Madre di Costantino I (n. dopo la metà del 3º sec. - m. 330-335 circa). Figlia di un oste pagano, divenne la concubina (o forse la prima moglie, poi ripudiata) di Costanzo Cloro. È incerto l'anno in cui [...] poi a Roma una parte. Costruì varie chiese, a Costantinopoli, a Roma (S. Croce in Gerusalemme, per collocarvi la reliquia della Croce), a Betlemme (basilica della Natività), a Gerusalemme. Festa, 18 ag. (Chiesalatina), 21 maggio (Chiesa greca). ...
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Asceta (n. Sis in Cilicia 390 circa - m. 459); condusse vita penitente, prima in un monastero poi in una casupola presso Tell Neshim; quindi si ritirò su una colonna. Su di essa avrebbe vissuto 37 anni, [...] , anzi senza potersi neanche sedere o sdraiare, procurandosi così terribili piaghe. Acquistò grande rinomanza come taumaturgo; di dubbia autenticità gli scritti a lui attribuiti. Festa nella Chiesalatina, 5 genn.; in quella orientale, 1º settembre. ...
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Giurista e storico polacco (Sambor 1860 - Leopoli 1941), professore di diritto ecclesiastico a Leopoli, noto per ricerche archivistiche (per lo più in Italia, tra il 1896 e il 1914) e studî sulla storia [...] della Chiesa cattolica in Polonia nel Medioevo, specie in relazione al Concilio di Pisa del 1409 e all'organizzazione della Chiesalatina nei paesi ruteni. Dal 1902 diresse i lavori storici dei delegati dell'Accademia polacca delle scienze in Italia. ...
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Presso i popoli antichi, la vittima offerta in sacrificio alla divinità.
Nel linguaggio ecclesiastico, Gesù Cristo in quanto offertosi come vittima sacrificandosi sulla croce per espiare i peccati dell’umanità. [...] derivazione da questo significato, il sottile disco di farina (impastata con acqua naturale e cotta al forno) che il sacerdote consacra nel sacrificio della messa. Nella Chiesalatina l’o. non deve contenere alcun lievito o fermento (pane azzimo). ...
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Metropolita della Chiesa bulgara (sec. 11º) legato al patriarca Michele Cerulario; mentre erano in corso trattative tra il pontefice Leone IX e la corte bizantina per la lotta contro i Normanni e l'unione [...] delle Chiese bizantina e romana, in una lettera (1053) al vescovo Giovanni di Trani rinnovò le critiche di Fozio alla Chiesalatina, venendo a ostacolare l'azione conciliatrice delle diplomazie. ...
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Dottore della Chiesa (Bagnoregio 1217 circa - Lione 1274). Entrò nell'ordine francescano nel 1243, dopo aver frequentato la facoltà delle arti a Parigi; seguirono gli studî teologici, dapprima sotto Alessandro [...] nel concilio, che portò tra l'altro all'unione delle due chiese, greca e latina, difese ancora gli ordini mendicanti. Fu canonizzato nel 1482; proclamato dottore della Chiesa nel 1588; festa, 15 luglio. ▭ Dei numerosi scritti (alcuni contestati) i ...
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Teologo ed erudito (Chio 1586 - Roma 1669). Addottoratosi a Roma in filosofia e teologia (1610) e in medicina (1616), "scrittore greco" della Vaticana (dal 1618: si deve a lui l'inventario, tuttora in [...] i rapporti tra il pensiero teologico della Chiesa greca e il pensiero della Chiesa occidentale, con l'intento di mettere in compendiarium di Giorgio Acropolita, 1651), la patristica (versione latina della Catena Ss. Patrum in Ieremiam prophetam, 1623 ...
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Umanista e teologo (Portico di Romagna 1386 - Firenze 1439), noto anche come Ambrogio Camaldolese. Entrò quattordicenne tra i camaldolesi nel monastero di S. Maria degli Angeli; la sua conoscenza delle [...] teologica greca, ebbe parte importantissima nei concilî di Basilea e di Ferrara-Firenze, dedicati all'unione della Chiesa greca con quella latina; tra l'altro, su pressione di T., il papa decise lo spostamento in Italia della sede conciliare ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] e, con tante altre cose in prosa e in verso, quelle famose sequenze che, diffuse e imitate in tutte le chieselatine, aprirono alla poesia lirica vie imprevedute e fecero addirittura rinascere la drammatica. Coi Tedeschi gareggiavano i Francesi. Dopo ...
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PIO II papa
Giovanni Battista PICOTTI
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Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in quel di Siena, da una famiglia di nobili senesi, che vantava origini romane, ma che era decaduta [...] papa stesso, con geniale preveggenza di rapporti nuovi fra la Chiesa e le nazioni sorgenti, tentò di raccogliere le potenze cristiane in elevano molto dal livello comune e mediocre della lirica latina di quell'età; se la commedia Chrisis, nonostante ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...