Petrarca, Francesco
Achille Tartaro
Il trionfo della poesia amorosa
La grandezza di Francesco Petrarca, poeta italiano del 14° secolo, si affermò presto, e non solo nell’ambito della poesia. Già i contemporanei [...] papa, che lo inviò di nuovo a Napoli da re Roberto. Durante un viaggio a Verona la scoperta di importanti testi di Cicerone (tra cui i primi sedici libri delle Epistole ad Attico) consolidò la sua fama in Europa. Nel 1347 fu attratto dal tentativo ...
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BOCCHI, Achille
Antonio Rotondò
Nacque a Bologna nel 1488 da Giulio e da Costanza Zambeccari. Il padre, discendente da antico casato, che sin dal sec. XIV aveva dato maestri di diritto allo Studio e [...] stampe opere inedite del Pio, che egli affermava trovarsi presso di sé.
Alla Apologia unì la traduzione della vita di Cicerone di Plutarco. Dalla dedicatoria di questa al vescovo Achille Grassi sembra doversi dedurre che a quella data ne aveva già ...
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SCIFONI, Felice
Guido Mazzoni
Uomo politico e letterato, nato il 21 settembre 1802 a Roma, dove morì il 6 febbraio 1883. Ardente e illibato patriota (come tra il resto attesta la dedica che Carlo Rusconi [...] , Pandolfo Collennuccio, diede favorevole giudizio il Tommaseo: piacque la traduzione, con note, di Lelio o Della Amicizia di Cicerone (Prato 1838). Tra le opere di compilazione è anche una Storia dell'Italia antica fino alla fine della Repubblica ...
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BORGARUCCI
Luigi Firpo
Famiglia distintasi nel sec. XVI con vari personaggi, originaria di Canziano in Umbria, già castello di Gubbio, ma appartenente al ducato d'Urbino. Negli anni fra il 1520 e il [...] cagion di peste (Firenze 1578).
Le opere tradotte o curate dal B., tutte impresse a Venezia sono: M. T. Cicerone, Sententiae insigniores (1565); G. Falloppia (pseud.), Secreti diversi e miracolosi (1565); L. Bigi, Domenicale (1568); Tommaso da Kempis ...
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AVERANI, Benedetto
Nicola Carranza
Nacque a Firenze il 19 luglio 1645, fratello maggiore di Giuseppe, celebre giureconsulto, autore di una sua biografia (in B. A., Opera Latina, I, Florentiae 1717, [...] Giuseppe, contengono (voll. I e II) le dissertazioni sull'Antologia, sull'eloquenza greca e romana, su Euripide, Tucidide, Livio, Virgilio e Cicerone e (vol. III) le sue lettere a L. Adriani, V. Aulla, E. Noris, A. M. Salvini, E. Newton, i Carmina ...
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Retore e storico latino (n. Cordova metà del sec. 1º a. C. - m. 37 d. C. circa). Recatosi in giovinezza a Roma, manifestò subito la sua inclinazione agli studî retorici, sebbene egli stesso non abbia mai [...] un libro di declamationes d'argomento storico o mitologico, intitolata Suasoriae (ne manca l'inizio); in essa S. giudicava Cicerone il più grande oratore romano. Le opere di S., con gli argomenti fittizî e immaginarî trattati, sono la dimostrazione ...
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CAPPONI, Lodovico
Franco Angiolini
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Spirito (gonfalone della Scala), il 19 marzo 1534 da Lodovico di Gino di Lodovico e da Caterina di Girolamo Ridolfi. Ultimo di [...] figlio del noto umanista Filippo, rinomato maestro di grammatica, e collaboratore di P. Vettori nell'edizione delle opere di Cicerone. Questi aveva tra i suoi scolari il fior fiore della cittadinanza fiorentina ed alcuni di essi si ritroveranno tra i ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] e frastiche. Così nella Retorica a Gaio Erennio (opera del I sec. a.C. di autore ignoto, il cosiddetto Pseudo-Cicerone) essa è definita come quella figura che combina idee contrarie (con esempi come: «Ti mostri placabile ai nemici, agli amici ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] lucida e penetrante. L. è autore del De rerum natura, a noi giunto nella forma che, a quanto pare, gli dette Cicerone quando alla morte del poeta ebbe tra le mani il manoscritto (compiuto ma non limato) e lo rivide rapidamente per la pubblicazione ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] essere vir bonus dicendi peritus) e con la dottrina stoica. E l'influsso della dottrina stoica, attraverso le opere di Cicerone e di Seneca e anche lo studio degli stoici antichi, si ravvisa in molti particolari del trattato che rispondeva appieno ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...