DAMEAS (Δαμέας, Demeas)
L. Guerrini
2°. - Scultore originario di Kleitor (Arcadia), attivo ad Argo alla fine del V sec., scolaro di Policleto (Plin., Nat. hist., xxxiv, 5o). Collaborò all'erezione del [...] dando la notizia, lo cita come autore delle statue di Artemide, Posidone e Lisandro. La statua di Lisandro è menzionata anche da Cicerone (De divin., i, 34). A Delfi, sulla terrazza del tempio di Apollo, si è trovata una base che reggeva la statua di ...
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HONOS
G. Scichilone
Personificazione divinizzata dell'Onore - forse specificamente dell'Onore militare - ebbe nel mondo romano un intenso culto fin dall'età repubblicana, almeno dal III sec. a. C. in [...] , che in quelle monumentali. La più antica sede del culto di H. in Roma fu il tempio extra portam Collinam ricordato da Cicerone (De Zeg., ii, 58) e costruito probabilmente nei primi decennî del III sec. a. C., al quale se ne aggiunge un secondo ...
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CLAUDIO MARCELLO, Marco (M. Claudius Marcellus)
A. Longo
Generale romano dell'epoca della seconda guerra punica.
Nel 222, a Clastidium, vinse i Galli Boi e Insubri, nel 212 conquistò Siracusa. Perì nel [...] probabile che di un uomo così importante nella storia di Roma esistessero statue e busti nell'Urbe. Sappiamo, rispettivamente da Cicerone e da Plutarco, di sue statue a Siracusa e a Lindo.
Il suo ritratto ci è tramandato dalla moneta coniata ...
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DURIDE di Samo (Δοῦρις ὁ Σάμιος )
Red.
Storico greco, nato fuori di Samo verso il 349 a. C. Fu con il fratello Linceo alla scuola di Teofrasto in Atene. Tornato a Samo ne divenne tiranno. Era ancor vivo [...] di Samo, una storia di Agatocle di Siracusa, e soprattutto le ῾Ιστορίαι citate come ῾Ελληνικά e Μακεδονικά. Mentre Cicerone lo dice in historia diligens, Plutarco, che pure lo usa largamente, lo giudica poco veritiero. Scrisse anche sulla tragedia ...
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UTILITAS
G. Becatti
¿ W. Koehler
1. Termine critico. - È una qualità che i Romani vogliono trovare associata alla bellezza nelle varie manifestazioni artistiche, poiché l'arte per l'arte è in teoria [...] l'architettura, in cui si vede realizzata questa unione di utilitas e di decor. Utilità e dignità, necessità e bellezza riconosce Cicerone nei colonnati e nei frontoni (De oratore, iii, 46, 180), e l'utilità e la bellezza sono ugualmente i concetti ...
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Vedi FORMIA dell'anno: 1960 - 1994
FORMIA (Formiae)
M. Napoli
Città del litorale tirrenico situata nel golfo di Gaeta, legata nei ricordi mitici ai viaggi di Enea e degli Argonauti.
Non abbiamo nessuna [...] circa il 20 a. C., ma dalla diversa articolazione delle celle interne.
Il sepolcro sull'Appia, verso F., detto comunemente Tomba di Cicerone, è un colombario di età augustea che non può riferirsi al grande oratore.
Bibl.: C. I. L., X, pp. 610 ss.; E ...
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Vedi HERMODOROS dell'anno: 1961 - 1995
HERMODOROS (῾Ερμόδωρος)
M. B. Marzani
Architetto greco, di Salamina, attivo in Roma.
Da Cornelio Nepote (fr. 13 Halm, da Prisciano) sappiamo che egli aveva costruito [...] e i due colonnati che cingevano i due templi; questi erano i primi templi in marmo di Roma (Vell., i, 11, 5). Cicerone nel De oratore (i, 62), in relazione alla eloquente difesa dell'architetto Philon per l'esecuzione del suo Armamentarium, parla di ...
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EFESTO ("Εϕαιστος)
P. E. Arias*
Divinità greca, di origine molto probabilmente licia, e ad ogni modo asiatica, strettamente legata, sia in Asia Minore che in Grecia, col fuoco della terra: considerato [...] di culto dell' Hephaistieion di Atene; la statua di E. era opera dello scultore Alkamenes, e la lieve deformità del dio, dice Cicerone (De nat. deor., 1, 30) non urtava la vista; ciò che è confermato anche da Valerio Massimo (viii, ii, ext. 3). Si ...
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SEVERO, Stile
L. Vlad Borrelli
Viene così designato lo stile di quella generazione di artisti operanti in Grecia tra il 480 e il 450 a. C.; è chiamato anche stile di transizione poiché si pone, intermedio [...] una libera traduzione degli aggettivi con i quali venivano definiti dalle fonti gli artisti di quest'epoca (in Cicerone, Plinio, Quintiliano, Luciano: durus, rigidus, austerus; in Dionigi d'Alicarnasso, De compositione verborum, 22: αὐστηρὸς ἀρμονία ...
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VARRONE (Marcus Terentius Varro)
S. Ferri
Fecondissimo scrittore latino, originario di Rieti (116-27 a. C.). aveva già compiuto 490 libri, come ci dice Gellio, quando arrivò all'età di 78 anni; le sue [...] verso il 39 a. C., probabilmente a somiglianza e a complemento di altra simile opera pubblicata da Pomponio Attico, l'amico di Cicerone (109-31 a. C.). Sono note le commosse parole di Plinio (Nat. hist., xxxv, 11): "che sia stato fervido l'amore per ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...