Chirurgo (m. Parigi 1306), di famiglia pisana; allievo di Guglielmo da Saliceto; emigrato da Milano in Francia per ragioni politiche, fu successivamente a Lione e a Parigi, dove fondò una scuola di chirurgia [...] che divenne frequentatissima. Le sue opere, Chirurgia magna (1270) e Chirurgia parva (1296), sono pregevoli sia per la quantità di conoscenze chirurgiche greco-romane, per la prima volta diffuse in Francia, sia per le nozioni originali: le sue ...
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Chirurgo (Bombiana 1702 - Bologna 1764). Fu il primo prof. di chirurgia operativa nell'univ. di Bologna, autore di numerose e pregevoli memorie chirurgiche e anatomiche. ...
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Oculista inglese (n. Shipton, Oxfordshire, 1860 - m. 1933). Specialista in chirurgia oftalmica, svolse la sua attività negli ospedali di Edimburgo. Ha pubblicato lavori sulla fisiologia e patologia dell'occhio. ...
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Chirurgo tedesco (Helsen, Assia, 1861 - Sauen, Francoforte, 1949). Prof. di chirurgia a Kiel, Greifswald, Bonn, Berlino, è noto per aver introdotto l'uso dell'anestesia rachidea e per aver ideato un particolare [...] tipo di fisioterapia ...
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Medico (Francoforte sull'Oder 1697 - Leida 1770); insegnò anatomia e chirurgia e, in seguito, medicina pratica nell'univ. di Leida della quale per due volte fu rettore, succedendo nella cattedra a suo [...] padre Bernhard. Delle sue opere è particolarmente importante la Historia musculorum hominis (1734) ...
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Chirurgo italiano (Maggiora 1910 - Milano 1962); direttore della divisione di chirurgia toracica dell'Ospedale Maggiore di Milano (la prima del genere in Italia, da lui creata nel 1956). Fu uno degli iniziatori, [...] nell'ambito ospedaliero, della cardiochirurgia a cuore aperto in ipotermia controllata ...
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Chirurgo (seconda metà del sec. 12º), autore di un trattato di Chirurgia che per due secoli costituì un testo classico in Italia e all'estero. Abilissimo chirurgo, fu seguace di Alessandro di Tralles, [...] di Paolo d'Egina e di chirurghi arabi. La sua scuola dominò la chirurgia europea fino al Rinascimento. La sua Chirurgia, con commentario di Rolando da Parma, si conserva in un codice Casanatense di cui fu curata una riproduzione integrale (Roma 1927 ...
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Chirurgo irlandese (n. 1791 circa - m. Dublino 1875), prof. di chirurgia nell'università di Dublino. È ricordato per il saggio Disease of the heart (in Dublin Hospital Reports) e per aver legato il suo [...] nome alla sindrome cardiaca detta di Adams-Stokes o di Morgagni. È questa una sindrome caratterizzata da crisi saltuarie e brevissime di vertigini e talora anche da deliquî e convulsioni, in coincidenza ...
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Medico italiano (Milano 1925 - ivi 2016). Laureatosi in medicina e chirurgia (1950), ha concentrato i propri studi in campo oncologico; nel 1975 è divenuto direttore dell'Istituto nazionale dei tumori. [...] Primo italiano a presiedere l'Unione internazionale di oncologia, ha fondato la Scuola europea di oncologia (Eso) nel 1982. È stato presidente dell'Organizzazione europea per le ricerche sui tumori (1985-88) ...
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Chirurgo ortopedico (Nantes 1848 - Binic, Côtes-du-Nord, 1927), prof. di chirurgia infantile e ortopedia a Parigi (1901); è considerato il fondatore della chirurgia ortopedica francese sia per la sua attività [...] chirurgica, sia per i numerosi trattati scritti sulla materia. ...
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chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...
chirurgico
chirùrgico agg. [dal lat. tardo chirurgĭcus, gr. χειρουργικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda la scienza o la pratica della chirurgia: operazione ch., intervento ch.; armamentario ch., l’insieme di strumenti e apparecchi necessarî...