(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] «isola»).
L’alfabeto usato è per il serbo quello cirillico, per il croato quello latino, completato da alcuni segni diacritici che servono a differenziare ć ‹č’› e č ‹ culturale bizantina, dall’appartenenza alla Chiesa ortodossa e dall’uso dell’ ...
Leggi Tutto
ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] il problema dell'adattamento, a meno che non si tratti di latinismi già in inglese. Per le parole del fondo anglosassone, alcune le idee di K. Tange per Bologna, né i progetti per chiese e altri edifici di A. Aalto, il quale però ha costruito il ...
Leggi Tutto
(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] (1945-81) e il Polibio di F.W. Walbank (1957-79); in area latina, l'Arte poetica oraziana di A. Rostagni (1930), il De anima tertullianeo di J ancora più comune con i grandi Padri della Chiesa (Agostino innanzitutto) e con Gregorio Magno −, distanzia ...
Leggi Tutto
Vecchio Testamento. - Critica del testo. - Gli anni che vanno dal 1960 al 1975 sono stati dedicati particolarmente alla progettazione e alla pubblicazione di edizioni critiche della B. ebraica e delle [...] da un lettore diligente che, anche sulla base di alcune tradizioni della Chiesa antica, ha voluto chiarire lo svolgimento di alcuni episodi; infine una serie di influssi latini nel testo greco (che altri autori invece ritengono come "aramaismi" di ...
Leggi Tutto
L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] selezione di una norma è diffuso, specie in forma di recupero di ➔ latinismi e ➔ prestiti dal francese e dal provenzale.
La varietà di lingue è anche della lingua parlata, cioè la Chiesa di Roma. Ma la Chiesa, nel Concilio di Trento, aveva ribadito ...
Leggi Tutto
GHERARDO (Gerardo) da Cremona
**
Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] favore del priore e dei canonici di S. Agostino della chiesa toledana S. Leocadia (ibid., pp. 134 s.). Quest' 47 s.) ha concluso: "On ne connait pas, en effet, de version latine d'un traité d'al-Fārābī qui porte ce titre… Le titre De syllogismo ...
Leggi Tutto
SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] greco e romano.
Formato di 24 lettere, in Europa l'alfabeto latino è adottato già in età classica, per influenza romana diretta o eredi designati, una parte dei beni può essere devoluta alla Chiesa, oppure ad amici e vicini.
Scrittura e religione. - ...
Leggi Tutto
Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] , nella lingua antica e letteraria, a un tipo forte (chiesi / chiedetti, persi / perdetti, tacqui / tacetti, ecc.; cfr. anche diedi / detti).
I verbi della II e III coniugazione, in latino, avevano tre tipi di perfetto forte (accentato sulla radice ...
Leggi Tutto
Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] -34). Ben accolti dal governo spagnolo e dalla Chiesa romana, che consentì loro la pratica del rito greco in provincia di Venezia.
La matrice preponderante del friulano è il latino: il grande evento a fondamento della lingua e cultura friulana fu ...
Leggi Tutto
Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] in una prescrizione pastorale mirante a favorire il pieno accesso agli insegnamenti della Chiesa da parte di chi non era più in grado d’intendere il latino: nell’813 il Concilio di Tours esortò a predicare in «rustica romana lingua», affinché ...
Leggi Tutto
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...