Compilatore latino (4º-5º sec. d. C.) di un lessico geografico con notizie storiche e mitologiche sui luoghi ricordati da Virgilio, Lucano e in parte da Silio Italico e Ovidio; il titolo è Vibii Sequestris [...] de fluminibus fontibus lacubus nemoribus paludibus montibus gentibus per litteras; ma forse V. S. è uno pseud. attinto alla Pro Cluentio, 25, di Cicerone, o solo il Sequester è un'aggiunta fatta in ricordo del passo ciceroniano. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] solo come iniziale di alcuni nomi propri, come Kalendae, Kaeso) e il Q fu limitato all’impiego davanti a u seguito da vocale (quantus). Al tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V ...
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BRANCUTI (Brancuto), Fabrizio
Salvatore Caponetto
Se ne ignora la data di nascita e di morte. Nacque a Cagli, città del ducato di Urbino, nel secondo decennio circa del Cinquecento da una famiglia di [...] più forte dell'influenza della Sacra Scrittura, se ancora nel 1545 divenire un elegante scrittore latino, imitando lo stile ciceroniano, era la sua più grande aspirazione. Nel 1542 lo ritroviamo a Viterbo nella piccola corte del cardinale R. Pole ...
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GIOVANNI da Arezzo
Guido Arbizzoni
Nacque ad Arezzo, presumibilmente entro il penultimo decennio del sec. XIV; fu notaio e amanuense.
La personalità di G. ha acquisito tratti meglio definiti soltanto [...] . Regoliosi, a Giovanni da Arezzo. Il primo è datato 15 dic. 1421 e contiene il De oratore e l'Orator di Cicerone (attualmente Bibl. apostolica Vaticana, ms. Vat. lat. 3237), con annotazioni marginali di Francesco Barbaro; del 13 giugno 1422 è quindi ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] a quanto scritto da Ippocrate e dagli altri grandi di questa disciplina, così come per l'eloquenza latina ci si appellerebbe a Cicerone, per la poesia greca a Omero, per la storia romana a Livio, per la fisica e la dialettica ad Aristotele, per la ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] genere letterario superando le consuetudini mediolatine e riallacciandosi direttamente alla tradizione classica, in particolare al modello ciceroniano.
La grande novità, che fece delle raccolte petrarchesche un modello a cui avrebbero guardato gli ...
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MAI, Angelo
Antonio Carrannante
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario, presso Bergamo, da Angelo e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. Il padre era un modesto carbonaio, ma la famiglia era abbastanza [...] dall'annuncio, tanto che all'inizio del 1820 G. Leopardi compose la canzone Ad Angelo Mai quand'ebbe trovato i libri di Cicerone della Repubblica, grazie alla quale il nome del M. non fu più monopolio dei classicisti, ma fu conteso fra questi e i ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...