GIACOMINI, Giacomo Andrea
Arturo Castiglioni
Medico, nato a Mocasina (Brescia) il 15 aprile 1796, morto a Padova il 29 dicembre 1849; studiò a Padova e poi a Vienna, nel 1824 ebbe la cattedra di medicina [...] teorica e la direzione della clinica medica per chirurghi dell'università di Padova. Fu uno dei più ardenti e valorosi seguaci di G. Tommasini e di G. Rasori. Il suo libro, Trattato filosofico sperimentale dei soccorsi terapeutici diviso in quattro ...
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LE DENTU, Jean-François-Auguste
Ottorino Uffreduzzi
Chirurgo, nato il 25 giugno 1841 a La Basse-Terre (Guadalupa francese), morto a Parigi nell'ottobre 1926. Chiamato a Parigi da A. Verneuil, suo maestro [...] l'asepsi era venuta creando. Passò dall'ospedale Saint-Louis al Beaujon, al Necker, superando le tappe della carriera chirurgica sempre brillantemente col suo ingegno, con un perfetto senso di equilibrio e anche con le sue felici qualità di scrittore ...
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NÉLATON, Auguste
Mario Donati
Chirurgo, nato a Parigi il 17 giugno 1807, morto il 1° settembre 1873. Laureato nel 1836 con una tesi sulle affezioni tubercolari delle ossa, divenne professore aggregato [...] mezzo dell'enterostomia (ano di Nélaton), ecc.; il suo catetere elastico di caucciù è divenuto di uso comune in chirurgia urinaria. I capitoli di patologia riguardanti l'ematocele retrouterino e i polipi naso-faringei furono da lui particolarmente ...
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Medicina e sanità
Luciano Bonuzzi
La complessità del contesto
L'approccio alla medicina veneziana sul principio dell'età moderna pone molteplici difficoltà in parte immanenti all'evoluzione della [...] . A Padova fra il 6 e il 24 dicembre tiene la prima lezione d'anatomia, che era allora integrata nell'insegnamento di chirurgia, e pochi mesi dopo, nell'aprile del 1538, pubblica a Venezia le Tabulae anatomicae sex che vedono la luce (37) in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il Seicento nell’ambito della pratica medica sia i quadri generali di riferimento [...] sviluppo di una anatomia “patologica” diversi fattori, fra i quali la diffusa e ormai secolare abitudine di affidare a medici e chirurghi la perizia sulla causa di morti dubbie o illustri; l’uso di “aprire” e osservare cadaveri in caso di epidemie o ...
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BARONI, Paolo Maria
Aldo Berselli
Nacque a Bologna il 22 marzo 1799, e compì i primi studi nel convento di S. Lucia, presso i barriabiti. All'università seguì gli studi medici sotto la guida di illustri [...] condizioni di salute, trascorse gli ultimi suoi giorni a Roma, ove morì il 2 apr. 1854.
Il B. fu un brillante chirurgo, e si distinse soprattutto per essere stato tra i primi ad eseguire in Italia gli interventi di autoplastica o di anaplastica ...
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KEITH, Arthur
Gioacchino Sera
Anatomico e antropologo, nato a Old Machar, Aberdeen (Scozia), il 5 febbraio 1866. Studiò medicina ad Aberdeen, Londra e Lipsia. Fu ufficiale medico nella penisola di Malacca [...] al 1892 e iniziò ivi le sue ricerche di anatomia dei Primati. Divenne più tardi conservatore del museo del Collegio dei chirurghi di Londra; fu segretario dal 1899 al 1902 della Società anatomica inglese, presidente dal 1912 al 1914 del R. Istituto ...
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MACGILLIVRAY, William
Edoardo Zavattari
Naturalista, nato nel 1796 nell'isola di Harris (Scozia), morto ad Aberdeen il 5 settembre 1852. Studiò medicina all'università di Aberdeen, ma ben presto abbandonò [...] e soprattutto all'ornitologia, nel quale campo acquistò molta rinomanza. Fu dapprima conservatore del museo del collegio dei chirurghi di Edimburgo e poi professore di scienze naturali al Marischol College di Aberdeen.
Pubblicò alcuni scritti di ...
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GUATTANI, Carlo
Antonello Pizzaleo
Nacque nel comune di Bannio Anzino località Bannio, Parrocchia di San Bartolomeo, nell'attuale provincia di Verbania fu Novara, da Pietro e Maria Zanni Dal Fra'. Di [...] di studio teorico dell'anatomia e di pratica nelle corsie e in sala settoria, il G. entrò a far parte stabilmente dei chirurghi aggiunti dell'ospedale sotto la direzione di G.P. Gai e A. Rattazzi, i quali nel giugno 1738 ne sostennero la promozione ...
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Chirurgo, nato a Lucca nel 1205. Figlio di Ugo (v.), fece i suoi studî a Bologna. All'età di 21 anni entrò nell'ordine dei domenicani, ebbe titoli ecclesiastici importanti, fra i quali quello di vescovo [...] forma di unzioni della durata di sei giorni, nelle malattie della pelle, e notò i pericoli della salivazione. La sua opera principale fu la Chirurgia, pubblicata per la prima volta a Venezia nel 1498, poi successivamente in una serie di edizioni. ...
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chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...
chirurgico
chirùrgico agg. [dal lat. tardo chirurgĭcus, gr. χειρουργικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda la scienza o la pratica della chirurgia: operazione ch., intervento ch.; armamentario ch., l’insieme di strumenti e apparecchi necessarî...