BONCIARI (Bonciario, Bonciarius), Marco Antonio
Renzo Negri
Nacque ad Antria, castello del contado di Perugia, il 9 febbr. 1555 da Mario (o Mariotto) e da Francesca di Massolo Puracci. Quantunque di [...] con gli emuli, fino alla morte, sopravvenuta a Perugia il 9 genn. 1616. G. B. Artemio recitò l'orazione funebre.
Ciceroniano convinto (al punto di mettere nomi tulliani alla servitù) in anni nei quali il mito del latino andava declinando, agguerrito ...
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COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] antiquaria proprie del maestro, dal quale lo distaccavano la scarsa conoscenza del greco e un gusto più retorico, in senso ciceroniano, della forma. Del legame che serbò col maestro e dell'opinione che quest'ultimo aveva del C. come emulo degli ...
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vecchiezza (vegliezza)
Emilio Pasquini
1. ‛ Vecchiezza ', già attestato nel Duecento (Albertano volgare), non soffre in antico (e in D. stesso) la concorrenza di ‛ vecchiaia ', che l'ha poi soppiantato [...] Per giunta, con supplemento di rarità, vi serve a tradurre - come ‛ vecchiezza ', ma in rapporto a opera di Aristotele - il titolo del De Senectute ciceroniano: così in II VIII 9 questo par volere Tullio, spezialmente in quello libello de la Vegliea. ...
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SALUTATI, Lino Coluccio di Piero
Enrico Carrara
Umanista nato a Stignano in Valdinivole il 16 febbraio 1331, morto a Firenze il 4 maggio 1406. Di pochi mesi, fu tratto per le vie dell'esilio a raggiungere [...] non solo sostituiscono al barbarico stile cancelleresco sino allora usato un latino copioso e dignitoso (se non proprio ciceroniano), ma dànno eloquente accento agli alti ideali di libertà politica, di avversione al principato, d'indipendenza e quasi ...
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Nacque a Firenze nel 1429 di nobilissima famiglia (era figlio di Neri e di Lena Strozzi). Si dedicò presto agli studi di filosofia, grammatica e retorica sotto frate Angelo da Lecco, Iacopo Ammannati, [...] di manifestare le sue qualità di uomo colto, di abile diplomatico, di oratore sobrio, dotto, sagace ed esperto del latino ciceroniano e del volgare classicamente sostenuto. La più famosa delle sue orazioni è quella per l'elezione dl Sisto IV. Morì a ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Palestrina
Nadia Agnoli
Palestrina
Antica città del Lazio (lat. Praeneste) alle pendici del monte Ginestro, propaggine dei Monti Prenestini.
Le [...] un tempio più antico dedicato alla divinità. La testimonianza principale sull’origine del culto è costituita da un celebre passo ciceroniano (Div., II, 41, 85-86) dove si narra che un nobile prenestino, Numerio Suffucio, fu indotto da sogni frequenti ...
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studio
Luigi Blasucci
La parola è adoperata solo nel Convivio e nella Commedia, con larga prevalenza nel primo (ventisei volte su trenta occorrenze complessive). La ragione di ciò è da ricercarsi principalmente [...] ... E questo medesimo studio è stato mio... Per che uno medesimo studio è stato lo suo e 'l mio, l'estensione del detto ciceroniano ai rapporti tra D. e il volgare porta a un allargamento semantico di s. nel senso di " intendimento " o anche " cura ...
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negligenza (negghienza)
Antonietta Bufano
L'accezione piuttosto generica di " trascuratezza " (che però porta a gravi conseguenze: pericolosissima negligenza la definisce infatti D.) si adatta al termine [...] sapere quello che li altri sentono di lui, non solamente è di persona arrogante, ma dissoluta, esplicita traduzione del ciceroniano " neglegere quid de se quisque sentiat, non solum arrogantis est, sed etiam omnino dissoluti " (Off. i XXVIII 99). Per ...
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RABIRIO, Gaio
Francesco Arnaldi
Il nome di R. ci è noto, si può dire soltanto attraverso un processo famoso, che fa parte di quel complesso di azioni rivoluzionarie che prepararono e fiancheggiarono [...] 1906, p. 150 segg.; Von der Mühl, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., Stoccarda 1914, I A, coll. 24-25; E. Ciaceri, Cicerone e i suoi tempi, I, Milano 1926, p. 214 segg., che, nella ricostruzione del processo, ritorna alla tradizione letteraria, cercando ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] di s. Agostino (p. 465); di Giustino, di cui collabora con Guarino al restauro del testo (p. 469); e infine del De legibus di Cicerone. Circa la menzione di Guarino di un "inauditum ... opus de Caesaribus" (Ep., I, p. 374), a lui segnalato da B., l ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...