L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] analoga venne avanzata a proposito della contagiosità della febbre tifoide da William Budd (1811-1880) che, insieme al chirurgo scozzese Joseph Lister (1827-1912), sostenne la teoria dei funghi come causa delle malattie contagiose, in particolare del ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'epidemiologia e la medicina di Stato
Antoinette Emch-Dériaz
L'epidemiologia e la medicina di Stato
Come mostrano già le più remote testimonianze della storia [...] dopo il suo arrivo a Costantinopoli nel 1717. Nel 1718, durante un'assenza del marito, lady Montagu incaricò il chirurgo scozzese Charles Maitland (1677-1748), il suo medico di famiglia, di procedere, con la supervisione di Timoni, all'inoculazione ...
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La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si definì in modo compiuto e si pose di diritto come la nuova struttura di base per ogni scienza all'incirca nel corso [...] parte della meninge, ma si costrinse poi a una sorta di autocensura.
La disputa diede spazio inconsueto anche al lavoro dei chirurghi, artefici della sperimentazione sull'uomo nei casi in cui la dura madre, esposta per ferite o lesioni, non sembrava ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La medicina medioevale e la scuola salernitana
Piero Morpurgo
L’eredità antica
La medicina medioevale eredita la tradizione dei testi ippocratici e galenici, che viene integrata dalla circolazione di [...] , Rayy nell’odierno Oman), tradotto in latino, con il titolo Liber Almansoris, da Gherardo da Cremona, e soprattutto la Chirurgia magna (1252) di Bruno da Longoburgo (o Bruno di Calabria, attivo a Padova), testo che invitava ad apprendere la medicina ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Anatomia
Giuseppe Ongaro
Anatomia
Anatomia animata
Le ricerche anatomiche del Cinquecento, sostituendo alle antiche conoscenze sulla struttura [...] (1533 ca.-1619), allievo e successore di Gabriele Falloppia (1523-1562), che occupò per cinquant'anni la cattedra di chirurgia e di anatomia nello Studio di Padova. Le sue opere biologiche furono pubblicate solo a partire dal 1600, nonostante le ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] supremazia, ed essi riattaccarono a Yajña la sua testa (ibidem, I, 17). Senz'altro erano numerose le situazioni in cui la chirurgia costituiva l'unica via di uscita, come le ferite in guerra, l'estrazione di frecce e altri corpi estranei, l'incisione ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] compatte senza bordo sono cobordanti se e solo se si ottengono una dall'altra tramite un numero finito di chirurgie.
Sviluppi nella teoria dei processi stocastici. Appare il libro del matematico sovietico Anatoli V. Skorokhod sui processi stocastici ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] USA solo nel 1962. Al fine di ridurre il costo di vendita, Sabin non brevetterà il suo vaccino.
Il primo documentato cambiamento chirurgico di sesso. Ha luogo in una clinica danese e trasforma in donna George W. Jorgensen jr (che prenderà il nome di ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] da Ya῾aqōv ha-Lēwī nel 1297 di Ma᾽mar hā-῾ayn mi-mele᾽ket ha-yād niqrā᾽ Mûsî (Trattato sull'occhio dalla Chirurgia di Mesue), della quale non conosciamo la fonte araba, e un codice della versione arabo-ebraica del Kitāb al-Muntaḫab fī ῾ilāǧ amrāḍ ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Medicina e societa
William F. Bynum
Medicina e società
La medicina è "una scienza sociale, e la politica non è altro che medicina su vasta scala", scriveva Rudolf Virchow [...] secolo. La legge del 10 marzo 1803 creò due ordini di medici, quelli che avevano conseguito una laurea in medicina o chirurgia presso una scuola medica, e quelli con una preparazione di tipo più pratico, gli officiers de sainté, destinati alle aree ...
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chirurgo
s. m. (f. -a) [dal lat. tardo chirurgus, gr. χειρουργός; v. chirurgia] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Medico specialista in chirurgia; in senso stretto, chi, laureato in medicina e chirurgia, ha ottenuto la specializzazione chirurgica...
chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...