Tipografo (n. Caneto seconda metà sec. 15º) a Venezia; autore (1490-1500 circa) di settanta edizioni, tra le quali il De oratore di Cicerone col commento di Ognibene Leoniceno (1494). Si conoscono sue [...] stampe sino al 1526. Furono tipografi anche Donino, detto Mantovano, di cui si conoscono quattro edizioni (1503-05), e Aurelio, di cui si conoscono circa ottanta edizioni (1531-61) ...
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Editore e tipografo (San Severo 1450 - Milano 1522); attivo a Milano dal 1491, pubblicò numerose edizioni soprattutto di classici, valendosi dell'opera dei fratelli Le Signerre (Cicerone, 1498-99), di [...] U. Scinzenzeler (Livio, 1495), di Ambrogio di Caponago dal 1498 al 1500 (Statuti di Milano, Terenzio, Claudiano), dei fratelli De Lignano (Patria historia, figurata, di Bernardino Corio, 1503). Tra le ...
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Stampatore (n. Ratisbona, sec. 15º), attivo in Italia. Nel 1470 a Venezia, tra i primi a esercitarvi l'arte della stampa, diede il De oratore di Cicerone, cui seguirono diverse edizioni di classici e il [...] Decamerone (1471). Nel 1473 V. era a Milano, associato con lo stampatore Filippo Lavagna e l'umanista Cola Montano (prima opera con la sottoscrizione di V. il De officiis di s. Ambrogio, 1474). A Milano, ...
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Tipografo tedesco (sec. 15º); lavorò anche a Napoli. Il suo primo prodotto è il Sacramentale Neapolitanum di Stefano da Gaeta (1475); nel 1476 pubblicò la Rhetorica di Cicerone e il De rebus ecclesiae [...] non alienandis di A. Barbazza. Altre cinque sue opere sono senza data; a Gaeta stampò (1488) i Dialoghi di s. Gregorio ...
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Letterato romano (109-32 a. C.); di nobile famiglia, seguace della filosofia epicurea, visse ad Atene dall'87 al 65: nelle guerre civili si mantenne neutrale; accrebbe le ricchezze ereditate col commercio [...] perduto, raccolta di notizie sugli avvenimenti di Roma dalla fondazione ai suoi tempi, e in greco un libro sul consolato di Cicerone. Fu il primo dei grandi editori romani e pubblicò libri latini e greci; particolarmente, dal 45 in poi, le opere di ...
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Tipografo (n. Magonza, metà circa del sec. 15º - m. forse Lione 1522 circa); a Foligno, socio di Emiliano degli Orfini, stampò (1470) il De bello italico adversus Gothos di L. Bruni, poi le Epistulae ad [...] familiares di Cicerone, e infine (1472), per la prima volta, la Divina Commedia con la collaborazione di Evangelista Angelini di Trevi. Lavorò poi in Germania e in Francia. ...
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Giornalista italiano (Firenze 1881 - Roma 1957). Redattore per molti anni della Tribuna, diresse poi (1925) la Gazzetta del popolo, il Corriere della sera (1927), quindi (1932-43) La Nazione di Firenze. [...] Studioso di storia antica, pubblicò varî volumi interessanti e vivaci (Cicerone e il suo dramma politico, 1932; Cleopatra contro Roma, 1939; ecc.). ...
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Tipografo (n. Magonza - m. Roma 1477), operaio di I. Fust e di P. Schoeffer. Dopo l'assedio di Magonza (1462) venne in Italia, e per invito forse del cardinale Giovanni Torquemada si stabilì a Subiaco, [...] Roma (1467), i due tipografi si stabilirono in casa Massimo e pubblicarono (sett. 1467 circa) le Epistulae ad familiares di Cicerone, e in seguito (1468-73) una serie di classici italiani e il commento biblico di Niccolò di Lira (1471-72). Scioltasi ...
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Paleografia
Manoscritto di papiro o pergamena, di epoca antica o medievale, il cui testo originario (scriptio inferior) sia stato cancellato mediante lavaggio e raschiatura e sostituito con altro (scriptio [...] scrittoria, preziosa per la sua rarità o difficoltà di produzione, già ricordato in età classica, per il papiro, da Catullo, Cicerone, Plutarco e nel Digesto, si diffuse fra 8° e 9° sec. in centri scrittori europei dove furono ‘riscritti’ codici ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...