ANGUILLAIA, Ciacco dell'
Mario Marti
Di questo rimatore (sec. XIII) sembra non possa dirsi altro, di sicuro, se non che egli fosse fiorentino. Lo attestano l'ottimo cod. Vat.3793 (e in esso si legge, [...] della Divina Commedia, in Nuova Apitologia, XXXVI, fasc. 711 (1° ag. 1901), pp. 427-440; P. Savj-Lopez, La villanella di Ciacco, in Miscell. di studi critici edita in onore di A. Graf, Bergamo 1903, pp. 385-391 (poi col titolo di Mistica Profana nel ...
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Poeta fiorentino del sec. 13º, che non pare identificabile col Ciacco ricordato da Dante (Inf., VI) e dal Boccaccio (Decam., IX 8). Dei due componimenti a lui attribuiti (O gemma leziosa e Part 'io mi [...] cavalcava) soltanto il primo può essere attribuito con certezza a Ciacco: si tratta di un contrasto a lieto fine tra un giovane amante e una "villanella", da avvicinarsi al genere delle pastorelle. ...
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Famiglia aretina, discendente, secondo la tradizione, da un Tenzone da Colle. Il suo primo personaggio storicamente accertato è Aldobrando, signore di Casale (1110). La fortezza di Pietramala (tra Arezzo [...] e Anghiari) fu il centro della potenza di questa famiglia, che raggiunse il suo culmine agli inizî del sec. 14º con i fratelli Guido (v.) e Pietro (v.). Di un Guccio o Ciacco Tarlati, zio di Guido, parla Dante (Purg. VI, 15). ...
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ABATI, Ciolo
Arnaldo D'Addario
Figlio di Neri di Simone, si trova ricordato nelle fonti come appartenente ai Consigli del Comune fiorentino, tra il 1281 ed il 1285 e poi nel 1296. Ma è più noto attraverso [...] Cento Novelle Antiche (nov. LXXVIII) l'A. è rappresentato come un vecchietto goloso ed ingordo, parassita dello stampo di Ciacco, e così lo ricorda il Sacchetti (nov. LI). A lui molto probabilmente allude Dante nella Epistola all'amico fiorentino ...
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FIFANTI, Oderigo (Odarrigo, Oddo)
Massimo Tarassi
Figlio di Arrigo, nacque a Firenze probabilmente verso la fine del XII secolo, da un ceppo familiare di origine signorile che proprio in quel tempo si [...] defunti del giorno 29 novembre.
Secondo il commentatore Benvenuto da Imola a lui si riferisce Dante quando chiede a Ciacco quale sia stata la destinazione nell'aldilà, insieme con altri eminenti capiparte fiorentini, di un certo Arrigo ricevendone la ...
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FRUGONI, Carlo Innocenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Genova il 21 nov. 1692 da Giovan Stefano e da Camilla Isola, entrambi patrizi genovesi.
La famiglia, come era peraltro consentito alla nobiltà [...] Ciaccheide, composizione di incredibile oscenità e sconcezza che fece la delizia dei salotti e provocò le furie del Mazza (ser Ciacco), scabrosa al punto da venir pubblicata solo nel 1768, anonima e con la falsa indicazione di Danzica.
Don Filippo di ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] talvolta il dettato del commento incespica su personaggi che rivelano onomasticamente una consuetudine voluttuosa e inconfessabile (Ciacco Compoppista, Leccardo Grufoloni); talaltra l'esplicazione di un termine dà luogo a variazioni di questo genere ...
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ciacco
s. m. e agg. [prob. voce onomatopeica] (pl. -chi), ant. – 1. s. m. Porco, maiale: vile, Degno di star col c. nel porcile! (Pulci); or siedi, E scaccia dal palagio i cani e i ciacchi (Pindemonte). Che da ciacco in questo sign. venga...
ciacche
(o ciàcch 〈čak〉). – Voce imitativa dello sciacquio del mare, o del suono che si produce schiacciando qualche cosa o battendo su qualche cosa di molle.