DE STEFANI, Vincenzo
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Verona il 6 marzo 1859 da Stefano e da Caterina Brizio. Compiuti gli studi classici, fu poi allievo di Napoleone Nani, all'accademia Cignaroli [...] . Venne quindi l'affermazione alla Esposizione nazionale di Venezia (1887) con Meriggio, Convalescenza e Nel tempo delle cicale.
Pittore eclettico, il D. passò con disinvoltura dal ritratto al paesaggio, dal quadro drammatico ed episodico a quello ...
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Lorenzo il Magnifico
Massimo L. Salvadori
Principe e poeta nella Firenze rinascimentale
Appartenente alla potente dinastia dei Medici, Lorenzo fu uno dei maggiori esponenti del Rinascimento italiano. [...] non meno che il latino, la lingua dei dotti.«Donne, siam, come vedete,giovanette vaghe e liete.Noi ci andiam dando diletto,come s’usa il carnasciale:l’altrui bene hanno in dispettogl’invidiosi e le cicale»(da Canti carnascialeschi, Canzona delle ...
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BELTRAMI, Giovanni
Elda Fezzi
Nacque a Milano il 26 febbr. 1860. Nel 1878 si iscrisse all'Accademia di Brera, dove, dopo essere stato discepolo di R. Casnedi e di B. Giuliano, divenne dal 1881 scolaro [...] 1905, il B. espose alcuni esemplari di vetrate decorate con soggetti tratti dalla natura con vivo gusto cromatico, come Le due cicale, Il tacchino, Vecchio parco, ecc. Intanto le vetrate della ditta Beltrami e C. ornavano a poco a poco le chiese di ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] di scirocco», «alide ali dell’aria» (alide «aride»), «lancia a terra una tromba di schiume intorte», «tremuli scricchi / di cicale dai calvi picchi».
Soprattutto nelle sezione dei cosiddetti ossi brevi si fa denso il lavoro di mistione tra vocaboli ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] l’inclusione di forme idiomatiche da un lato di tradizione comica dall’altro riprese direttamente dal parlato: cicale («chiacchieroni»), cilecca, stare freschi, fare dei pentolini («pentirsi»), porre in sodo («decidere»), ecc.
Sintatticamente domina ...
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GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] in versi.
Nel 1914, allo scoppio della guerra, il G. stese tre prose che ne rappresentano una prima interpretazione: Le cicale sotto lo scroscio, nella Donna del 5 ottobre, dove si riflette sul rapporto poesia-guerra; La belva bionda, sempre nella ...
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cicala
(ant. cicada) s. f. [lat. tardo cicala, class. cicada]. – 1. Insetto della famiglia cicadidi (Lyristes plebejus), lungo circa 30 mm, di colore nero con macchie gialle, e ali trasparenti con nervature gialle, che presenta una vita ninfale...