Nome con cui è noto il pittore Pietro di Giovanni Buonaccorsi (Firenze 1501 - Roma 1547). Allievo di Raffaello nell'impresa delle Logge Vaticane, fu in seguito pittore di corte di A. Doria a Genova e di [...] Basadonne, 1534, già chiesa della Consolazione; Washington, National Gallery). Nel 1536 era ancora a Genova, e fu eletto frammento del cartone alla galleria Spada), gli stucchi nella Sala Regia e la decorazione dell'appartamento farnesiano in Castel S ...
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Pittore (Caravaggio 1500 circa - Messina 1543). Tra i seguaci di Raffaello, associatosi in seguito con Maturino fiorentino suo coetaneo e abile disegnatore, dietro l'esempio di Baldassarre Peruzzi, insieme [...] A loro spettano anche i primi esempi noti di paesaggio classico frescati aa Roma sala di Costantino. Per Giulio Romano eseguì i basamenti a formò vicino a Giovanni da 1527, soggiornò brevemente a Napoli (dipinti per stabilirsi poi a Messina. In a ...
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Pittore (Correggio 1489 circa - ivi 1534). Scarne sono le notizie sulla sua vita, trascorsa prevalentemente nel paese natale e a Parma: la sua formazione dovette avvenire nel clima culturale mantovano, [...] (Dresda, Gemäldegal.), commessa nel 1514 dalla chiesa di Correggio, nelle opere che la critica Capodimonte), nuove suggestioni, da Leonardo a Giorgione, a Raffaello, sono rielaborate in un richiama esperienze leonardesche (sala delle Asse del Castello ...
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Pittore (Firenze 1449 - ivi 1494). Figlio di un artigiano (famoso per le acconciature femminili di ghirlande, donde il soprannome), il Gh., forse allievo di A. Baldovinetti, fu certo attento alle novità [...] , S. Andrea a Cercina; decorazione della cappella Vespucci, 1472, e Cenacolo nel refettorio, 1480, Firenze, chiesa e convento di a Roma, la Vocazione dei ss. Pietro e Andrea nella Cappella Sistina (1482); a Firenze, la decorazione della sala ...
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Nome con cui è noto il pittore Tomaso Barisini (Modena 1325 o 1326 - ivi 1379). Dall'esperienza della pittura e dalla miniatura bolognesi (Vitale da Bologna) T. andò maturando un personale ed efficace [...] Treviso, dove dimorò a lungo (1348-58 circa). Per il convento di S. Niccolò eseguì oltre al fregio nella sala capitolare con Quaranta personaggi illustri dell'Ordine domenicano, potentemente individuati, su un pilastro della chiesa S. Girolomo e Sant ...
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Architetto (Roma 1763 - ivi 1822), figlio e allievo di Pietro il Vecchio, fu, con G. Valadier, il più significativo esponente del primo neoclassicismo a Roma. Cominciò la sua attività collaborando con [...] cupola della chiesa di S. Andrea a Subiaco e forse costruendo la chiesa di S. Tommaso da Villanova a Genzano. i quali quello di trasformare la sala grande del Palazzo senatorio sul Campidoglio) e ancora dopo il ritorno a Roma di Pio VII. Svolse ...
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Scultore e medaglista (Trento 1525 - Venezia 1608). A Venezia (1543) si mise alla bottega del Sansovino, con il quale collaborò alla decorazione della tomba del doge Francesco Venier in S. Salvatore, alla [...] della sua arte tende a un pittoricismo sempre più accentuato significative: la statuina del Battista (1550) ora a S. Zaccaria; la statua di Mercurio ( dei Frari); la statuetta di S. Zaccaria nella chiesa omonima; il Cristo dei Frari (1581, con la ...
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Pittore (Bologna 1578 - ivi 1660). Fu alla scuola di D. Calvaert, insieme a G. Reni, che poi seguì nell'Accademia carraccesca. Recatosi a Roma (c. 1601-1602), collaborò con Annibale Carracci alle lunette [...] rilevante degli anni romani è la decorazione di una sala del palazzo Giustiniani a Bassano di Sutri (1609-10), cui segue quella queste si ricordano il Gesù Fanciullo (1631) in S. Maria di Galliera, l'Annunciazione della chiesa di S. Bartolomeo (1632). ...
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Scultore italiano (Grottammare, Ascoli Piceno, 1913 - Roma 1987). Autodidatta, formatosi alla scuola del padre, artigiano del legno, nel 1929 si stabilì a Roma. In modo istintivo ma non ignaro delle esperienze [...] : Biennale di Venezia, 1954; Feltrinelli, 1968) e commissioni (altare S. Francesca Cabrini, 1951, Roma, S. Eugenio; porte della chiesa dell'Autostrada del Sole, 1959-60; monumento alla Resistenza di Ancona, 1964-65; Resurrezione, 1972-75, Città del ...
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Pittore (Bologna 1628 - Forlì 1719). Allievo di F. Albani, ne uguagliò l'eleganza compositiva negli affreschi della sala Farnese nel Pal. Pubblico, e nell'Archiginnasio a Bologna (1660 circa). Lavorò poi [...] con S. Stefano per la chiesa di S. Stefano di Reggio nell'Emilia; Flora nella Gall. Estense di Modena). Le opere più tarde (Forlì, cupola del duomo; affreschi nel Palazzo Pubblico e in palazzo Albicini; Le quattro Stagioni a Vienna, ecc.) sono tra le ...
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parare
v. tr. [lat. parare «preparare, allestire, apparecchiare» (e inoltre «procurare, acquistare, comprare»)]. – 1. ant. Preparare, apparecchiare, apprestare, in frasi come p. insidie, p. il convito e sim., che sono latinismi. 2. a. Vestire...
galleria
gallerìa s. f. [dal fr. galerie, forse alterazione del lat. mediev. galilaea «portico di una chiesa»]. – 1. In senso generico, ambiente di forma allungata e di rilevanti dimensioni, destinato, oltre che a particolari funzioni, a servire...