Statista inglese (Liverpool 1809 - Hawarden 1898). Dal 1832 con i tories, passò poi al Partito liberale, divenendone leader (1865). Più volte primo ministro (1868-74, 1880-85, 1886 e 1892-94), varò numerose [...] Isole Ionie (1859), la sua relazione convinse l'Inghilterra a cedere quelle isole alla Grecia (1863). Cancelliere la soppressione della Chiesadi stato irlandese (disestablishment), affrancando i contadini cattolici dall'obbligo di pagare le decime ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] il quale il re era «accettato e riconosciuto come unico e supremo capo, sulla terra, della Chiesa d’Inghilterra». La r. di Enrico VIII, che sembrò essere stroncata sotto il regno di Maria la Cattolica (1553-58), si consolidò con l’avvento al trono ...
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Westminster Quartiere nel centro di Londra, all’interno del distretto della City of Westminster, nel quale sorgono, fra gli altri, la famosa abbazia anglicana, il Parlamento inglese, il complesso di palazzi [...] dovuto stabilire l’unione delle chiese e l’uniformità di fede nei tre regni diInghilterra, Irlanda e Scozia, si occupò della costituzione delle chiese, del culto, del catechismo e attese alla formulazione di una confessione di fede. Sul punto della ...
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stucco Nome generico di diversi tipi di materiali plastici adesivi, di varia consistenza, che induriscono all’aria più o meno rapidamente, impiegati per la levigatura di superfici.
Arte
Lo s., usato in [...] (Hôtel Soubise a Parigi, decorazioni di molti interni di Versailles, di palazzi di Würzburg, di Nymphenburg, di castelli di Sans-Souci e di Charlottenburg in Germania, di Clandon Park a Guildford in Inghilterra). Notevole importanza ebbero gli s ...
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Uomo politico irlandese (Carhen House, Kerry, 1775 - Genova 1847). Cattolico, avvocato, si batté per abolire il decreto di unione dell'Irlanda all'Inghilterra (1800), promosse l'emancipazione dei cattolici, [...] dal movimento dei cattolici irlandesi contro il pagamento delle decime alla Chiesa ufficiale. Tornati al governo i tories con R. Peel, scopo l'abolizione del decreto di unione dell'Irlanda all'Inghilterra, alla politica di Peel, il quale aveva già ...
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Uomo politico e umanista inglese (Londra 1477 o 1478 - ivi 1535). Compiuti gli studî letterarî e giuridici a Oxford, fu membro del parlamento (1504); ricoprì poi varie cariche politiche e (1529) divenne [...] cancelliere del regno, ma dovette dimettersi (1532) perché si oppose alla tendenza di Enrico VIII di porsi a capo della Chiesa in Inghilterra e alla sua politica matrimoniale, e manifestò sempre apertamente la sua disapprovazione per il comportamento ...
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Storico, letterato e filantropo (Milano 1813 - Marsiglia 1853). Fondò nel 1833 la Conferenza di S. Vincenzo de' Paoli. Nel 1841 succedette a C. Fauriel nella cattedra di letterature straniere della Sorbona; [...] compì viaggi di studio in Germania, Inghilterra e, soprattutto, Italia. Fra i suoi studî: Essai sur la philosophie de Dante (1839 Chiesa cattolica nel Medio Evo. Le finalità apologetiche di O. si fecero valere soprattutto nella sua intensa attività di ...
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Fautori del movimento politico-religioso attivo in Inghilterra durante la prima rivoluzione inglese. I l. («livellatori»), sorti nell’esercito parlamentare ribelle a re Carlo I (1645-46), ebbero la loro [...] Stato repubblicano e democratico basato sul suffragio universale; si proponeva un piano di decentramento, l’abolizione della Chiesadi Stato, la libertà di religione e il trasferimento del potere politico alla camera dei Comuni, escludendone sovrano ...
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Denominazione (ingl. «Padri Pellegrini»), data a partire dal 1820 durante una commemorazione del viaggio, ai fondatori (dicembre 1620) della colonia di Plymouth, nel Massachusetts, cioè al primo gruppo [...] di navigatori giunti a bordo del vascello Mayflower. Erano separatisti della Chiesa d’Inghilterra, che all’inizio del 17° sec. avevano costituito chiese indipendenti a Scrooby e Gainsborough e, nel 1608, si erano rifugiati ad Amsterdam e a Leida. Il ...
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Nome di due santi martiri. 1. Protomartire d'Inghilterra, secondo la Passio (sec. 6º) e la Vita di s. Germano d'Auxerre di Costanzo (sec. 5º). Fu decapitato nella persecuzione di Severo (circa 200) o in [...] , a Verulamium (od. St. Albans, nel Hertfordshire), dove fu poi costruita l'abbazia di Sant'Albano, assai celebre nel sec. 13º. Festa 22 giugno. 2. Sacerdote della chiesadi Magonza, dove, col prete Teonesto, si era recato (poco dopo il 400) da un ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
nonconformista
(o 'nón conformista') agg. e s. m. e f. [calco dell’ingl. nonconformist] (pl. m. -i). – Genericamente, sinon. meno com. di anticonformista (anche in funzione di agg.). Storicamente, e in senso proprio, furono detti nonconformisti...