Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] segnalare che un fenomeno negativo si protrae e incitare qualcuno a smettere:
(29) ancora?! non volete smetterla di far chiasso?
Con funzione pragmatica viene adoperato anche l’avverbio ora (e la sua variante regionale mo’), ad indicare disappunto o ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] standard e dall’impiego di ➔ dialettismi.
Alla prima categoria appartengono, per es., forme come anguria, bietole, bollito, chiasso, far vela, fede, guancia, intrallazzo, muggine, spigola, spazzino, ghiaino. Quanto alla seconda, si nota, per es. in ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] tutto variegato da soluzioni intermedie, di convergenza tra dialettismo napoletano e fiorentinismo cruscante, in voci quali allumare, chiasso e conceputo, locuzioni come escire in furore (incrocio tra il partenopeo escire pazzo e l’ariostesco venire ...
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chiasso1
chiasso1 s. m. [forse lat. *classum, tratto dal lat. mediev. conclassare «convocare; gridar forte» o dal lat. classĭcum «segnale di adunata»; o da chiasso2 nel sign. di «bordello»]. – 1. a. Rumore alto di voci fatto per divertimento:...
chiasso2
chiasso2 s. m. [lat. classis «sezione», poi prob. «quartiere»]. – 1. Cortile, vicoletto, viuzza stretta, spesso delimitata da voltoni a cavalcavia, dove il transito risulta praticamente ristretto agli abitanti del rione: infino al...