LICINIO, Giulio
Luca Bortolotti
Nacque a Venezia nel 1527, figlio di Arrigo e Agnese. Il padre fu pittore, ma di qualità sicuramente molto modesta se per tutta la vita operò come assistente nella bottega [...] in modo convincente nel a una sorta di inattesa investitura del L., non ancora trentenne, al ruolo di promessa nel ricchissimo scenario artistico lagunare.
Furono sette i pittori coinvolti nell'impresa, ciascuno II decise, a nome suo e degli eredi ...
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CRETI, Donato
David Miller
Nacque a Cremona il 24 febbr. 1671 da Giuseppe e da Anna Caffi, sorella dei pittori Ludovico e Francesco e quindi cognata di Margherita Caffi.
Giuseppe (Gioseffo) nacque nel [...] 1967, fig. 8), la prima opera che rivela appieno il suo genio particolare è l'Adorazione dei Magi (Roma, Gall. naz meticoloso modo di dipingere del C. era particolarmente adatto a pitture rappresentassero ciascuno una tomba allegorica dedicata a un ...
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CAVAZZONI, Girolamo (Girolamo da Urbino, Girolamo da Bologna)
Oscar Mischiati
Figlio di Marc'Antonio, fu attivo dal 1540 al 1577 come organista e compositore: non si sa con esattezza dove e quando sia [...] svolgenti ciascuna in modo di cantus firmus; ciò anche in relazione alla natura dell'organo italiano rinascimentale che, con il suo manuale unico, non era concepito per isolare e mettere timbricamente in risalto una singola voce, ma semmai idoneo a ...
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LEONARDO Murialdo, santo
Giovenale Dotta
Nacque a Torino il 26 ott. 1828 da Leonardo Franchino, agente di cambio e sensale di commercio, e da Teresa Rho. Con il fratello maggiore Ernesto, trascorse [...] 1851, L. intraprese il suo apostolato nei primi oratori torinesi, consistevano nello stare in mezzo ai ragazzi, "facendosi aciascuno di essi amico, fratello e padre" (Regolamento della anche fra gli educatori, in modo che fosse più facile attuare e ...
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BESTA, Enrico
Carlo Guido Mor
Nato a Tresivio (Sondrio) il 30 giugno 1874, da Carlo e da Francesca Guicciardi (entrambi appartenenti alla vecchia nobiltà capitaneale di Valtellina), rimase presto orfano [...] da intendersi, però, in modo diverso da quanto l'intende Vano problema era di sapere quanto ciascuno di questi ordinamenti giuridici aveva per il XL anno del suo insegnamento,Milano 1939, cui si rimanda. Posteriormente a tale data: Storia del diritto ...
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RICCARDO da Saliceto
Manlio Bellomo
RICCARDO da Saliceto. – Nato a Bologna verso il 1310, era figlio di Pietro di Bencivenne e sposò Cola Albiroli.
Ebbe due fratelli, Iacopo e Bencivenne. Quest’ultimo [...] modo inusuale per l’intero Corpus iuris civilis, con un’esorbitante retribuzione annua di 800 fiorini d’oro a fronte dei 300 di Baldo degli Ubaldi e dei 25 di un dottore di medicina. Ma per il suo trasferimento a e ciascuno appartiene a categorie che ...
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CALLIERGI (Callergi), Zaccaria
Elpidio Mioni
Nato nella città cretese di Retinino non più tardi del 1473, poteva vantare la discendenza dalla dinastia imperiale di Bisanzio, fatto questo che giustifica [...] quale sia stato il contributo scientifico dato all'opera da ciascuno di questi tre cretesi. Il Vlasto era un erudito commerciante della Neakademia ed in particolare modo il suo capo e guida".
Nel 1509 il C. ricomparve a Venezia per ridare vita alla ...
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DURANTE, Castore
Tiziana Pesenti
Nacque nel 1529 a Gualdo Tadino (Perugia) dal giureconsulto e letterato Giovanni Diletto e da Gerolama.
Studiò medicina a Perugia e vi si laureò prima del 1567. La sua [...] nel quale si dà il modo di conservar la sanità et specie, indicando di ciascuno, per rubriche, nell'Herbario citaancora un suo "trattato della peste di C. D. e della sua famiglia, Viterbo 1968; A. Pazzini, Storia dell'arte sanitaria, I, Roma 1973, pp ...
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SFORZA, Guido Ascanio
Massimo Carlo Giannini
– Nacque il 25 novembre 1518 a Parma, figlio primogenito di Bosio II, conte di Santa Fiora, e di Costanza Farnese, figlia naturale del cardinale Alessandro [...] e le ragioni sulle eredità dei genitori, ciascuno ottenendo in cambio un feudo o un dividere in alcun modo il potere con Alfonso Carafa, questi fu costretto «a cedere in mano , esso camerlego administri l’ufficio suo solo com’è solito, et poi ...
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ZANE, Lorenzo (Laurentius Zannius)
Guido De Blasi
Nacque a Venezia nella seconda metà del 1428 da Paolo, appartenente a una famiglia del patriziato della Serenissima, e da Lucia Condulmer (detta anche [...] diverse per ciascuno).
Trasferitosi a Roma, Zane non fu più riabilitato dalla Repubblica, nonostante i ripetuti interventi in suo favore attenzione alle ricchezze terrene. Si legò in modo strettissimo al potere pontificio e al doppiogiochismo della ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...