GIRALDI, Giovan Battista (Cinzio Giovan Battista)
Simona Foà
Nacque a Ferrara nel novembre del 1504 da Cristoforo, proveniente da una famiglia ferrarese che vantava remote origini fiorentine; la madre [...] (la lettera a Bernardo Tasso è ibid., II, ibid. 1970, pp. 453-476). La prolusione ferrarese sul De natura deorum di Cicerone è edita in L. Dondoni, Una pagina inedita di filologia umanistica: la "Praelectio in de natura deorum Ciceronis libros" di G ...
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PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] civile di Palmieri, che rievoca due luoghi fondamentali del rapporto tra cultura classica e impegno civile: il Somnium Scipionis di Cicerone e il mito di Er di Platone.
Negli stessi anni in cui lavorò alla Vita civile, Palmieri si dedicò alla ...
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GREATTI, Giuseppe
Gilda P. Mantovani
Nacque a Pasian Schiavonesco (ora Basiliano), presso Udine, il 3 genn. 1758, da Felice e Giuseppina Romano. Di famiglia borghese (numerosi, dal XVII al XIX secolo, [...] Notizie giornaliere del segretario G. Gennari e nel lusinghiero resoconto di Cesarotti del suo Esame critico della vita di Cicerone scritta da Plutarco, letto nel gennaio 1791 (Saggi scientifici e letterari dell'Accademia di Padova, III, 2, Padova ...
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DELLA LUNA, Niccolò
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 22 marzo 1410 da Francesco di Pierozzo e da Alessandra di Filippo di Leonardo Strozzi.
Ebbe sei fratelli: due a lui maggiori d'età, Pierozzo e Giovanni; [...] " di Sesto Pitagorico e di Aurelio Agostino, e dice che egli si sforzerà di imitare questi scrittori secondo l'usanza di Cicerone "qui semper graecis latina coniunxit".
Pur tanto impegnato nello studio della cultura classica latina e greca, il D. non ...
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CARLI PICCOLOMINI, Bartolomeo
Valerio Marchetti
Rita Belladonna
- Nato a Siena nell'anno 1503 (l'atto di battesimo è del 1ºmaggio) da una famiglia di "grandi", il ramo Carli dei Piccolomini, era figlio [...] concetto di simulazione o nicodemismo religioso facendo intravvedere un'originale e demitizzante formulazione politica); vari volgarizzamenti di Cicerone: un adattamento incompleto del ProMilone e uno completo del ProLigario oltre a un Parlamento di ...
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ARATO (῎Αρατος, Arātus)
G. Becatti
Letterato e filosofo nato forse a Tarso, ma cittadino di Soli in Cilicia, dove morì versò la metà del sec. III a. C. e dove gli fu eretto un monumento, ricordato da [...] raffigurazione della mano emergente dal mantello nel tipo con la barba lunga sulla moneta, che potrebbe richiamare la descrizione che Cicerone (De fin., ii, 11, 39) dà della statua di Crisippo seduto porrecta manu nel Ceramico di Atene, a cui si ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] - il F. spiega che le ragioni che lo hanno spinto a comporre tale prontuario, modellato su uno analogo di Cicerone, stanno nella sua volontà di facilitare lo studio della lingua latina attraverso sintetiche definizioni dei lessici, e in particolare ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] i pensatori classici: Platone, destinato a costituire un riferimento costante della speculazione graviniana, Aristotele, Cicerone; e gli storici: Polibio, Plutarco, Dionigi d'Alicarnasso, Livio, Tacito. Momento fondamentale della formazione ...
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COLLURAFI, Antonino
Gino Benzoni
Figlio di Sebastiano, nacque nel 1585 a Librizzi, minuscolo centro della sottointendenza di Patti (prov. Messina), in una famiglia - quella dei Collura, il cui cognome [...] dei frutti dell'insegnamento di Collurafi. Memore di questo, Loredan, oltre a lodarlo nell'epistolario, gli dedica il Cicerone dolente e uno dei suoi Scherzi geniali.
Pure il C., d'altronde, è presente nell'affollato palcoscenico della pubblicistica ...
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LAMOLA, Giovanni
Guido Arbizzoni
Nacque a Bologna o nel contado bolognese presumibilmente intorno al 1405. Fantuzzi ipotizza che fosse figlio di un Bernardo, lettore di decretali nello Studio bolognese, [...] sono perduti, come le trascrizioni del L.; una copia, peraltro contaminata, dell'apografo del L. del codice ciceroniano è nel ms. B.2 della Cornell University Library di Ithaca, NY.
Nella lettera con la quale accompagnava l'invio a Guarino, il ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...