Umanista e politico (n. presso Przemyśl 1513 - m. 1566), di origine ucraina, ma di cultura polacca. Ordinato sacerdote nel 1541, si schierò con la piccola nobiltà contro i privilegi dell'aristocrazia (Fidelis [...] Turcos suscipiendo, 1543-44). Sollevò poi la questione del celibato dei sacerdoti, sostenendo la tesi della Chiesaortodossa e contraendo egli stesso matrimonio (1551). Colpito da scomunica, trovò protezione nella solidarietà della classe nobiliare ...
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Poeta e storico serbo (Sremski Karlovci, Voivodina, 1726 - monastero di Kovilj, Voivodina, 1801); archimandrita del monastero di Kovilj. Scrisse opere teologiche sulla Chiesaortodossa e componimenti in [...] versi (Stihi o vospominaniji smerti "Versi sul memento mori", 1766, pubbl. 1814; Pesni različni na gospodskija prazdniki "Canti varî per le feste del Signore", 1790; Boj zmaja sa orlovi "Il combattimento ...
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Scrittore bulgaro (Kesarevo, Loveč, 1889 - Sofia 1954); prof. di storia dell'arte all'accademia di Sofia (1927). Autore di monografie e di una Istorija na plastičnite izkustva ("Storia delle arti plastiche", [...] Arabija "Gli occhi dell'Arabia", 1918; Sčupeni stakla "Vetri rotti", 1939), spesso segnati da una visione eterodossa del cristianesimo; per il romanzo Meždu pustinjata i života ("Fra il deserto e la vita", 1919) fu scomunicato dalla Chiesaortodossa. ...
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Primo metropolita dei Romeni ortodossi della Transilvania (Miskolc 1809 - Sibiu 1873). Nel 1846 l'imperatore d'Austria lo nominò vicario generale della chiesaortodossa romena transilvana, lo confermò [...] vescovo nel 1848 e metropolita nel 1864. Nel maggio del 1848 presiedette, assieme al vescovo romeno greco-cattolico transilvano I. Lemeni, alla grande adunata del popolo romeno a Blaj per le rivendicazioni ...
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Dinastia montenegrina, si segnalò per grande valore in due secoli di lotte contro i Turchi. Ebbe come capostipite Danilo che, per primo, ottenne la dignità (ereditaria da zio a nipote) di vladika. Gli [...] (1709-1766) e lo riprese alla morte di quello. Nel 1782 salì sul trono Pietro I (1747-1830) che divenne santo della Chiesaortodossa e coltivò la poesia popolare. Poi (1830-51) regnò Pietro II (v. voce seg.). Con Danilo I il Montenegro ebbe il primo ...
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Scrittore e uomo politico albanese (Ibrik-Tepe, Adrianopoli, 1882 - Fort Lauderdale 1965). Sacerdote ortodosso, fondò la chiesa autocefala albanese e promosse l'uso dell'albanese come lingua liturgica. [...] ma la riscossa di Zogu lo costrinse a fuggire all'estero. Stabilitosi negli Stati Uniti, nel 1930, vi fondò la Chiesaortodossa albanese d'America. Tradusse in albanese dall'inglese, dallo spagnolo e da altre lingue; scrisse una Storia di Scanderbeg ...
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Religioso (Lodi 1839 - Roma 1907). Entrato nell'ordine dei Barnabiti, vi fu ordinato prete (1862) e destinato a Parigi dove un altro barnabita, il russo Grigorij P. Šuvalov aveva aperto una casa con l'intento [...] di favorire l'unione della Chiesaortodossa-russa con Roma, problema cui T. de' Q. si dedicò per tutta la vita. Missionario in Svezia e Norvegia (1864-70), tornò poi a Parigi e dal 1881 al 1887 soggiornò a Đakovo presso il vescovo J. J. Strossmayer, ...
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Notabile arabo della comunità cristiana di Naǵrān, che nel 523 subì il martirio nella persecuzione del re ḥimyarita Dhū Nuwās. La realtà storica e il nome di questo personaggio sono attestati dal siriaco [...] ebbe larga diffusione nel mondo bizantino e cristiano-orientale. A., sebbene probabilmente monofisita, fu ammesso tra i martiri della Chiesaortodossa, il 24 ottobre, secondo la traduzione dei suoi Atti fatta da Atanasio II, vescovo di Napoli (sec. 9 ...
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Patriarca di Costantinopoli (582-595), per l'austerità della sua vita detto il Digiunatore e venerato come santo nella Chiesaortodossa. È noto per aver legalizzato (in un sinodo del 587) come proprio [...] prontamente dai papi Pelagio II e s. Gregorio Magno, perché nel suo significato di vescovo universale era in contrasto con il primato della sede romana e con la costituzione stessa della Chiesa. Sono ritenute apocrife alcune opere a lui attribuite. ...
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Organizzatore del principato (m. 1432), salì al trono nel 1400 e lottò col re di Polonia, di cui riconobbe l'alta sovranità, contro l'Ordine teutonico. Vinse in Valacchia i Turchi. La sua attività, favorita [...] dal lungo regno, fu volta particolarmente all'ordinamento del suo stato, alla composizione dei rapporti della chiesa moldava con la chiesaortodossa di Costantinopoli; si mostrò anche favorevole ai cattolici col fondare un vescovato a Bacău. Nel 1413 ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...