In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] , di carattere per lo più liturgico e disciplinare. Il testo originale era greco; sono stati conservati dalle chiese siriache rivali (melchita, giacobita, nestoriana) e sono quindi anteriori alla loro separazione: cioè del sec. IV o, al più, degl ...
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Chiamato Abucara da scrittori europei dei sec. XVII-XVIII, nato a Edessa e vissuto all'incirca dal 740 all'820 d. C., fu vescovo melchita di Ḥarrān (l'antica Carrhae) nella Mesopotamia occidentale. Letterariamente, [...] , di cui in generale riproduce il pensiero. Con numerosi opuscoli in greco e in arabo, sostenne le dottrine della chiesa cattolica, difese il culto delle immagini contro ebrei, musulmani e iconoclasti cristiani, e polemizzò contro i dogmi dell ...
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Città della Palestina situata sulle pendici meridionali dell'Ermon, presso le sorgenti del Giordano, là dove sorse molto prima, ai tempi di Giosuè, Baal-Gad, dal 2° libro dei Paralipomeni chiamata Baal [...] dagli Acta Pilati chiamata Veronica. Nella prima organizzazione della Chiesa, Cesarea fu aggregata alla Fenicia I e resa e insignificante villaggio, dà il nome a una diocesi greco-melchita, il cui titolare risiede di là poco lontano, a Giudede ...
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L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] . Il comandante Amr ricevette infine la visita del patriarca melchita copto, Ciro, agli Arabi noto col nome di al al-Mustali (1096), è il cosiddetto Velo di Sant'Anna, conservato nella chiesa di Sant'Anna ad Apt. Si tratta di una stoffa sottile di ...
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PIO IX, papa, beato
Giacomo Martina
PIO IX, papa, beato. – Giovanni Maria Mastai Ferretti nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, ultimo dei nove figli del conte Girolamo e di Caterina Solazzi, una famiglia [...] Famoso il caso del bacio della pantofola del vescovo melchita apostrofato come «Gregorio testa dura» o la frase D. Kertzer, Prigioniero del Vaticano. P. IX e lo scontro tra la Chiesa e lo Stato italiano, Milano 2005; F. Jankowiak, La curie romaine de ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il monachesimo
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esperienza monastica è rintracciabile in molte civiltà, dalla tradizione [...] sorgere importanti strutture comunitarie (ad esempio, il monastero melchita di Santa Caterina) sostenuti dall’appoggio e dalla – quella intellighenzia monastica che anima la Riforma della Chiesa nell’XI secolo. In quegli stessi anni Dunstano e ...
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LUSIGNANO
J. Richard
Famiglia comitale della Francia sudoccidentale, le cui origini leggendarie si fanno risalire a un tale Raimondo che avrebbe sposato la fata Melusina e costruito il castello di Lusignan [...] della popolazione urbana, in particolare quella di Famagosta: questi ricchi borghesi promossero la costruzione di chiese officiate con diversi riti, melchita, giacobita, nestoriano e armeno, le cui vestigia si conservano ancora in città. Accanto al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento il patriarcato di Costantinopoli cerca di rafforzare il [...] , pur di favorire l’unione e di non suscitare risentimenti. A questo proposito, interviene egli stesso per proteggere la Chiesa dei melchiti, unita a quella cattolica dal 1724, dai tentativi dei Francescani di imporre il rito latino.
La politica dell ...
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MISSIONE (dal lat. missio "invio, spedizione")
Edoardo GOULET
Luigi GIAMBENE
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Nicola TURCHI
Questo termine, che in latino è usato soprattutto nel linguaggio giuridico (missio in bona, missio in possessionem) [...] missione, che è di convertire i pagani e di fondare nuove chiese; ma egli, apportatore del cristianesimo, è nel medesimo tempo apportatore Gerusalemme, per la formazione del clero greco-melchita. Approvati definitivamente nel 1879. La casa generalizia ...
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ORIENTE CRISTIANO
Michelangelo Guidi
. Con questa espressione, che nel suo senso più lato comprende tutte le manifestazioni della cristianità d'Oriente, si indica più specialmente nell'uso concreto [...] contributi sia alla teologia sia alle ricerche erudite sulle loro chiese.
Storia. - Nella letteratura araba cristiana è assai notevole la produzione storica. Il predetto patriarca melchita d'Egitto Eutichio scrisse una cronaca dalla creazione fino al ...
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melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici di rito bizantino, ma di lingua araba,...
basiliano
baṡiliano agg. e s. m. – 1. agg. Appartenente o relativo al dottore della Chiesa s. Basilio di Cesarea, detto il Grande; soprattutto nella denominazione ordine b. (o di s. Basilio), impropriamente usata dal sec. 11° per designare...