COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] antiquaria proprie del maestro, dal quale lo distaccavano la scarsa conoscenza del greco e un gusto più retorico, in senso ciceroniano, della forma. Del legame che serbò col maestro e dell'opinione che quest'ultimo aveva del C. come emulo degli ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] di s. Agostino (p. 465); di Giustino, di cui collabora con Guarino al restauro del testo (p. 469); e infine del De legibus di Cicerone. Circa la menzione di Guarino di un "inauditum ... opus de Caesaribus" (Ep., I, p. 374), a lui segnalato da B., l ...
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CASALI (Casale, Casalius, de Casalibus, Casalinus), Battista (Giovanni Battista)
Gianni Ballistreri
Nacque intorno al 1473 da un'antica famiglia romana; sono ignoti i nomi dei genitori, mentre si conoscono [...] -82; cfr. Seidel Menchi, p. 144 n. 169).
Intanto il C. si era conquistato, con la sua oratoria di stampo ciceroniano, una posizione di sicuro prestigio nell'Accademia Romana, cui è presumibile avesse partecipato fin dal tempo in cui era stato allievo ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] parte delle notizie. Tuttavia il suo lavoro storico è sempre cosa ben diversa dalla semplice trascrizione in stile liviano e ciceroniano delle vivaci e realistiche descrizioni dei cronisti; così come è del tutto estranea alla sua mentalità una pura e ...
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CARMELIANO, Pietro
Massimo Firpo
Nacque nel 1451 da Giovanni (Zanino) Fava di Valle Sabbia, in territorio bresciano, e solo più tardi mutò il suo cognome in quello più nobile e solenne di Carmeliano, [...] paupertas exiliumque premit". Contemporaneamente offriva allo stesso re Edoardo IV una copia a stampa del De oratore ciceroniano, accompagnandola con un carme latino. Le sue aspettative immediate non dovettero andare deluse, giacché a chiusura del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sacchi, Bartolomeo detto il Platina
Francesco Tateo
Bartolomeo Sacchi, detto il Platina
Sia nell’ambito dell’Umanesimo romano, sia in quello dell’intero Umanesimo italiano ed europeo, il Platina assume [...] di uno stile latino piano e fin troppo ingenuo nell’uso di topoi ben riconoscibili della trattatistica antica e moderna. Il Cicerone delle opere morali, l’Aristotele dell’Etica, il Platone di alcuni dialoghi più noti, la Ciropedia di Senofonte sono i ...
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BRANCUTI (Brancuto), Fabrizio
Salvatore Caponetto
Se ne ignora la data di nascita e di morte. Nacque a Cagli, città del ducato di Urbino, nel secondo decennio circa del Cinquecento da una famiglia di [...] più forte dell'influenza della Sacra Scrittura, se ancora nel 1545 divenire un elegante scrittore latino, imitando lo stile ciceroniano, era la sua più grande aspirazione. Nel 1542 lo ritroviamo a Viterbo nella piccola corte del cardinale R. Pole ...
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CONTI (Comes, Maioragius), Antonio Maria (Marcus Antonius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Mairago (prov. di Milano), il 26 ott. 1514 da Giuliano e Maddalena Conti.
Secondo la testimonianza del C., suo padre [...] -508; A. F. Didot, Alde Manuce et l'hellénisme à Venise, Paris 1875, p. 4;G. Pagani, M. Nizzoli e il suo lessico ciceroniano, in Rend. della R. Accad. dei Lincei, classe di scienze morali, s. 5, II (1893), pp. 561-62; Id., Le polemiche letterarie di ...
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BOMBACE (Bombasius), Paolo
Elpidio Mioni
Nacque a Bologna l'11 febbr. 1476 da Antonio e Lodovica Tederici. Dedicatosi allo studio delle lettere, riuscì ben presto a crearsi una notevole fama, soprattutto [...] amore e di virtute, Bologna [1528], p. 48, e nel Supplemento II delle Croniche, n. CLXXXI; D. Erasmo da Rotterdam, Il Ciceroniano o dello stile migliore. Testo latinocritico..., a cura di A. Gambaro, Brescia 1965, pp. 222-224; B. Lampridius, Carmina ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] polemiche svolte contro Erasmo da altri letterati.
Come si è detto, anche Etienne Dolet aveva preso posizione nella disputa a favore di Cicerone, ma il D. non poteva gradire la cosa in quanto già da tempo si era dimostrato ostile a Dolet. Nel 1532 ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...