Il vero ''decollo'' dell'i. e. in termini di fatturato si è avuto solo a partire dall'inizio degli anni Settanta. Da allora, l'utilizzazione delle tecniche elettroniche ha assunto un ruolo sempre più importante [...] , a cui vanno ad aggiungersi i gravi ritardi in termini di piani strutturali.
Bibl.: ANIE, L'industria elettronica nazionale nel settore della telematica. Prospettive e proposte di sviluppo, Milano 1982; A. Del Monte, Decentramento internazionale ...
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Acciai da costruzione saldabili a elevato snervamento. - Nel definire un a. ad alto snervamento o ad alta resistenza occorre tener conto dello specifico campo di utilizzazione.
Qui ci si riferisce a una [...] volta funzione della composizione chimicae dei trattamenti termomeccanici, sono e dell'impiego dell'a. in beni di consumo durevoli (per es., nell'industria i paesi dell'Africa mediterranea. Nell'Oceania, l'Australia ha dei consumi pro-capite da tempo ...
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Nel periodo tra le due guerre nell'i.e. in Italia si consolidò un oligopolio, il cui perno era costituito dalla società Edison con importanti appoggi nel mondo politico e finanziario del tempo. Nonostante [...] dai grandi impianti elettrici, con l'obiettivo di riportarle ai livelli del 1980.
Bibl.: E. Scalfari, Storia segreta dell'industria elettrica in Italia, Bari 1963; Energia e sviluppo: l'industria elettrica italiana e la società Edison, a cura ...
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Due esposizioni di speciale ampiezza e importanza si sono svolte in questi ultimi anni: la prima, dai risultati assai felici, fu organizzata a Bruxelles nel 1935 a seguito dell'esposizione di Barcellona [...] nel 1932 iniziò l'organizzazione della propria Mostra con il duplice scopo di valorizzare l'industria belga e di apprestare un dell'agricoltura, delle fibre artificiali, della chimicae della navigazione. Vivo interesse, e fra i maggiori di tutta la ...
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La locuzione "divario tecnologico" cominciò a essere usata dal 1965 dagli uomini politici europei per indicare la disparità fra i notevoli livelli raggiunti dalla perfezione e dalla sofisticazione della [...] ovviamente, il livello qualitativo e quantitativo raggiunto dall'industria, specialmente chimica.
Si è già notata la circostanza livello del 1970 (1089 milioni di ab.) e ridurre per quanto possibile l'incremento della popolazione nei paesi in via di ...
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(XI, p. 49; App. II, I, p. 669; III, I, p. 416)
Le industrie della c. rientrano decisamente in quelle definibili ''a tecnologia matura''. Nell'attuale scenario economico, i loro problemi produttivi provengono [...] problemi ecologici soprattutto per l'utilizzazione dei fanghi e dei residui conciati.
Tuttavia, praticamente chiusa a innovazioni di processo che possano radicalmente rivoluzionare i suoi cicli di produzione, l'industria conciaria ha soprattutto ...
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SVEZIA (XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, 11, p. 933)
Eugenia BEVILACQUA
Francesco CATALUCCIO
La popolazione della S. era, secondo una valutazione del dicembre 1959, pari a 7.471.345 unità e quindi [...] .000 t di pasta chimica, di 960.000 t di pasta meccanica, di 969.000 t di carta e di 432.000 t di carta da giornali; tali voci rivestono notevole importanza anche nelle esportazioni. L'industria mineraria ha registrato nel 1958 l'estrazione di 11.037 ...
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. L'agglomerazione è un procedimento largamente impiegato nell'industria metallurgica echimica per trasformare il materiale minuto o polverulento in pezzi di media e grossa dimensione e di solida consistenza, [...] secondo caso l'agglomerazione si ottiene mediante riscaldamento el'agglomerato ha un aspetto di massa concrezionata, spugnosa o di noduli grossolanamente rotondeggianti.
In genere la bricchettazione si applica nell'industria del carbone, raramente ...
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RENO
Adalberto Vallega
(XXIX, p. 72; App. II, II, p. 682; III, II, p. 600; IV, III, p. 209)
In tempi recenti il R. è stato protagonista di tre trasformazioni, congeniali all'economia postindustriale [...] trasformazione: l'industria siderurgica ha contratto le produzioni e le ha diversificate, tendendo a sviluppare prodotti con alto valore aggiunto; la petrolchimica di base ha perso impeto a favore della chimica fine; le industrie metalmeccaniche si ...
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MASSA (XXII, p. 508; App. I, p. 827; II, 11, p. 275)
Luigi PEDRESCHI
Sanate rapidamente le ferite inferte dalla guerra, la città si è alquanto estesa, in questi ultimi anni, in quasi tutte le direzioni, [...] , a causa dello spopolamento montano, si è invece alquanto contratto. Nel campo industriale è da segnalare il notevole sviluppo dell'industria marmifera (oltre 350.000 t estratte nel 1955) e di quella chimica (Zona industriale). Dal 1952 al 1957 ...
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industria
indùstria s. f. [dal lat. industria «attività, operosità», di etimologia incerta]. – 1. Operosità, diligenza ingegnosa, sia rivolta a raggiungere un particolare intento, sia come qualità abituale, costante: quello imperio maraviglioso...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...