MATURINO da Firenze
Valerio Da Gai
MATURINO da Firenze. – Nacque a Firenze, probabilmente nel 1489.
La data di nascita è ricordata da Nicolò Pio e trova parziale conferma in Vasari. Questi sembra sottintendere [...] ciascuno la mano, di componimenti, d’aria e di maniera» (p. 143), venendo così drasticamente a svuotare l’identità artistica di M. e il suo si spostò quindi a Roma probabilmente nel secondo decennio del Cinquecento, dove ebbe modo di approfondire la ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] Prato, che considerò il suo vero maestro.
Iniziò a lavorare come impiegato nell pure discostandosene nelle modalità ("ciascuno poi di questi sopraddetti trasse modo implacabile da G. Baretti nella Frusta letteraria del 1° genn. 1764 (vedi l'edizione a ...
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CALASSO, Francesco
Ennio Cortese
Nato a Lecce il 19 luglio 1904, da Vincenzo e da Adele Maria Longo, compì nella città natale gli studi secondari classici e a Roma quelli di giurisprudenza. Conseguita [...] collegato com'è alla realtà e alle esigenze proprie di ciascuno, è infine il tema di Citramontani, ultramontani scritto nel corollario del suo ancoramento alle esigenze concrete di una società. In modo da fornire un correttivo a quell'aspirazione ...
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CALLIDO, Gaetano (Antonio)
Oscar Mischiati
Nacque ad Este (Padova) il 14 genn. 1727 da Agostino e Veneranda Tagliapietra. Non si sa da chi abbia appreso i primi elementi dell'arte organaria: giunse a [...] modo la soppressione delle corporazioni religiose decretata dal governo napoleonico, non sembrano aver influito gran che sul suo lavoro, che continuò a bassi e soprani, ma secondo la tradizione ciascuno di essi comprende entrambe le tessiture, ad ...
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PAOLO Veneto
Alessandro D. Conti
PAOLO Veneto (Paolo Nicoletti). – Paolo (Ordine degli eremitani di Sant’Agostino), figlio di Nicoletto Antonio da Venezia e di una donna Elena, di cui si ignora il casato, [...] come indicato nel suo testamento). Nell’agosto del 1390 venne inviato a Oxford, nello univocità dell’ente, intesa in senso lato, nel modo già chiarito da Duns Scoto (In Met., IV, d’Alessandria e Walter Burley, ciascuno fautore di una peculiare forma ...
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CONFORTO, Fabio
Francesco Saverio Rossi
Nato a Trieste nel 1909 da Ruggero e Irene Vascotto, quando la città era ancora parte integrante dell'Impero austro-ungarico, visse gli anni dell'infanzia, a [...] suo ingegno. A Roma si laureò a pieni voti il 3 luglio 1931.
Da allora ebbe inizio la sua carriera di scienziato, cominciata dapprima come vincitore di una borsa di studio a Gottinga in Germania, dove ebbe modo , dando in ciascuno di essi contributi ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] carico di drammi e incomprensioni; pose quindi in modo diretto ai propri colleghi la questione di dove aciascuno di quegli elementi della essenza del matrimonio» (Ius Canonicum, XXVII (1987), 54, pp. 535-555).
Dopo l’approvazione del Codex il suo ...
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DE FINETTI, Bruno
Giorgio Israel
Nacque a Innsbruck (Austria) il 13 giugno 1906 da Gualtiero e da Elvira Menestrina. italiani di cittadinanza austriaca. Si iscrisse nel 1923 al Politecnico di Milano, [...] o indifferente) si verifichi. In tal modo, la probabilità che viene attribuita al verificarsì e li si ritiene egualmente probabili, ciascuno ha probabilità m/n e che, riunendo a Roma presso la stessa facoltà nel 1954 (Roma 1959).
Il suo interesse a ...
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CAPPONI, Nicola, detto Cola Montano
Paolo Orvieto
Nacque nella prima metà del secolo XV a Gaggio della Montagna nel Bolognese, donde il nome Montano; il padre aveva nome Morello. Nulla sappiamo della [...] motivi; ma forse ciascuno dei due cercava, a scapito dell'altro, di a Firenze nel 1481 davanti ai giudici, come giustificazione del suo operato antifiorentino, poco prima della condanna a morte. In essa il C. espose con numerosi particolari e in modo ...
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INGHIRAMI, Gimignano
Isabella Gagliardi
Nacque a Prato nel 1370 da Niccolò di Tedaldo, notaio appartenente al ramo pratese di un'antica famiglia di origine volterrana.
L'I. proveniva da una schiatta [...] 28 agosto redigeva un inventario dei propri beni, dove, accanto a qualche abito e paramento, l'I. enumerava i codici cognoscere non modo nobis veteri tanto rettamente giudicava, che ciascuno volentieri rimetteva ogni causa al suo giudizio" (p. 125 ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...