deve cioè «immedesimarsi» nella scienza, ciò che appunto fa il ...
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Nel presente articolo indicheremo con 'razzismo' l'insieme delle teorie razziali in quanto distinte sia dalla discriminazione razziale intesa come razzismo messo in pratica, sia dall'antisemitismo, sebbene [...] il dominio mondiale" (Fritz Fischer). Ai lampi di genio nel campo intellettuale - come già aveva predetto con chiaroveggenza Heinrich Heine nella sua Geschichte der Religion und Philosophie in Deutschland (1835) - i Tedeschi fecero seguire di fatto ...
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La letteratura della nuova Italia
Andrea Battistini
Nel maggio del 1913, mentre ancora «La Critica» veniva esaurendo la lunga serie di “Note” sulla più recente letteratura italiana, Benedetto Croce, [...] contrapposto a Carducci, è riconosciuta quella «sanità» appartenuta al maestro, e al suo mite pacifismo si ascrive la «chiaroveggenza» di avere respinto «le infeste dottrine, che ancor oggi tiranneggiano gli spiriti e offuscano le menti» (p. 267 ...
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Paradiso
Marcello Aurigemma
Nella letteratura protocristiana con il termine paradisus (greco παράδεισος, " giardino "), s'intese designare l'Eden o giardino delle delizie (paradisus voluptatis) in cui [...] , queste, anche nelle altre cantiche, ma qui nel P. ritornanti, in conformità con la situazione di perfetta chiaroveggenza e di assoluto rigore morale, con frequenza molto maggiore, adunandosi in qualche parte della cantica con successione incalzante ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] azione.
Il sec. XIII è stato il più grandioso e glorioso della storia di Bologna. Le idee di umanità, di chiaroveggenza, di sapienza anche in fatto di politica, partono di qui. L'assurgere della democrazia e dell'artigianato all'amministrazione dello ...
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Il termine, che letteralmente significa "scienza dell'uomo" ha un diverso valore a seconda che venga usato nel senso filosofico o in quello scientifico.
Dal primo punto di vista, l'antropologia è la dottrina [...] . Come dice il Topinard, il Buffon è a grande distanza da lui, per estensione di vedute filosofiche e per chiaroveggenza sulle più importanti questioni teoriche.
Nell'800 fra i monogenisti dobbiamo menzionare il Cuvier, il quale però non prese una ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] . È la ricerca di fondo di Stein: la tragedia come strumento per capire in forme nitide il presente, un t. di chiaroveggenza, legato all'esperienza del Berliner, ma anche al senso della ferocia sociale e all'orrore per la storia che caratterizza la ...
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MAGNETISMO
Giovanni GIORGI
Mario TENANI
Eugenio MODENA
Emilio SERVADIO
. Con la denominazione di magnetici si denota un gruppo di fenomeni che ora si sa essere tutt'uno con fenomeni elettrici [...] vengono osservati fenomeni ben più complessi ed extranormali che non quelli provocati da Mesmer nei suoi pazienti: autoscopia, chiaroveggenza spaziale e temporale, trasposizione dei sensi, ecc. La Rivoluzione obbliga Mesmer a uscire dalla Francia. Il ...
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chiaroveggenza
chiaroveggènza s. f. [der. di chiaroveggente]. – Qualità di chi è chiaroveggente; capacità di vedere con l’intelletto ciò che gli altri non vedono o di prevedere gli svolgimenti futuri delle cose: ebbi paura di quel lampo quasi...
chiaroveggente
chiaroveggènte agg. e s. m. e f. [comp. di chiaro, con funzione di avv., e veggente, per calco del fr. clairvoyant (ant. clerveant)]. – 1. agg. Che vede chiaramente, dotato di chiaroveggenza; più spesso fig., che vede e intende...